Potta Ramusino Famiglia – Sabato 11 febbraio, alle ore 11, la Sala Vittorio De Scalzi del Cinema/Teatro Centrale ospiterà il mitico Flashmob #100donnevestitedirosso, ideato e ideato dall’ambasciatrice UNICEF Alessia Cotta Ramusino.Come momento di contemplazione dedicato alle vittime del femminicidio e a tutte le donne, ragazze e ragazzi che subiscono situazioni di ingiustizia.
disuguaglianza, soprusi e violenze, Casa Sanremo vuole destinare questo luogo di spicco sabato mattina al flashmob #100donnevestitedirosso.Alessia Ramusino eseguirà la sua canzone YALLAH, che ha un messaggio universale, durante il Flashmob. Una delle parole arabe più comuni è YALLAH.
“Dai, dai, vai avanti” è il significato di questa frase. Ed è questo il messaggio che speriamo di trasmettere: una chiamata alle armi affinché tutti non solo riconoscano questo male sociale, ma anche che facciano tutto ciò che sono in grado di fare per sradicare il problema.Le 100 donne in rosso canteranno un INNO alla lotta alla violenza sulle donne dalla Sala Vittorio.
De Scalzi del Cinema/Teatro Centrale di via Giacomo Matteotti 107, a Sanremo, a pochi metri dal palco dell’Ariston dove si è svolto l’evento del Festival avrà luogo. Un fattore unificante che eleva lo sforzo pionieristico di Chiara Ferragni di incanalare la sua celebrità verso le organizzazioni che combattono il problema donando loro il suo cachet.
Il Comune di Sanremo, rappresentato dall’assessore alle politiche sociali Costanza Pireri, si unirà al flashmob e ne farà da madrina.Nel corso degli anni, il flashmob italiano che diffonde La Cultura del Rispetto è diventato un vero e proprio movimento di sensibilizzazione.
La marcia simbolica delle 100 donne in rosso vuole rappresentare una protesta mondiale contro la violenza contro le donne di tutte le età, etnie e religioni, richiamando l’attenzione in particolare sul flusso costante di donne vittime di femminicidi in Italia. Circa una volta ogni tre giorni, una donna viene uccisa dal suo attuale o ex coniuge, sommando fino a 100 femminicidi all’anno.
o 100 donne in rosso, nel corso di un decennio.Un numero incredibilmente alto per un paese con un’infrastruttura più sviluppata.Parisa Pasandeh, rappresentante delle donne iraniane che saranno presenti, diffonderà il messaggio delle sue connazionali che ancora lottano per l’uguaglianza in Iran.
Le ragazze del concorso “Una Miss per Sanremo” partecipano anche al flashmob 100donnevestitedirosso, organizzato dal direttore di Rete Italia TV Massimo Maria Civale, che sfrutta ogni occasione per portare l’attenzione sul tema della violenza sulle donne.SAVE THE WOMAN – associazione per la promozione di iniziative digitali contro la violenza di genere – parteciperà insieme ai volontari Unicef.
di cui Alessia Cotta Ramusino è ambasciatrice, così come le donne in rappresentanza di associazioni per la tutela dei diritti delle donne, centri antiviolenza, case rifugio, e orfani di femminicidio.MASCHERONA MURO DELLE BAMBOLE CENTRO ANTIVIOLENZA “Il muro delle bambole” contro il femminicidio; Centro antiviolenza ISV, uniti senza violenza, Imperia, Sanremo, Ventimiglia.
Stabilimento per il prossimo futuro L’assassinio di Melania Rea da parte del marito Salvatore Parolisi nel 2011 ha spinto a scrivere la ballata Yallah. Dopo la prematura scomparsa di Giorgio Tani, manager di Alessia Ramusino e di altre leggende della musica italiana come i Ricchi e Poveri e i New Trolls.
l’album è stato pubblicato l’8 marzo 2017 in occasione della Giornata Internazionale della Donna.
L’onnipresente esclamazione araba yallah, che significa “Andiamo!”, è la parola più usata nella lingua araba. Per trasmettere un’idea universale che non è influenzata dalla geografia, dal tempo o dalla cultura, ho scelto consapevolmente un titolo arabo e ho scritto il testo in inglese.
politics, religion, culture, and socioeconomic status. Tutti devono conoscere il problema sociale che è la violenza contro le donne, ma soprattutto, tutti devono agire per porre fine al problema. “Ognuno secondo le proprie potenzialità”, come dice Alessia Ramusino.Alessia Ramusino è nata a Genova.
e ha iniziato a viaggiare a soli 20 giorni, grazie al lavoro del padre, che ha mandato la famiglia in Iran, dove Alessia ha trascorso una parte significativa della sua infanzia. Turchia, Grecia, Egitto, Spagna, Inghilterra, Francia, Tunisia, Marocco e Stati Uniti sono solo alcuni dei luoghi che ha visitato o in cui si è stabilita durante i suoi lunghi viaggi.
Di conseguenza, Alessia incontra persone di ogni provenienza e apprende le loro religioni, rituali e credenze.Per lei è importante trovare un modo di comunicare che trascenda le barriere culturali e inizia a cercare un linguaggio del genere. Per questo Alessia scrive la maggior parte dei testi delle sue canzoni in inglese.
Il suo compagno costante nei suoi viaggi è stata la sua collezione di musica. Alla tenera età di undici anni, Alessia inizia a produrre musica che riporta le immagini, i suoni e gli odori dei luoghi in cui è stata, trasformandoli in luoghi mitici da vivere per le generazioni future. Esposizione continua alle figure più influenti a livello internazionaleIl pop e il jazz nazionali hanno fornito una base sostanziale per il suo sviluppo.
nelle parole di Laura Lana Colognate Tananai, nei panni di Alberto Cotta Ramusino, è passato da promettente a grande star, e stasera si esibirà all’Ariston. “Semplicemente non lo vedo ancora. È una fantasia perché ti permette di esprimere la tua individualità attraverso la musica.” Ventiseienne con un nome d’arte in onore del nonno.
ha in programma di eseguire il brano “Sesso occasionale” al Festival di Sanremo. “Questa canzone significa molto per me poiché esprime un aspetto di me stesso che spero di condividere con il mondo. Un’ode alla perfezione estetica. A causa del problema del plagio, non posso nemmeno dirlo per scherzo.
Questa è la mia battaglia piangere, e non vedo l’ora di proclamarlo al mondo”. Fare musica insieme avvicina le persone. Il padre, istruttore di chitarra, arrotondava le entrate impartendo lezioni individuali ed era una presenza costante in casa.
dove si esibiva spesso con e alla fine accompagnava il figlio Alberto. È lì che ho iniziato anche io. Poi, come spiega Tananai , “il mio primo atto di sfida è stato quello di passare al pianoforte, anche se ho presto abbandonato .