Matia Bazar Chi È Morto – L’industria musicale è in lutto. È morto Giancarlo Golzi, 63 anni, batterista e creatore dei Matia Bazar, pop band italiana che esisteva da molto tempo. Golzi è stato colpito da infarto mercoledì sera nella sua villa di Bordighera. Attualmente era in viaggio per commemorare i quattro decenni di carriera della band.
Tour immediatamente cancellato dalla band.”Il mio cuore esplode nel mio petto… Oddio, ascolta la mia situazione e intervieni”, si legge in un post su Facebook della cantante Silvia Mezzanotte dopo aver appreso della scomparsa di Giancarlo Golzi. Anche l’ex vocalist del gruppo Antonella Ruggiero ha voluto omaggiare Golzi: .
“I Matia Bazar erano diventati per lui un simbolo della vita ideale perché aveva la passione per la vita, era naturalmente curioso, amichevole ed estroverso verso gli altri. Il suo punto di riferimento insieme alla sua famiglia”, ha dichiarato il cantante. Ci sono alcune amicizie che possono resistere a grandi distanze tra le persone perché sono state costruite in molti anni di condivisione di una casa, .
molte avventure e molti chilometri di viaggio. E sai che quando hai bisogno, un amico è lì. E Giancarlo era così”.In rete sono stati pubblicati numerosi messaggi di cordoglio, tra cui alcuni di musicisti come Eros Ramazzotti: “Guardaci da lassù e portaci dove il mare è più blu; sei stato un grande umile professionista con grande rispetto;.
ti ricordo per la tua gentilezza, cosa ormai rara in questo mondo, non solo quello musicale. Eros, ti adoro, Gian”.Giancarlo Golzi fu l’unica costante in quella che sarebbe diventata una band che avrebbe cambiato per sempre il corso della musica italiana grazie ai Matia Bazar. In una storia che ha visto la formazione cambiare spesso ea volte anche radicalmente, lui è stato il punto fermo.
Le notizie deludenti in un brutto momento non saranno più una cosa entro il 2022. L’episodio finale, con Mauro Sabbione, è purtroppo inventato (come è giusto nell’ordine cronologico). Le vite di Matia Bazar e Litfiba sono tragicamente finite. È stato nel settore per un bel po ‘di tempo come pianista, compositore e tastierista.
Fu lui che, nel 1998, morì il bassista e paroliere Aldo Stellita, in qualche modo ereditò il nome della band ricostituendolo attorno a lui con Piero Cassano, Silvia Mezzanotte e Fabio Perversi.Ma il successo è legato soprattutto agli anni ’80, a quelli che vedono Antonella Ruggiero alla voce e Carlo Marrale alla chitarra.
Le esibizioni iniziali vedevano Cassano alle tastiere durante la fase di vincita del Festival di Sanremo della band; durante questo periodo, la band ha adottato un suono che cadeva da qualche parte tra il progressivo e il melodico. tu”, “Cavallo bianco”, “Amarsi e poi”, “Per un’ora d’amore”, e poi con Mauro Sabbione, per il periodo più sperimentale.
Tra il 1981 e il 1984 l’elettronica entra nel mondo dei Matia Bazar per un serie di capolavori tra cui “Vacanze Romane” e “Fantasia”.Con Sergio Cossu, subentrato poi a Sabbione nel 1984, la band ottiene poi un nuovo clamoroso successo con “Ti sento”.Anche se la storia del gruppo potrebbe essersi conclusa con l’abbandono di Ruggiero e la morte di Stellita, .
Golzi era determinato a mantenere vivo il soprannome. Quella con Silvia Mezzanotte e Cassano è tutta un’altra storia, ma anch’essa ha un 40° anniversario da festeggiare nel 2015, oltre a un altro successo a Sanremo e diverse tournée, in Italia e non solo. Si è spento mercoledì a Milano il pianista e compositore Mauro Sabbione, 65 anni.
Era meglio conosciuto per il suo periodo come membro dei Matia Bazar dove ha svolto un ruolo significativo nel periodo elettronico della band e successivamente come tastierista dei Litfiba. L’artista, nato il 17 aprile 1957 a Genova, era molto malato da un anno.Sabbione, che nel 1983 era stato protagonista al festival di Sanremo con i Matia Bazar e il loro brano “Vacanze romane”,.
che vinse il Premio della Critica, si era da poco reinventato critico musicale, curando le pagelle del Festival per l’Adnkronos in una rubrica che aveva accettato di intitolare autoironia “Il fu Matia Bazar”. L’artista lascia la moglie Simona Greco e le due figlie, Zoe e Morgana, nate da un precedente matrimonio.
Sabbione aveva partecipato alle registrazioni di El diablo, Live on Line e Insidia con i Litfiba, la leggendaria band guidata da Piero Pelù. Molte altre band italiane, tra cui Modà Diaframma, Violet Eves, Diskanto, Stellerranti, Garbo, Belzer e Mirage, avevano beneficiato del suo talento di arrangiatore e produttore.
È venuto a mancare l’ex pianista e compositore Mauro Sabbione, membro dei Matia Bazar dal 1981 al 1984. Aveva dato un contributo fondamentale all’era “elettronica” del gruppo. In precedenza, ha suonato le tastiere per i Litfiba. Il musicista, che aveva 65 anni, si è spento domenica notte a Milano.
Negli ultimi 12 mesi aveva combattuto contro una grave malattia. Ha frequentato e si è diplomato al conservatorio Niccol Paganini di Genova, città ligure, dove è nato il 17 aprile. Sabbione ha suonato la tastiera per i Matia Bazar dall’aprile 1981 all’aprile 1984. debutta con la band durante il tour Il tempo del sole.
L’ultima esibizione di Sabbione con la band fu il 16 aprile 1984, al Piper di Roma. Ha contribuito alla scrittura di canzoni tra cui “Zeta”, “Astra”, “Palestine”, “Scacco un po’ matto”, “Bambini di poi”, “Casa mia”, “Elettrochoc” e “Intelligenzia”. Tuttavia, il suo nome non è elencato perché non era pratica comune all’epoca accreditare agli autori bridge, intro e outro.
Sabbione aveva ha lavorato con diverse altre band italiane come arrangiatore/produttore, tra cui Modà, Diaframma, Violet Eves, Diskanto, Stellerranti, Garbo, Belze e Mirage.Dal 1985 lavora a stretto contatto con Leo Bassi; altre collaborazioni degne di nota includono Johnny Melville, Jango Edwards,.
Vanni De Lucia e Gianni Colosimo.Saudade Che Guevara, dedicata al trentennale della morte di Ernesto Guevara De la Sierra, e premiata come miglior opera multimediale del 1997 a Cuba, è stata realizzata dall’artista e dal contralto Cinzia Bauci nell’ambito del gruppo interdisciplinare Melodrama, .
che ha cambiato il suo nome all’Ensemble Mediterraneo nel 1990.Nel 2003 Valerio Peretti ed Edel pubblicano un nuovo CD intitolato Gramsci Bar, a cui segue un lungo tour con un gran numero di special guest. Negli ultimi anni, le produzioni multimediali sono aumentate in frequenza e portata. Tra questi,.