Franco Gioia Morto

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Franco Gioia Morto
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Franco Gioia Morto – È stato delegato socialista della CGIL, presidente del comitato provinciale di Palermo e, successivamente, del comitato regionale Sicilia; è morto ieri sera all’età di 68 anni..

Questo è tutto per Raffaele Stancanelli in Europa

Quando ha annunciato che non si sarebbe candidato alla rielezione a sindaco di Bruxelles, l’ex sindaco di Catania è rimasto comprensibilmente turbato. È seduto sul podio del partito del primo ministro Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, durante il congresso regionale quando ciò accade. Per quanto mi riguarda, sono felice di essere tornato in Europa e non vedo l’ora di prestare servizio nel prossimo Parlamento Europeo. Circa sei mesi fa ho chiesto al partito se pensavano che fossi utile in Europa e tutto ciò che ho ottenuto in cambio è stato silenzio, confusione e mancanza di certezze.

Nella dichiarazione si allude ad un misto di orgoglio e animosità

La mia storia è qui; e dopo? Ho deciso di rimuovere le umiliazioni in modo eticamente corretto. Poiché la mia richiesta di ricandidatura è stata così sottovalutata, esprimo i miei sentimenti con una certa passione. I rapporti con la Stasi si erano deteriorati già da tempo prima che Stancanelli decidesse di non candidarsi alla presidenza della Regione Siciliana.

Nonostante un esponente dello stesso partito di Meloni potesse andare a Palazzo d’Orleans, ha scelto di sostenere Renato Schifani, un italiano, per l’incarico di osservatore non ufficiale. Di conseguenza, l’incisione è ora ufficialmente designata come ufficiale anziché latente.

Come un’avvocatessa sottoposta al massimo processo

Il convegno si svolgerà sabato 25 novembre, alle ore 9,30, nell’aula magna della Corte d’Appello di Palermo. Il tema del convegno è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. L’iniziativa è portata avanti dalla Consulta femminile della Commissione pari opportunità della Camera penale Bellavista. Molte donne forti hanno dato un contributo significativo alla professione legale nel corso della sua lunga storia. Donatella Mangiapane e Rosa Maria Salemi della Consulta affermano che le donne hanno raggiunto la ribalta in un’epoca in cui si pensava che la professione fosse più adatta agli uomini.

Oggi a Sciara è morto il sindacalista Franco Gioia, che aveva 68 anni. Gioia è stata un punto di riferimento fin dall’inizio delle lotte operaie nella provincia di Palermo nei primi anni ’70, quando era a capo del comitato provinciale dell’INPS e poi del comitato di rete dell’istituto. Oltre a ciò, per un certo periodo è stato presidente regionale dell’Inca CGIL. Amica della madre di Salvatore Carnevale, Francesca Serio, Gioia rimase a guardia della lotta dei contadini siciliani per la terra fino al suo omicidio a Sciara il 16 maggio 1955.

Per anni ha conservato molti articoli storici come ricordo della loro lotta per la libertà e l’uguaglianza. Ha lottato senza sosta per preservare la memoria del sacrificio del Cardinale e l’onore del borgo palermitano di Sciara. Antonio Matasso, capo dell’organizzazione socialista antimafia “Carmelo Battaglia”, sostiene che, tra i suoi tanti colleghi sindacali socialisti, Franco è stato quello da cui ha raccolto più conoscenze ed è stato il più frequentato.

Turiddu ha combattuto duramente con la Fondazione “Carmelo Battaglia” di Sciara e Galati Mamertino, dove è nato, per istituire il Premio antimafia, intitolato a Salvatore Carnevale. Tutti nella società socialista siciliana hanno perso in Franco un amico, che ne è stato parte integrante fino al giorno della sua scomparsa. Franco era molto rispettato per le sue opinioni politiche e la sua personalità affascinante. Da domani, sabato 28 dicembre, alla Sciara, verrà sepolto Babbo Natale.

Venerdì notte è morto nei pressi di Sciara, in provincia di Palermo, Franco Gioia, sindacalista 68enne della Cgil. Gioia è stata un punto di riferimento fin dall’inizio delle lotte operaie nella provincia di Palermo nei primi anni ’70, quando era a capo del comitato provinciale dell’INPS e poi del comitato di rete dell’istituto. Inoltre, ha presieduto per un breve periodo la regione Inca Cgil Sicilia.

Anche se Gioia era amica della madre di Salvatore Carnevale, Francesca Serio, assassinata a Sciara il 16 maggio 1955 dalla mafia, teneva d’occhio la lotta dei contadini siciliani per il possesso delle terre. Per anni ha conservato molti articoli storici come ricordo della loro lotta per la libertà e l’uguaglianza. Ha lottato senza sosta per preservare la memoria del sacrificio del Cardinale e l’onore del borgo palermitano di Sciara.

Antonio Matasso, responsabile dell’organizzazione socialista antimafia “Carmelo Battaglia”, afferma: “Tra i tanti compagni socialisti attivi nel sindacato, Franco è stato tra quelli che ho frequentato di più e da cui ho imparato di più”. Fu determinato a istituire il Premio antimafia intitolato a Salvatore Carnevale e collaborò strettamente con la Fondazione “Carmelo Battaglia” affinché Sciara e Galati Mamertino, paese natale di Turiddu, onorassero perennemente il loro amato combattente.

Franco Gioia Morto

InoltreItalo Tripi, tra gli altri membri della segreteria della CGIL Palermo figurano Franco Gioia, Poldo Ceraulo, Emilio Miceli, Carmelo Di Liberto, Anna Scarito, Nardo D’Arrigo e Vincenzo Lionti. Dopo un periodo come segretario della CGIL Palermo, entra nel comitato INPS di Palemo e successivamente arriva alla segreteria generale della CGIL Trasporti Palermo.

Avrebbe dovuto riferire alla segreteria Flai Cgil Sicilia nel 1993. La sua presidenza di Inca Sicilia è iniziata nel 2000. Una stretta alleanza con il Patronato Inca tedesco e Pino Pappagallo di Inca Germania è stata recentemente stretta da lui mentre era ancora presidente dell’Inca. Sostenitore dei siciliani residenti in Germania, promosse diverse iniziative. Nel 2007 diventa presidente dell’INPS Palermo. Nel 2010 passa all’INPS regionale. Rimarrà lì fino al suo pensionamento nel febbraio 2014.

Franco, come gli altri capizona, si presentava sempre presto alle riunioni organizzative del lunedì, alle 8,30, pur essendo del posto. Quindi non era mai lui a pagare il caffè dei ritardatari. spazio aggiuntivo. Franco Gioia, invidioso dei martiri della sua Sciara, era amico di zia Ciccina Serio e madre di Salvatore Carnevale. Grazie a lui sono stato motivato a scrivere il libro sull’Olocausto a Turiddu Carnevale.

I compagni di lotta del martire della redenzione sociale mi hanno affidato testimonianze e testimonianze di inestimabile valore. Nonostante i miei migliori sforzi, interpreterò sempre la tua partenza da questo mondo come un’ulteriore prova del rapido deterioramento dei pilastri culturali e umani su cui poggiano i miei orizzonti. Addio, Franco.

Saluti, Franco! Inoltre Giacometta ricorda che per lei sei stato un faro quando era una giovane delegata che si muoveva nella scena sindacale. Convalida di accessibilità, affidabilità, sincerità, accuratezza e gravità. Sono davvero grato che tu abbia dedicato del tempo alla visita. Ti amo, questo è chiaro.

Scrive all’amico e noto sindacalista Ciccio nella lettera Abbiamo lavorato fianco a fianco per quasi un decennio alla Flai/Cgil Pesca. Leader umili come lui sono rari nei sindacati di oggi, ed è una delle cose che distingue i leader sindacali eccezionali. Ce l’aveva e l’ho visto in lui. È stato quasi come perdere un fratello: mi sento malissimo nel perdere più di un semplice amico. Scopre tranquille piscine dove rilassarsi e saluta Franco. Avventuriero che pesca mentre viaggia nel tempo.

Così ha detto Alberto, “quando guardo la tua foto, i miei ricordi della nostra giovinezza e infanzia riaffiorano”. Per questo motivo inizia davvero a piangere. Possa il mio amato Franco trovare la pace eterna. Massimo scrive con amarezza nella sua lettera quanto sia triste. Aveva una grande passione, ma le sue qualità più grandi erano l’umiltà e la gentilezza.

Nella misura in cui è stato compiuto qualsiasi sforzo politico per affermare le nostre convinzioni e ideali comuni, entrambi abbiamo partecipato, soprattutto negli ultimi trent’anni. Conosco Franco da quasi 40 anni”, rimarca il sindaco di Castronovo Domenico Giannopolo. La sua eterna lealtà alla causa dei lavoratori e la sua ideologia socialista sono sempre state ammirevoli per me. Al fratello, alla sorella e al resto della famiglia, le mie più sentite condoglianze.

Anche se ho conosciuto Franco nel settembre del 2018 e ho apprezzato molto le sue capacità, è stato con grande tristezza che ho saputo di essere succeduto a lui come presidente del comitato regionale dell’INPS. Saluti, Franco. Il mio carissimo amico Franco Gioia non c’è più, e la notizia lo ha devastato. Il suo straordinario equilibrio, l’apertura a nuove idee culturali e la disponibilità all’ascolto sono tutte caratteristiche che mi vengono in mente quando penso a lui. Ci mancherà moltissimo la sua vivace partecipazione ai nostri incontri domenicali.

Il 28 febbraio 2020, a Valmadrera La scomparsa, 85 anni, dell’ex vicesindaco Francesco Gioia, Franco per tutti, ha lasciato Valmadrera in lutto. Tutti lo adorano per il suo leggendario attivismo politico, amministrativo e civico. I funerali avranno luogo lunedì 2 marzo alle ore 9,45 nella chiesa parrocchiale.

Come vicesindaco è stato in carica dal 1964 al 1970. Nel consiglio comunale della DC è stato capogruppo dal 1990 al 1995. È entrato in Silea nel 1995 ed è stato vicepresidente del Consorzio Rifiuti fino all’inizio del 2000. Elena Dopo di lui vivono attualmente i figli Don Gabriele, Maurizio e Simona, i nipoti Fabio, Matteo, Michele e Giorgio e Alessandro Volta, rettore del Collegio Arcivescovile. Il sindaco della Valmadrerese, Antonio Rusconi, lo ricorda come un modello che ha anteposto le esigenze dei suoi elettori alle proprie. Prima di dirigere l’Azione Cattolica di Valmadrera.

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