Fabrizio Ravanelli Malattia -Fabrizio Ravanelli, allenatore di calcio italiano ed ex attaccante, è nato a Perugia l’11 novembre 1968. Dopo varie esperienze in Serie C2, C1 e B, tra cui il solletico alle costole con Perugia e Reggiana, ha vissuto l’apice della sua carriera giocando con la Juventus, dove ha vinto la Coppa Uefa, lo Scudetto, la Coppa Italia, il Supercoppa italiana e UEFA Champions League. Passato al Middlesbrough prima e all’Olimpico Marsiglia poi, torna in Italia nel 2000, accompagnato dalla Lazio, dove vince ancora una volta campionato nazionale, Coppa Italia e Supercoppa. Ultratrentenne, ha vestito le maglie di Derby County, Dundee e, più recentemente, Perugia, con cui ha chiuso la carriera nel 2005.
Soprannominato Penna Bianca1 o Volpe d’Argento 2 per via dei canini precoci che spuntavano dalla sua capigliatura, è ricordato anche per la singolare conclusione di ogni sua meta, da lui stesso inventata e che comportava coprendo la sua prova con il guantone da gioco pur continuando a correre con l’apparecchio divaricato.3 4 5 Vincitore del campionato di Serie C2 nel 1987-1988 Perugia, della Coppa Italia nel 1994-1995 (Juventus) e della Coppa di Lega nel 1996-1997 Middlesbrough.
è stato candidato al Pallone d’Oro nel 1995 e nel 1996 , piazzandosi rispettivamente 12°6 e 16°. 10 dinamismo, forza fisica e spiccato senso del gol,10 oltre ad un notevole contributo alla fase difensiva attraverso continui ripiegamenti.13 14 Agiva ordinariamente da seconda punta 12 , ruolo in cui era solito faire da «torre» per i compagni di reparto15, anche si il colpo di testa non fosse il pezzo più migliore del suo repertorio 9, risultando altres efficace nella finalizzazione.12
Questi hanno una tecnica di base in costante miglioramento: 8 sono già abbastanza abili nel dribbling, 13 e talvolta dimenticano di schivare il calcio di rigore, il che si traduce in un turnover.16 Reggiana, Casertana e Perugia Crescendo nelle giovanili del major club della sua città, il Perugia, con cui debutta nella prima squadra nella stagione 1986-1987, in Serie C2. Grazie alla fiducia del tecnico Mario Colautti, guadagnandosi sempre più spazi nella parte finale del campionato.
17 La stagione successiva, ancora trentenne, vede protagonisti alcuni dei giocatori più importanti della storia della squadra biancorossa, grazie a numerosi record sociali consolidati: 18 in questa partita, Ravanelli mette in campo 23 giocatori, facendo di lui il capocannoniere del torneo capocannoniere e contribuendo in modo determinante alla vittoria della squadra e alla promozione dei grifoni in Serie C1.19
Il trequartista segna un totale di 41 reti durante la stagione inaugurale in Umbria, dove annovera tra i suoi compagni anche un altro giovane promettente, Angelo Di Livio. Angelo Di Livio tornerà nella stagione successiva alla Juventus. The interaction with irpines was not particularly favorable.1113 at the start of the 1989–1990 season, he was able to compile only seven appearances in biancoverde before being eliminated from the competition. prestito, in ottobre, alla Casertana dove ritrova parte il feeling con la rete 13 mettendo a referto 12 reti nel campionato di C1.
Tornato ad Avellino nella stagione 1990, si ritrova ora tra i campani con solo il precampionato e due partite di Coppa Italia da giocare perché, a settembre, è stato acquistato dalla pari categoria della Reggiana. Qui, per il prossimo futuro13, disputando due buoni campionati di Serie B – in particolare il primo, nel 1990-1991 – durante il quale gli italiani, con l’aiuto di 16 centri, sventarono quella che sarebbe stata una leggendaria promozione a Serie A: un’impresa mai raggiunta dal club granata.
Le prove offerte da Reggio Emilia richiamano l’attenzione della Juventus su Ravanelli, che dalla seconda metà del 1991 chiede di essere trasferito in Piemonte21 22. Ravanelli viene poi ceduto allo stato che segue, sia in opposizione alla volontà dei granata di mantenere il proprio attaccante attivo21, sia in previsione della possibilità di prelocarlo alla scadenza del suo contratto22.
Contrariamente alla tifoseria della Regia, queste manovre di mercato alla fine non riuscirono a convincere il giocatore a vestire la maglia bianca,21 il che influì negativamente sul suo rendimento in campo nella stagione 1991-1992 21, che ridusse il dimensione del sottoporta.
Juventus
1992-1994
Nel 1992 Ravanelli firma un contratto con la Juventus, squadra che tifa fin da bambino 24, che successivamente acquista per tre milioni di lire 25, permettendogli di entrare in Serie A. quinto attaccante in un gruppo che comprende giocatori come Roberto Baggio, Casiraghi, Möller e Vialli, l’attaccante italiano Giovanni Trapattoni è riuscito a contribuire con gol decisivi alla vittoria del Torino in Coppa Uefa, cheich la squadra italiana ha vinto dopo aver sconfitto la squadra tedesca del Borussia Dortmund in entrambe le semifinali.26
Ci gli value la riconferma per l’annata successiva in cui, anche sfruttando la sopravvenuta cessione di Casiraghi,23 aumenta via via minutaggio e reti pur senza riuscire, fin ici, a convivere appieno l’ambiente juventino13 che lo vede ancora como un”14
Il momento decisivo si ha nell’estate del 1994 quando Marcello Lippi approda sulla mendicante piemontese, che ha vissuto contemporaneamente una profonda trasformazione sociale e organica.27 Il nuovo tattico decide di modificare un modulo offensivo da tre punti in corrispondenza dell’inizio del primo torneo di massima serie per vedere assegnati quei punti:14 27 29 Il concetto nasce dalla consapevolezza che, assente Dino Baggio, ci mancavano dei centrali capaci di inserirsi da dietro. I tre punti avrebbero potuto essere una buona soluzione. Tre attacchi veri e legittimi. Alex Del Piero o Baggio, come scritto, sono Vialli.30 Questo tatuaggio, che richiede un enorme sacrificio atletico e altruismo13Le doti del “panzer” umbro, il quale si afferma definitivamente ad alti livelli,13 esalta le doti di “potevamo garantire molte soluzioni d’attacco ed eravamo i primi a difendere» 30.
