Barella Figlio Morto – Robert Pricopi, rumeno, è stato identificato come la vittima, 20 anni. Insieme a lui morì un terzo dipendente. I tre connazionali di Jolanda di Savoia sono caduti dal tetto di un magazzino quando la cesta si è staccata.
Nicolò Barella e Federica Schievenin persero un figlio e l’anno successivo fu atrocemente difficile.
Nelle ultime ore il calciatore dell’Inter ed ex modella ha rilasciato una dichiarazione inaspettata. La coppia ha perso il figlio che aspettavano. Nicolò Barella e Federica Schievenin hanno condiviso su Instagram la notizia della morte del figlio, sostenendo che parte di ciò che li ha aiutati ad affrontare la perdita è l’attesa dell’arrivo di un altro figlio.
L’ex modella ha raccontato su Instagram i suoi sentimenti confusi in questo periodo difficile: Siete arrivati insieme… ed è stata un’emozione IMMENSA… durante questo viaggio ci ha lasciato la più giovane… per noi che l’avevamo già sperimentata” questo dolore atroce, qualche mese fa, stava riaprendo una ferita.
Sarà un maschietto il primo figlio insieme di Federica Schievenin e Nicolò Barella. Tuttavia, la coppia era in lutto dopo aver perso uno dei loro gemelli. In passato ha avuto una gravidanza senza successo, quindi è abituata al disagio. La modella ha detto di voler ringraziare pubblicamente il marito, Nicolò Barella, per averla sostenuta ed essere stato fonte di conforto in questi momenti molto difficili. L’ha anche aiutata a sentirsi in contatto con lui. Ha detto: “È stato un anno difficile, anche mesi difficili, ma con tuo padre vicino, tutto è stato un po’ più facile”.
Federica Schievenin e Nicolò Barella aspettano il loro primo figlio: ormai siamo estasiati.
Le difficoltà che la stella dell’Inter sta affrontando negli ultimi tempi si spiegano anche con il fatto che Federica Schievenin e Nicolò Barella sono entusiasti di avere il loro primo figlio nonostante il dolore per la perdita di un figlio. Con dolcissime parole di ottimismo per il futuro, l’ex modella ha davvero concluso il suo post: “Ora che stai bene siamo estasiati e non vediamo l’ora di rivederti”. Aspettiamo il tuo arrivo, piccola Barella. Il calciatore continuò: “Amori miei”, con un amori emento semplice ma grazioso.
Nicolò e Federica si sono sposati nel 2017. Lui è incredibilmente innamorato di lei e ha il suo nome tatuato sul braccio, il calciatore la bacia spesso dopo aver segnato un gol. La loro relazione si è completata quando sono nate le loro tre splendide figlie, Rebecca, Lavinia e Matilde, appassionate sostenitrici dell’Inter. Due gravidanze abortite furono tra le terribili difficoltà. Tuttavia, la coppia sembra davvero felice per il loro prossimo figlio, almeno dalle foto che hanno pubblicato.
A breve il quarto figlio di Nicolò Barella e Federica Schievenin. Su Instagram la moglie del calciatore blunero ha annunciato l’annuncio. Dice sui social che sarà il primo figlio e che il dolore lancinante sta stemperando la sua grande gioia. Il riferimento sembra indicare che uno dei gemelli morì prima ancora che l’altro nascesse. Un incidente sul lavoro ha ferito entrambi. Purtroppo la tragedia che gli ha portato via il figlio ha risparmiato solo il padre. Di conseguenza, l’uomo ancora ferito da quell’orribile incidente si presentò al funerale di suo figlio sdraiato accanto alla bara su una barella.
L’immagine terrificante per Nuova Ferrara è stata catturata da Filippo Rubin. La storia racconta anche di un genitore (quello sulla barella) che ha vissuto lo stesso disastro professionale che ha ucciso il ragazzo ventenne. In una discarica a Codigoro, in provincia di Ferrara, il 15 maggio 2017 si è ribaltata una cesta con piattaforma. Due maschi furono uccisi cadendo nella fossa.
Le vittime sono due operai rumeni, Ionel Costin, 50 anni, e Robert Pricopi, 20, il cui padre Fanel, 48 anni, è rimasto gravemente ferito ed è attualmente sottoposto a un accurato intervento chirurgico. Il nativo di Codigoro, ventenne, è morto in ospedale dopo lo schianto. Nonostante le ferite, il padre ha voluto essere presente all’ultimo addio del figlio Robert nella piccola chiesa ortodossa di via Carlo Mayr a Ferrara. I due femori ingessati del genitore venivano portati al funerale dai volontari della Croce Blu. Le indagini sull’accaduto sono ancora in corso e quattro persone sono indagate.
È andato alla sepoltura di suo figlio sdraiato su una barella. Lo stesso disastro sul posto di lavoro che aveva ucciso un uomo lasciandolo gravemente paralizzato aveva causato anche la morte di suo figlio. Nella piccola chiesa ortodossa ferrarese di Carlo Mayr era giovedì. Robert Pricopi, rumeno, è stato identificato come la vittima, 20 anni. I tre colleghi si sono tuffati da 10 metri a terra dopo che il loro cestino si è liberato, il 15 maggio, mentre stavano lavorando sul tetto di un magazzino a Jolanda di Savoia, nel Basso Ferrarese.
Poi è arrivata la morte in ospedale del 20enne residente a Codigoro e dell’operaio 50enne, Ionel Costin. Il padre di Robert, Fanel, ha bisogno di un intervento chirurgico poiché ha molte fratture alle gambe. Un’indagine sull’incidente iL’operazione è ancora in corso e quattro persone sono indagate. Fanel, un uomo di 48 anni, è rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro a metà maggio insieme a Robert, un altro dipendente, e suo figlio di 20 anni.
Nonostante le ferite, Fanel è arrivato in barella al funerale del figlio, celebrato nella chiesa ortodossa di Ferrara, lo scorso primo giugno. Originaria della Romania, la famiglia si era trasferita anni prima nella piccola frazione di Corigoro. L’uomo ha trascorso l’intera cerimonia in piedi davanti alla bara del figlio. Toccandola con una mano, afferrò la foto del ventenne che aveva iniziato a lavorare con lui. Il nome della giovane vittima era Robert Pricopi.
Il 15 maggio, mentre lavoravano sulla tettoia di un magazzino a Jolanda di Savoia, nel Basso Ferrarese, i tre amici hanno perso l’equilibrio su una cesta sollevabile e sono caduti da 10 metri a terra, secondo la ricostruzione della polizia. Il ventenne abitante di Codigoro è morto all’ospedale Maggiore di Bologna dopo una breve malattia; la sua famiglia ha sostenuto la donazione di organi. Nei giorni successivi anche l’altro dipendente, il cinquantenne Ionel Costin, fece la stessa terribile fine.
Il padre di Robert, Fanel, ha bisogno di un intervento chirurgico poiché ha molte fratture alle gambe. Quattro persone sono state denunciate come indagate in seguito all’accaduto dalla Procura di Ferrare: l’imprenditore, due tecnici che hanno esaminato la cesta del carrello elevatore e lo stesso genitore incaricato del cantiere. Chi era Roberto Pricopi? Un meraviglioso giovane, energico, fresco e pieno di sogni. Ho avuto la fortuna di incontrarlo per la sua passione per la musica. Poteva esplorare ed esprimere la sua grande vita interiore e i suoi modi meravigliosi. Lo ha ricordato la sindaca di Codigoro, Alice Zanardi.
gioie e sofferenze pubbliche del dietro le quinte che si rispecchiano nell’opera, proprio come ogni altra cosa. Ma giocare a calcio spesso significa sopportare le critiche di chi non capisce le vere difficoltà che devi affrontare. Lo aveva detto Nicolò Barella dopo l’incredibile gol contro il Napoli del 3 dicembre: Apprezzo il sostegno di tutti i miei compagni di squadra in un periodo difficile, così come quello dell’allenatore e dello staff. Dopo aver appreso due giorni prima che la gioia del quarto figlio era legata alla morte di uno dei fratelli, Federica Schievenin aveva reagito. una ferita non ancora rimarginata.
L’unità della famiglia e il continuo sostegno del marito li hanno aiutati a superare questi momenti difficili: «Siete arrivati insieme, ed è stato molto emozionante. Durante questo viaggio, il più giovane ci ha lasciato. Per quelli di noi che avevano vissuto questa sofferenza insopportabile solo pochi mesi prima, è stato come aprire una nuova ferita.
Sono stati mesi difficili, o forse dovrei dire anni molto difficili. Quando c’era tuo padre, tutto era un po’ più facile, legge la donna. forse riferendosi alla perdita di un gemello e di un altro figlio da una precedente gravidanza. Barella non ha mai evitato di essere uno dei giocatori più importanti dell’Inter. Negli ultimi anni molti dei suoi compagni di squadra hanno mancato le convocazioni, sia per il club che per l’Italia; la scusa dei “problemi personali” nascondeva questioni molto personali che alla fine vennero alla luce.
I giorni successivi alla nascita del loro primo figlio, Theo, sono stati difficili per Manuel Locatelli e sua moglie Thessa Lacovich nel marzo 2023. Quel periodo postpartum non è stato facile, ha chiarito la ragazza. C’erano voci che il giocatore in azzurro di Toronto non sarebbe stato convocato durante lo storico mese di settembre 2022 sia per Lorenzo Insigne che per Genny Darone. Molte persone hanno espresso il loro sostegno sui social media; in alcuni casi la famiglia ha addirittura risposto ringraziandolo, rompendo quella solitudine finora ininterrotta.
Anzi, dopo che nel gennaio dello scorso anno sono nati Edoardo, Alessandro e Leonardo e la loro figlia Bella, Alvaro Morata e Alice Campello hanno superato un periodo molto difficile. Anche se all’inizio la nascita dell’influencer sembrava andare piuttosto bene, alla fine è stata ricoverata in terapia intensiva dopo essersi sentita male e aver avuto alcuni problemi.