Simone Ceresani Fidanzata Chi è – Nel gennaio dell’anno precedente, nell’ambito dell’inchiesta sull’episodio di violenza sessuale avvenuto a Capodanno nella regione di Primavalle, erano sorte discussioni sulla possibile presenza del nipote di un ex capo del governo al suddetto raduno.
Le persone in questione erano Simone Maria Ceresani, figlio di Cristiano e Simona De Mita, e la stessa Simona De Mita, figlia dell’ex presidente del Consiglio Ciriaco De Mita. Il padre dell’individuo ha ricoperto la carica di capo di gabinetto all’interno della Lega Nord, precisamente Lorenzo Fontana, ed è stato anche capo dell’ufficio legislativo di Maria Elena Boschi.
Secondo un recente articolo dell’edizione romana di Repubblica, si sospetta un presunto coinvolgimento di Ceresani nel trasporto di cocaina al suddetto raduno sociale. Un rapporto datato 16 gennaio include un’accusa mossa da un individuo di 17 anni. Pertanto, procederò ora a rivelare la veridicità della questione in questione.
Resta inteso che il responsabile dell’approvvigionamento di cocaina è Simone Ceresani, il partner sentimentale del suddetto pugile. Gli ho fornito una somma di 27 euro in cambio dell’acquisto di cocaina. Il costo di un grammo è di 80 euro, ed è stato diviso tra altre due persone, me compreso.
L’oggetto dell’inchiesta riguarda le indagini su attività di traffico di sostanze stupefacenti.
Sulla base del servizio pubblicato dal quotidiano Ceresani, si ipotizza che il soggetto debba affrontare un’inchiesta per coinvolgimento nello spaccio di stupefacenti. Al momento del verificarsi degli incidenti, l’individuo in questione aveva 19 anni. Inoltre, esiste un’altra testimonianza che collega il nome di Ceresani con la sostanza nota come hashish.
Un partecipante alla festa ha fatto un’osservazione, affermando: “Un individuo in mezzo a noi ha fornito una porzione di hashish, che è stata apprezzata collettivamente da tutti i presenti”. Tuttavia, l’individuo non menziona esplicitamente di aver effettuato un pagamento per l’oggetto. Al contrario, la giovane donna ha identificato un altro individuo maschio all’interno del gruppo del partito che fingeva di assumere comportamenti di fumo.
Durante le due ore di udienza, il giovane che sporge denuncia contro Ceresani ha ammesso di aver consumato sia Rivotril che cocaina. Ho ingerito una dose di farmaco Rivotril, facendo successivamente uso di cocaina. Inoltre, mi sono impegnato nel consumo di cocaina. Ho anche commesso l’atto di fumare. Tuttavia, afferma di non possedere un chiaro ricordo degli eventi successivi. non riesco a ricordare…
Tuttavia, il giorno successivo, mi sono imbattuto in diversi film in cui ero impegnato a ballare mentre proclamavo frasi come “Ci troviamo attualmente alle Bahamas” ed espressioni simili. Il mio ricordo di eventi è sporadico.
Per quanto riguarda la persona responsabile di averle fornito le pillole, è possibile che la ragazza stia tentando di proteggere un compagno. Ci sono state persone che hanno attraversato la zona e hanno donato questi oggetti, ma non sono in grado di discernere le loro identità.
Nell’articolo, Romina Marceca chiarisce che la Procura della Repubblica è ora in attesa degli esiti delle analisi del DNA relative alle tre persone indagate dalla Procura di Roma in relazione alla presunta violenza sessuale. Patrizio Ranieri, uno dei tre individui, dovrebbe essere sottoposto a giudizio celere nel mese di novembre.
La valutazione sarà condotta anche sui restanti due adolescenti che si presume siano stati coinvolti nell’episodio di violenza sessuale. Un individuo ha riacquistato la libertà. L’individuo in questione ha giustificato le sue azioni facendo riferimento a un potenziale scambio di individui.
Tuttavia, il coinvolgimento nel traffico di droga può comportare l’inclusione di ulteriori individui nell’elenco dei potenziali sospetti. Negli ultimi tempi si è registrato un notevole aumento delle intercettazioni dei ragazzi sia prima che dopo la festa.
Una delle persone coinvolte nel caso mostra un comportamento minaccioso nei confronti della presunta vittima chiedendo: “Mi stai accusando? Ho l’intenzione di recare danno utilizzando un’arma da fuoco, puntandola verso la sua area facciale.
L’individuo in questione è identificato in Simone Maria Ceresani, noto per essere il nipote dell’ex presidente del Consiglio Ciriaco De Mita.La Ceresani è stata chiamata a testimoniare dalla magistratura in relazione all’episodio dello stupro di Capodanno a Roma.
Inoltre, al raduno avvenuto in via del Podere Fiume a Primavalle era presente una persona attualmente non indagata. È stato durante questo evento che una ragazza minorenne, figlia di un diplomatico spagnolo, ha denunciato un episodio di stupro di gruppo.
Attualmente sono cinque le persone indagate e tre i minori di sesso maschile che sono stati posti sotto premisure cautelari. Ceresani è figlio di Cristiano e Simona De Mita, che è la progenie di un precedente presidente del Consiglio.
Lorenzo Fontana, il padre del soggetto in questione, ricopriva l’apprezzato incarico di capo di gabinetto all’interno della Lega Nord. Maria Elena Boschi occupa una posizione di rilievo come capo dell’ufficio legislativo. Tuttavia, secondo fonti legali, non ci sarebbero elementi che suggeriscano un suo coinvolgimento nella vicenda.
Secondo Ceresani, è stato oggetto di un incidente in cui un individuo ha brandito un’arma da fuoco nella sua direzione in mezzo al raduno. L’individuo in questione ha contestato la situazione, affermando di non essere in possesso di armi nella suddetta serata. Tuttavia, sulla base delle testimonianze fornite da altri presenti al raduno, si può dedurre che Ceresani assunse un’ulteriore funzione.
L’individuo in questione era responsabile dell’approvvigionamento di una parte degli stupefacenti che sono stati ingeriti nel corso della serata. Secondo gli atti citati nell’edizione romana di Repubblica, l’interessato avrebbe riconosciuto il consumo di cocaina. Tuttavia, dopo aver chiesto informazioni a uno degli altri individui maschi presenti al raduno, è probabile che tale individuo avrebbe fornito volontariamente l’oggetto senza chiedere in cambio un compenso monetario.
All’interno della coorte di individui femminili provenienti dal quartiere Parioli che hanno partecipato attivamente al suddetto raduno, vale la pena notare che esiste un sottoinsieme di individui che raccontano una narrazione che si discosta significativamente dal racconto prevalente.
Tali soggetti affermano, con convinzione, che Simone è stato il soggetto responsabile dell’approvvigionamento e dell’introduzione della sostanza illecita denominata cocaina nella suddetta vicenda sociale. Gli ho fornito una somma di 27 euro in cambio dell’acquisto di cocaina. Il costo di un grammo è di 80 unità. L’argomento è stato suddiviso in tre segmenti distinti.