Sandra Mondaini Altezza – Il 1 settembre 1931 nasce Alessandra Mondaini; è morta il 21 settembre 2010. La sua incapacità di prendere fiato alla fine l’ha portata alla morte. Ha raggiunto un massimo di 1,57 metri. L’attrice italiana Alessandra Mondaini è nata il 1 settembre 1931 ed è morta il 21 settembre 2010. La sua incapacità di prendere fiato alla fine l’ha portata alla morte. Ha raggiunto il massimo a un piccolo 1,57 metri.
Sandra Mondaini è responsabile di morti e malattie delle persone.
Sandra Mondaini, 79 anni, è deceduta cinque mesi dopo la morte del marito, Raimondo Vianello, all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era ricoverata da 10 giorni per insufficienza respiratoria.
Genitore e figlio
Sandra è stata con Raimondo Vianello sin da quando si sono conosciuti nel 1958. Sposatasi nel 1962, la coppia è diventata famosa come protagonista della popolare sitcom Casa Vianello e anche nella loro vita personale.
Biografia
Il padre di Sandra Mondaini ha iniziato a usarla quando aveva appena sei mesi in una campagna per educare le persone sulla tubercolosi. Per aiutare la sua famiglia a cavarsela durante la Grande Depressione, iniziò a fare la modella negli anni ’40 per riviste come Mani di Fata e Borsalino.
A partire dalla fine degli anni ’40 con la prima di Ghe Pensi Mi lei, ha intrapreso una carriera teatrale che l’avrebbe poi portata sul piccolo schermo. Ha co-condotto lo spettacolo Fortunatissimo con Mike Bongiorno negli anni ’80 e ha diretto con lui Canzonissima negli anni ’60.
Gli hobby e gli interessi di Sandra Mondaini
Tra il 1953 e il 2008 è apparsa in trenta film diversi. È nata a Milano, dove in seguito ha sposato l’attore Raimondo Vianello. Ha co-condotto gli spettacoli Attenti a noi due, Sandra e Raimondo Show, e Stasera niente di nuovo con suo marito, così come le serie italiane Tante scuse e Di Nuovo tanti Scuse.
Al funerale di Raimondo Vianello, monsignor Faccendini ha detto: “Non è naturale pensarli separati”. La morte di Sandra Mondaini è stata il risultato della sua incapacità di far fronte.
Dopo aver capito di non poter più sopportare la vita senza il marito, nemmeno l’amore di Raimondo e Gianmarco, i suoi amati figli adottivi, può consolare Raimondo; solo la sua altra metà, Sandrina, poteva.
Un amore immenso, come quello condiviso da Giorgio Amendola e dalla moglie in lutto Germaine, scomparsa poco dopo la sua scomparsa. Ci sono voluti cinque mesi dopo la partenza di Raimondo prima che Sandra se ne andasse. A causa della sua malattia, ha trascorso dieci giorni all’ospedale San Raffaele di Milano.
Sandra Mondaini non era lo spettro di Vianello, ma era costantemente nella sua vita e aggiungeva molto rumore e allegria alla sua. In realtà, in questa situazione, si conoscevano già. Non è mai stato timido nel fare battute quando ha risposto al telefono a casa loro: “Vuoi parlare con Sandra? Notizie positive.
Lo ha informato che c’è sempre una partita da qualche parte, quindi dovrebbe tornare a guardare la TV più volte di quante ne possa contare. La quantità di peli sul viso è impressionante.
Gino Bramieri, che aveva conosciuto per la prima volta nel 1958 quando si esibiva come soubrette di Macario, le fece la proposta durante una cena a base di cotolette nel 1962. Invece di rispondere, rimase muta e affermò che lui “non ha mai saputo se parlava seriamente o scherzava .”
Il giovane aveva cercato di enfatizzare la sua somiglianza con un lord inglese appendendo per scherzo al muro la sua laurea in giurisprudenza. Ha riconosciuto di essere gelosa delle altre donne poiché “ce n’erano molte più belle di me”. Quando chiedo: “Dove vuoi andare oggi?”, cosa mi rispondi?” Già.
Sandrina, come l’ha sempre chiamata il marito, è nata a Milano nel 1931; il padre, Giacinto, era pittore e umorista di Bertoldo; era un po’ dispiaciuta di aver abbandonato la scuola; nei – affettuosi – battibecchi, Raimondo la ammoniva a non “farsi coinvolgere in discorsi che poi non si sapeva dove sarebbero andati a finire”.
Potevano continuare a recitare la loro commedia all’infinito fintanto che fingevano di essere offesi. Nel 1955 iniziò la carriera di soubrette per la rivista di Erminio Macario, ed era piccola e bella anche allora. I suoi punti di forza come persona sono la sua mancanza di vampirismo, la sua arguzia veloce e il suo accattivante senso dell’umorismo. Nel 1958 inizia a collaborare con il regista teatrale Raimondo Vianello.
Canzonissima (1961), in cui Paolo Poli e Mondaini interpretano i “bambini terribili” Filiberto e Arabella, è il suo primo ruolo televisivo importante. Crudelia Delor ha doppiato una caricatura di Crudelia Demon dai 101 dalmati della Disney nel debutto televisivo del comico italiano Marcello Marchesi nel 1963, The Middle Ages.
Abbe Lane, o “Sorella Abbe” come la chiamava suo marito, ha preso alla leggera la potenziale fuga del vampiro mentre lei e suo marito, RaimondoVianello, apparso nel varietà Il giocondo nello stesso anno. Non volevo rischiare di fare proposte sessuali dato che il marito era sempre in giro.
Le cose non sarebbero andate così bene in questo momento, e avrebbe dovuto avvertirmi. Era abbastanza vicino a Sandrina, quindi raccontarle le sue fantasie di viaggio esotico non avrebbe cambiato nulla.
Questo è il classico umorismo italiano. Con il successo di The Fillers, si è affermata come la persona di riferimento per spettacoli di varietà di prim’ordine. Non lo compriamo anche se è un’esperta interprete in diverse forme d’arte e funge da ruvida spalla di Raimondo sul set.
Alla fine, la storia della coppia sarebbe diventata la base per la sitcom Casa Vianello, basata sugli oltraggiosi sketch. Poiché lei non è mai preparata, lui è perennemente esausto.
Nel varietà Io e la Befana del 1978, che prevedeva anche una Lotteria di Capodanno, Sandra interpreta per la prima volta il clown Sbirulino, conquistando il pubblico che ama di più: i bambini. Le sue lodi per lui includevano quanto segue: “Ha un grande cuore, è un personaggio allegro e poetico” e “mi dà gioia vederli ridere”.
