Ragazzo Americano Morto A Roma

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Ragazzo Americano Morto A Roma – La polizia ha arrestato un sospetto in relazione alla morte dello studente americano di 19 anni Beau Solomon, ritrovato ieri nel Tevere a Roma. Massimo Galioto, un senzatetto romano di 41 anni, è stato arrestato con l’accusa di omicidio aggravato, secondo le informazioni a nostra disposizione. Giovedì sera, Solomon non è tornato da una serata fuori con gli amici in una taverna locale.

È andato via per usare il gabinetto e non è più tornato. I suoi amici non erano troppo preoccupati perché pensavano che stesse solo uscendo con vecchi amici. Quando non l’hanno visto a scuola il giorno seguente, hanno chiamato le autorità. Il cadavere è stato ritrovato ieri mattina presto. Il furto di 1.500 euro dalla sua carta di credito a Milano negli ultimi giorni ha sollevato sospetti immediati di una rapina a mano armata.

Altri due testimoni hanno detto alla polizia di aver visto un gruppo di giovani attaccare e gettare un ragazzo nel fiume giovedì. Solomon si è trasferito a Roma pochi giorni fa da Spring Green, Wisconsin, dove era stato accettato per seguire un corso di cinque settimane alla John Cabot University nel quartiere di Trastevere. Il corpo del giovane è stato ritrovato sott’acqua, con una ferita alla testa e senza soldi né telefono.

A mezzanotte di lunedì, lui ei suoi genitori hanno lasciato l’albergo dove avevano soggiornato nelle ultime ore e si sono incamminati lungo via Giulia, dove sono stati ripresi dalle telecamere. Elijah Oliphant, nativo di Dallas, in Texas, studente di ingegneria di 22 anni, indossava una maglietta bianca, pantaloncini verdi e il suo caratteristico berretto blu.

Il giovane era vestito con gli stessi indumenti che sono stati scoperti insieme al suo cadavere giovedì mattina quando i vigili del fuoco si sono tuffati nel Tevere all’altezza di Ponte Sisto a Trastevere e ne hanno estratto il corpo. Non c’erano prove esteriori di traumi sul corpo, ma è ancora necessaria un’autopsia per determinare la causa esatta della morte. Il corpo si trovava sulla sponda destra del fiume Ponte Sisto.

Le autorità di Roma stanno cercando di ricostruire le ultime 48 ore di vita del ragazzo americano quando era in vacanza con i genitori. I suoi genitori, che ieri mattina hanno identificato il defunto, hanno detto che aveva lasciato in hotel portafogli, passaporto e telefono. Il giovane e la sua famiglia hanno cenato con la fidanzata, studentessa universitaria di Reggio Emilia, lunedì sera prima di separarsi fino a martedì, quando sarebbero salpati tutti insieme dopo una breve sosta a Roma.

Abbiamo mangiato insieme, siamo andati a letto alla stessa ora e poi se n’è andato. I genitori hanno riferito ai carabinieri, ai quali non hanno voluto rivelare se il figlio avesse un disturbo mentale o una patologia, che «lo abbiamo aspettato martedì mattina ma non è più tornato». C’era anche il fratello minore del ragazzo nella stanza, che sosteneva di essere addormentato e quindi di essersi perso qualcosa di insolito.

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Ha risolto il suo caso mercoledì sera “Chi l’ha visto?” spettacolo. Gli investigatori non escludono alcuna possibilità, quindi stanno raccogliendo filmati da altre telecamere per ricostruire il probabile percorso di Elijah tra via Giulia e Trastevere martedì e mercoledì, quando è stato visto per la prima volta. I poliziotti e i vigili del fuoco che lo hanno soccorso lo hanno trovato ancora con indosso il copricapo blu e una canottiera bianca.

Venti minuti prima dell’una del mattino del 23 maggio, le telecamere di videosorveglianza dell’hotel lo hanno ripreso mentre usciva dalla porta. Da quel momento in poi non c’è stato modo di contattare Elija Oliphamt, una studentessa americana di 21 anni di Dallas, in Texas. I suoi genitori lo avevano cercato in lungo e in largo, facendo persino un appello televisivo sull’ultima edizione di Chi l’ha visto? La polizia di Trastevere aveva iniziato immediatamente le ricerche della persona scomparsa, seguendo la normale procedura operativa.

Beau Solomon, un giovane studente americano in visita a Roma per pochi giorni, è annegato nel fiume Tevere nella notte tra il 30 giugno e il 1° luglio 2016. Uno degli incidenti più drammatici degli ultimi anni, la morte del giovane americano, nonostante l’assoluzione dei presunti colpevoli, è ancora oggi avvolta nel mistero, e su questo caso Un giorno in magistrato si concentrerà nella puntata che andrà in onda nella tarda serata di sabato 2 luglio.

Il problema è che nessuno ha mai risposto alla domanda. Beau Solomon ha avuto un’educazione dura nel Wisconsin prima di trasferirsi a Roma. La sua storia di sconfiggere il cancro da bambino è diventata virale negli Stati Uniti. Si era appena trasferito in città e aveva programmato di trascorrere le prossime cinque settimane a studiare alla John Cabot University di Trastevere, che è affiliata agli Stati Uniti.

Ma le tracce del ragazzo si sono raffreddate la sera del 1 luglio. Il 4 luglio, dopo che era morto da alcuni giorni, il suo corpo è stato ritrovato sulle rive del Tevere. Dopo la morte di Beau Solomon è stata intrapresa una rapida azione di polizia, con l’arresto del senzatetto Massimo Galioto con l’accusa di omicidio. I vestiti che indossava quando è scomparso dall’albergo dove alloggiavano i suoi genitori.

Le affermazioni dell’ex fidanzata dell’uomo Alessia. La donna sostiene che lo studente 19enne sia stato derubato e poi re verso la loro tenda situata sotto Ponte Garibaldi. Probabilmente qui il giovane e Galioto hanno litigato. Secondo la citazione di RomaToday alla confessione del Tg1 di Alessia, lei avrebbe detto: «Hai conosciuto Max e lei ha litigato con lui. Le è successo qualcosa di terribile. L’americano lo aveva spinto per primo, provocando la risposta di Max.

Si premevano l’uno contro l’altro. Tuttavia, Galioto non fuggì ma tornò invece alla sua tenda dopo che Beau cadde nel Tevere. Massimo Galioto si è visto sospendere il processo per omicidio aggravato per insufficienza di prove e nel giugno di quest’anno è stato dichiarato non colpevole “per non aver commesso il fatto” dal Tribunale di Roma. Il pubblico ministero voleva che il senzatetto fosse condannato all’ergastolo perché aveva preso a calci Beau Solomon due volte, facendolo precipitare nel fiume.

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