Pogacar Fidanzata – La terza tappa del Giro di Svizzera si svolge a Ebnat/Kappel. A tredici km dal traguardo il gruppo insegue la slovena Urska Zigart, che colpisce. Per la squadra rosa di Tadej, l’Uae femminile, in volata c’è Gasparrini, piemontese.
Piuttosto crudeli sono le dita del destino. Tajej Pogacar è uscito con Urska Zigart. Con la squadra australiana Jayco-AlUla gareggia nel World Tour all’età di 26 anni. Attualmente è in vacanza con Tadej, con cui collabora spesso, e ieri è arrivata incredibilmente vicina a vincere il suo primo evento WorldTour.
Ebnat/Kappel era il traguardo della terza tappa di 120 chilometri del Giro di Svizzera, che She Urska ha attaccato a 13 km dalla fine. L’hanno raggiunta a 100 iarde! La 21enne velocista Eleonora Gasparrini, famosa piemontese, ha avuto la meglio. La sua partecipazione a Pogacar come membro della squadra femminile Uae-Adq è ironica. Le gare non hanno avuto successo contro la cubana Arlenis Sierra e la ceca Tereza Neumanova. Le escursioni in bicicletta verso località esotiche in tutto il mondo sono ora disponibili attraverso Il Ciclista Viaggi, una nuova rubrica sul sito della Gazzetta dello Sport.
“Collegato” È bellissimo e sono abbastanza felice, ma non riesco ancora a credere ai gasparrini. La mia prima vittoria nel WorldTour ha fatto di una giornata speciale che non dimenticherò. L’anno scorso c’è stato un fotofinish quando ho vinto, ma avevo poche possibilità di finire. Eppure oggi, con tutto il mio essere devoto a me, potrei alzare le braccia al cielo. Una gara WorldTour, ma su tutta un’altra scala, sta per svolgersi. Grazie ai miei amici, abbiamo vinto una gara e sono così grato. Abbiamo costantemente mantenuto il controllo durante i numerosi tentativi di salto. Il passo successivo è stata la nostra forte collaborazione con gli altri team durante l’ultimo giro per ridurre il divario.
Indipendentemente da quanto pensassi che questa rampa di arrivo sarebbe stata adatta a me, c’è sempre una certa confusione tra il parlare e il fare. Tornare in posizioni forti negli ultimi metri mi ha aiutato a evitare di partire troppo presto, il che è importante. Questo trionfo mi ha dato un’enorme speranza per il futuro e mi ha aiutato a diventare ancora più consapevole di me stesso. Nel grande schema delle cose, fa bene anche al cervello.
La persona che guida il tandem del fattorino in bicicletta
Il manager italiano Alex Carera è stato determinante nell’ascesa di Tadej Pogacar alla posizione di pilota più pagato al mondo sin dal suo debutto. Dalla Emirates arriva uno stipendio annuo di sei milioni di euro. Insieme alla sua futura moglie, Urška Žigart, connazionale e ciclista competitiva, Pogacar vive a Monte Carlo. Lo sloveno ha recentemente fondato un ente di beneficenza per la ricerca sul cancro in ricordo della suocera, morta a causa della malattia la primavera scorsa. Insieme al suo socio in affari ha fondato un’azienda che distribuisce “cibi sani, soprattutto panini, nei supermercati di tutta la Slovenia”.
Quasi filosoficamente, Pogacar si avvicina al Tour de France. Vingegaard ha concluso la prima tappa di montagna davanti a lui di un solo secondo? La corridore slovena Urska Zigart sarà preoccupata per la prestazione della sua compagna di squadra anche nel Giro d’Italia femminile. Intanto ammette a Jonas: “Oggi Jonas era il più forte, ma sto bene e questa è una cosa importante”. mentre si allenano.
Sebbene Pau-Laruns non sia la prima tappa di montagna che deciderà il vincitore del Tour de France 2023, presenta comunque una serie di ostacoli vari e taglienti. Abbiamo Jai Hindley, l’eroe della giornata, che va contro ogni previsione, compreso il suo curriculum e le sue aspettative per la classifica generale, per intrufolarsi nella maxi-fuga della giornata, dimostrare la sua forza tra gli attaccanti durante la salita finale e andare in solitaria verso il primo traguardo dei Pirenei.
Oltre a portare a casa la maglia gialla e la sua prima vittoria alla Grand Boucle, quell’anno fece la storia. Con un forte attacco al Col de Marie Blanque, il secondo classificato Jonas Vingegaard è riuscito a stancare il suo grande rivale Tadej Pogacar e guadagnare oltre un minuto sullo sloveno nello sprint finale.
Giulio Ciccone, che mai prima d’allora era stato il protagonista, si è finalmente unito al danese che ha concluso la sua impresa nel primo gruppetto di corridori sconfitti. Attualmente il corridore abruzzese è secondo nella classifica della maglia a pois e terzo nella classifica generale, in attesa di decidere su quale tavolo scommettere. È in testa fin dall’inizio della tappa.
Oggi, Tadej Pogacar ha vinto il Tour de France 2020 dopo aver ottenuto una vittoria antologica nella cronometro La Planche des Belles Filles. Negli ultimi 36,2 chilometri, lo sloveno ha corso contro il tempo per vincere dopo aver colmato un gap di 57 pollici dal connazionale Primoz Roglic. Durante la corsa nella penultima tappa, il portabandiera degli Emirati Arabi Uniti ha indossato la maglia gialla. Diventando il secondo corridore più giovane nella storia della Grand Boucle, potrà festeggiare oggi sugli Champs Elysees a Parigi.
Qualcun altro sarà lì da abbracciare, unendosi alla sua amante Urska Zigart. Originaria di Slovenska Bistrica, Slovenia, questa giovane donna ama il ciclismo ed è nata il 4 dicembre 1996. La sua età è quasi due anni più grande di quella di Tadej Pogacar, nonostante lui compia 22 anni domani.
Il corridore dell’Alé BTC Ljubljana Balkan è diventato uno dei principali contendenti nel 2015 e da allora ha corso nei Campionati del mondo e in una manciata di Giro Rosa. A luglio, dopo una lunga assenza per problemi di salute, ha trionfato in una gara professionistica, la cronometro, ai Campionati sloveni.
L’utente di Instagram Urska Zigart, anche lei studentessa di giurisprudenza, ha condiviso numerose foto di se stessa e di Tadej Pogacar in sella. Tra la gioia di vedere il piccolo Pikachu vincere il Tour de France, il tenero amore di questa donna innocente trova un improbabile destinatario. Clicca sulla galleria fotografica per vedere altre foto della fidanzata di Tadej Pogacar, Urska Zigart.
Wout van Aert del Belgio si è piazzato terzo nella corsa su strada Elite maschile della scorsa settimana, mentre Mathieu van der Poel ha trionfato. Il compagno di squadra Mads Pedersen ha concluso davanti a Urska Zigart nello sprint, portando Pedersen al terzo posto. Lo sloveno ha disputato anche ieri la cronometro Elite maschile, ma a causa dell’inesperienza sul percorso e della stanchezza che avvertiva ancora dalle gare precedenti, è riuscito a conquistare solo il ventunesimo posto.
L’attenzione ora può essere rivolta a Tadej Pogacar, poiché le sue prove del campionato del mondo si sono concluse. Anche se non esce ufficialmente con Urska Zigart, oggi è stato là fuori a sostenere la squadra nazionale slovena e a distribuire bottiglie d’acqua a Urska e agli altri concorrenti. I tentativi di Tadej Pogačar di vincere il Tour de France per la terza volta sono stati vanificati in due casi distinti: la cronometro di Combloux due giorni prima e ieri, quando ha incontrato lo stesso ostacolo su cui Felix Gall ha trionfato sulla tappa che porta a Courchevel.
Un infortunio riportato a Liegi Bastogne Liège ha costretto il campione sloveno a modificare la sua routine di allenamento, ma è riuscito a tenere il passo di Jonas Vingegaard nelle prime fasi della gara. Tuttavia, nella spinta finale, si arrese. Dopo una giornata particolarmente dura ieri causata da una grave crisi sul Col de la Loze, Pogačar è rimasto a circa 1 minuto e mezzo dal suo rivale danese nella cronometro.
Una nuova vittoria per Vingegaard e la corazzata Jumbo lascerebbero il campione degli Emirati Arabi Uniti sette minuti indietro in classifica, il che significa che dovranno aspettare un altro combattimento. Lo stress fisico e mentale durante la gara dello sloveno è stato molto intenso. La notizia che Tadej pensava di ritirarsi dal Tour de France già nella prima settimana è stata rivelata dalla sua fidanzata ciclistica professionista Urška Žigart, ma è stata lei a convincerlo a continuare.
Urška Žigart ha avuto una caduta terribile quel giorno mentre gareggiava nel Giro d’Italia femminile. Sono quasi caduto in un’enorme buca mentre andavo a prendere da bere. Mantenere la presa sul manubrio della bicicletta con una sola mano aumenta il rischio di perdere il controllo. Un sostanziale calo è stato segnalato da Žigart. Dai risultati delle indagini ospedaliere è emerso che Urška ha avuto una commozione cerebrale, che ha portato al suo immediato pensionamento.
Poco dopo Tadej mi chiamò per sapere come erano andate le cose. Era la mia ammissione ufficiale di non essere riuscito a completare la gara. Poi ha continuato chiedendomi perché lo stavo facendo. Avrei dovuto avere paura, ma sa che non abbandono mai una gara. “Voglio andare in pensione e tornare a casa”, ha detto. Quando ha chiesto se poteva tornare a casa, gli ho detto che era il Tour de France. Žigart Urška è uno dei concorrenti.