Nicky Pende Wikipedia – Morto l’ex coniuge di Stefania Sandrelli, Nicky Pende Nel 1978, mentre dormiva in una barca vicina, il diciannovenne tedesco Dirk Hamer fu ucciso a colpi di arma da fuoco dal chirurgo e playboy romano davanti all’isola di Cavallo, tra la Corsica e la Sardegna. Questa volta la pistola è stata estratta da Vittorio Emanuele di Savoia, a cui è stata data solo la condizionale in Francia per il suo crimine. La morte è arrivata a Nicola Pende a Roma. Chirurgo e playboy negli anni ’60 e ’70, è stato sposato per un periodo con Stefania Sandrelli; hanno avuto un figlio insieme di nome Vito.
Insieme a Vittorio Emanuele di Savoia e Dirk Hamer, un ragazzo tedesco di 19 anni, morì in un tragico incidente nel 1978. Dal loro matrimonio nel 1972, Stafania Sandrelli e Nicky Pende erano marito e moglie. Tuttavia, dopo la nascita del figlio Vito nel 1974, la coppia si sciolse definitivamente nel 1976.
Inoltre, a Pende è legata la sparatoria avvenuta il 18 agosto 1978 davanti all’isola di Cavallo tra la Sardegna e la Corsica. Dopo aver litigato con Vittorio Emanuele di Savoia, furioso per il sequestro del gommone del figlio, quest’ultimo ha preso d’assalto lo yacht del gruppo armato di fucile e ha iniziato a sparare contro gli occupanti.
Playboy se l’è cavata bene, ma il giovane Dirk Hamer, che stava sonnecchiando su un altro yacht, è stato colpito a una gamba. La ferita alla fine si è rivelata fatale per il 19enne. Vittorio Emanuele se l’è cavata bene in Francia, dove gli è stato concesso solo un periodo di prova di sei mesi per porto illegale di pistola e assolto dall’accusa di omicidio volontario. Un ulteriore aspetto piacevole della vita italiana è andato perduto. Nicky Pende, alias Nicola Pende, ha interrotto i suoi affascinanti giorni di feste e appuntamenti degli anni Settanta.
Era un chirurgo, ma soprattutto era bello, affascinante e accattivante; nel 1972 accompagna all’altare la ventiseienne Stefania Sandrelli; era la cosa più bella di Viareggio, secondo Gianni Agnelli, che era anche un grande esperto del settore.
La Sandrelli è da poco tornata da una relazione appassionata con Gino Paoli. Due anni dopo nacque il loro figlio Vito, che come suo padre divenne un chirurgo con un debole per la “dolce vita”, che è un netto allontanamento dalla dolce vita sopra descritta.
Per aver dormito con Brigitte Bardot, Nicky Pende, come un altro play boy dell’epoca, Gigi Rizzi, era l’italiano più invidiato nei peggiori bar di tutto il Paese.Era partito da Porto Cervo a bordo del suo yacht con altre due barche che trasportavano i suoi compagni e le donne.
Pende era una celebrità locale in Costa Smeralda tra Porto Cervo e Porto Rotondo perché usciva in canoa per incontrare i suoi compagni di festa sulle varie barche. Quel giorno, tra la Corsica e la Sardegna, Nicky Pende attraccò nel porticciolo dell’isola di Cavallo.
Bagni, cene, cocktail party, musica, allegria e altri interessi riempivano le giornate di Ferragosto. A loro si unì uno yacht di lusso che si era accostato. I reali salirono a bordo della nave, compreso il figlio dell’ultimo monarca d’Italia, Vittorio Emanuele II; sua moglie, Marina Doria; e il loro figlio, Emanuele Filiberto, allora di sei anni. Durante la sera del 17 agosto, il futuro re scoprì che il gommone ora comunemente chiamato “gommone”era scomparso da poppa.
Aveva visto la cosa identica legata a una delle tre barche piene di festaioli italiani. Il gruppo di repubblicani, tra cui il chirurgo romano Nicky Pende, che si diceva avesse osservato per mesi la moglie del principe, Marina, una donna di 43 anni, silenziosa e astuta, ha rifiutato la richiesta di informazioni del principe. Una guida perspicace non si è concretizzata durante la notte. Subito dopo l’alba, Pende spense le luci e alle 10 del mattino iniziò a formarsi un’ombra.
Vittorio Emanuele era quello con la carabina in mano. Al suo processo e interrogatorio, il nobile affermò di aver acquistato l’arma per la preoccupazione di un imminente attacco da parte delle Brigate Rosse, molto attive e politicamente motivate. Ci sono anche notizie secondo cui Vittorio II fece costruire un poligono di tiro privato in una delle sue dimore.
Gli esercizi probabilmente non servirono a molto, perché il principe e il chirurgo si scontrarono e caddero in acqua; quando riaffiorarono sulla barca, Vittorio Emanuele sparò uno, due, tre colpi che non colpirono affatto Nicky Pende; invece, sbarcarono su un’altra barca, dove stava riposando uno studente tedesco che studiava a Roma all’età di diciannove anni di nome Dirk Jeerd Hamer.
Il giovane è stato colpito all’arteria iliaca e alla vena iliaca esterna dai proiettili nobili e ha trascorso cinque mesi in ospedale prima di morire in Germania. Pende fu chiamato a testimoniare sull’evento straordinario che portò al confino di Vittorio Emanuele, e descrisse il dissidio notturno, la colluttazione di mezzogiorno, le urla, la caduta in mare, la sparatoria.Nel caso l’avessi dimenticato, Vittorio Emanuele è stato giudicato non colpevole di omicidio ma condannato a sei mesilibertà vigilata per porto d’armi occultato.
Secondo Pende, il principe è fuggito in Francia con l’aiuto dell’amicizia dell’ex presidente Valéry Giscard D’Estaing. Anni dopo, in una intercettazione, ha ammesso ai suoi compagni di cella di averla fatta franca, e tutti hanno riso e scherzato. Nicky Pende ha portato con sé le pagine e le parole del delitto, insieme alle sue prove sul travagliato matrimonio con la Sandrelli, che, secondo la bella Viareggio, sarebbe finito con una pentola in testa.
Un’alternativa più sicura ai proiettili. Anche se l’attrice non ha mai parlato bene dell’ex marito, il chirurgo Nicola Pende, né discusso del loro matrimonio, sappiamo che in questo momento è profondamente addolorata per la sua scomparsa. Parliamo del dottore, che si faceva chiamare Nicky, perché è venuto a mancare ieri a Roma, confortato dall’affetto della famiglia e degli amici dell’attrice.