Nicky Pende Vittorio Emanuele – Nicky Pende, ex marito di Stefania Sandrelli e ospite di oggi a Io e te, racconterà le sue esperienze sia di uomo che di artista. È così che è finita con Vito, il padre di suo figlio, e l’attrice. Torna per una nuova settimana il programma più visto del primo pomeriggio, Io e te. Pierluigi Diaco, Valeria Graci e Sandra Milo sono gli ospiti della puntata,
e le loro storie non mancheranno di riservare sorprese. L’ex marito di Stefania Sandrelli è Nicky Pende; il loro matrimonio è durato dal 1972 al 1974. Dalla coppia è nato il secondo figlio dell’attrice, Vito. Nonostante i suoi migliori sforzi, il giovane Nicky fu coinvolto in uno scandalo che coinvolse Vittorio Emanuele di Savoia dopo essere diventato un famigerato playboy.
Dopo che Vittorio Emanuele di Savoia scoprì che il gommone del figlio era stato rubato mentre si trovavano all’Isola di Cavallo, tra i due scoppiò un’accesa discussione. Successivamente, è salito a bordo di uno yacht dell’equipaggio italiano e ha aperto il fuoco con il suo fucile. Dirk Hamer è stato colpito a una gamba e alla fine è morto per le complicazioni.
Il tribunale francese ha dichiarato Vittorio Emanuele non colpevole di omicidio. La risposta di Pende sarà: “Vittorio Emanuele assolto?” Conosce un sacco di persone fantastiche. L’episodio finale di Io e te con Valeria Graci sarà presentato in anteprima il 6 settembre 2019, secondo l’attuale programma di messa in onda dello spettacolo.
La trasmissione di Pierluigi Diaco è stata riproposta per la stagione invernale e andrà in onda come di consueto il sabato sera. Io e te non rivedremo mai più Graci, la loro “regina dei sorrisi”. Perché? Sembra che abbia molto da fare in questo momento e Ballando con le stelle potrebbe non essere una di queste. Nel 1978, mentre dormiva in una barca vicina,
il diciannovenne tedesco Dirk Hamer fu colpito e ucciso dal romano chirurgo e playboy davanti all’Isola del Cavallo, tra Corsica e Sardegna. L’assassino, Vittorio Emanuele di Savoia, ha ricevuto la giusta condizionale in Francia per il suo crimine. A Roma è venuto a mancare Nicola Pende. Durante gli anni ’60 e ’70, chirurgo e playboy, era sposato con Stefania Sandrelli e generò il figlio Vito.
Nel 1978 fu coinvolto in una tragedia al fianco di Vittorio Emanuele di Savoia e Dirk Hamer, un adolescente tedesco rimasto ucciso in un incidente. Nel 1972 Stafania Sandrelli si sposò con Nicky Pende. Vito è nato nel 1974, ma i genitori hanno preso la loro strada nel 1976. A Pende è legata anche una sparatoria avvenuta tra la Sardegna e la Corsica il 18 agosto 1978,
proprio di fronte all’isola di Cavallo. Quando Vittorio Emanuele di Savoia si arrabbiò perché era stato portato via il gommone di suo figlio, scoppiò una rissa, e quando arrivò sullo yacht del gruppo, imbracciò un fucile e aprì il fuoco. Il giovane Dirk Hamer, che dormiva su un altro yacht, è stato colpito a una gamba mentre il playboy è fuggito illeso. La ferita alla fine si è rivelata fatale per il 19enne.
In Francia Vittorio Emanuele se la cava facile, ricevendo solo un periodo di prova di sei mesi per porto illegale di pistola e un’assoluzione dall’accusa di omicidio volontario. Il documentario di Netflix sul principe ha messo in luce la mancanza di apprendimento dell’ambizioso tronista Savoia, che pensava di eludere le domande sul colpo di pistola in cui il giovane è morto con il suo discorso carismatico a causa della grande stirpe di alti prelati della sua famiglia.
Tedesco Hamer, Dirk Come tutti gli altri, non c’è una ripida curva di apprendimento in questa storia. È anche una storia di discriminazione, liberazione e sperimentazione mitomane. Una storia di riscatto per il popolo italiano, perché essere italiani è uno di quei tratti che nemmeno l’esilio può cambiare. Beatrice Borromeo è Virna Lisi di Amarsi un po’ perché ha una sfilza di papi nel suo albero genealogico e se la può scrollare di dosso con un’alzata di spalle. Poiché non è noto a tutti che,
se sei un Borromeo, non puoi rimarcare nulla, la giovane Beatrice visita la bottega dell’ultimo che ha fatto televisione in Italia nel Novecento, anzi televisione nella sua interezza: Michele Santoro. Il risultato è un miscuglio letale: qualcuno contagiato dalla tigna degli agenti di Santoro e qualcuno con le abitudini cosmopolite di un certo arcivescovo di Milano.
Per non parlare dei due metri di gambe dorate impeccabili. Tutto culmina nel suo matrimonio con il figlio della donna più bella del mondo, ed è davvero troppo da sopportare. Ho evitato il documentario di Beatrice Borromeo Casiraghi perché non volevo guardarlo. Non me ne frega niente di Vittorio Emanuele di Savoia, il protagonista. Se Scorsese non sta facendo documentari in serie,
non vedo perché non dovrei iniziare. Certo, perché non lasciare che questa Borromeo con le sue gambe di due metri esca e faccia tendenza come tutti gli altri? Un conoscente che sembra sapere tutto mi ha poi informato che ero completamente all’oscuro di questa storia. In riferimento alla leggenda di Vittorio Emanuele, che spara a un ragazzino tedesco mentre nuotava al largo dell’isola di Cavallo?
Inoltre, cos’altro c’è da imparare? È un racconto arc-italiano, lo scopro dopo averlo acceso. Che il giovane tedesco aveva fallen addormentato su una barca da Porto Rotondo a Cavallo, durante una gita pomeridiana intrapresa da un gruppo di giovani romani che sarebbero poi diventati la classe dirigente. Stavano lì perché il mare era troppo agitato perché potessero tornare alle barche;
Vittorio Emanuele li aveva sentiti urlare al ristorante e li detestava, poi aveva scoperto che gli avevano rubato uno dei suoi gommoni per tornare alle barche. I romani credono che Nicky Pende fosse il bersaglio designato dello sparo che ha ucciso il ragazzo tedesco. Che la futura mamma di Borromeo, Paola Marzotto,
era molto amica della sorella della vittima, Birgit Hamer, che era bellissima e aveva una promettente carriera da modella prima che la vita la costringesse a diventare un archetipo dell’Ilaria Cucchi a venire. non sapevo niente,