Mattia Casse Moglie – Perdita di vite nella comunità sciistica tricolore vercellese. Ieri mattina a Bergamo è venuto a mancare Alessandro Casse, 75 anni. Era il padre di Mattia, l’attuale eroe della squadra italiana di Coppa del Mondo nelle discipline rapide. Casse, nato a Oulx ma stabilitosi a Vercelli dopo essersi sposato, vi ha gestito a lungo un negozio di articoli sportivi.
Prima di incoraggiare il figlio a dedicarsi allo sci alpino, Alessandro si è concentrato sullo sci di velocità; Casse infatti è stato una leggenda nel mondo dello sci azzurro, sia come atleta che come tecnico, ma soprattutto come grande campione del KL, il Kilometer Launched, entrato in una nuova dimensione negli anni ’70.
Anche il record mondiale del 1971 di 184,143 km/h fu suo. Ieri mattina Sandro è morto improvvisamente, come ha annunciato sui social l’altro figlio Andrea. Sandro era il padre di Mattia, uno dei migliori discesisti italiani. Dopo aver allenato la carriera del compagno di sci azzurro Pierino Gros, Casse.
anche lui nato in Valsusino, ha aperto un negozio di articoli sportivi a Vercelli con la moglie Patrizia Varalda.In risposta alla notizia della sua scomparsa, molti vercellesi hanno condiviso le loro condoglianze e ricordi su di lui. «Sono tanto triste – scrive Renza -, lavoravamo da Rossignol a Formigliana e lo ricordo come una persona molto gentile», riflette un residente.
Gli amici dell’ex sciatore azzurro sono ricordati con affetto anche sulla pagina social “Chilometri che volano”, con commenti come “Un guerriero, colpito tante volte da un destino terribile, che non ha mai negato un sorriso, un’ispirazione per gli altri” e “Ci mancherà il tuo sorriso.”Alessandro Casse ha imparato i rudimenti dello sci alla scuola .
di sci Edoardo Agnelli prima di passare allo sci club del Sestriere come junior e iniziare la sua lunga serie di vittorie in discesa libera e slalom. Venerdì 24 dicembre, alle ore 14:30, presso la Chiesa di Santa Maria Assunta di Oulx, si terrà un funerale. Marco Odermatt ha trionfato nel superG maschile di Coppa del Mondo a Cortina d’Ampezzo. Il fenomeno svizzero.
al rientro dopo aver saltato la seconda discesa di Kitzbuehel e il gigante di Schladming, è stato perfetto da cima a fondo, con una zampata per guadagnare un altro paio di decimi nel finale per un tempo complessivo di 1’25″57. Diciottesimo sigillo in carriera per il Nidvaldo, settimo della stagione.
Il norvegese Aleksander Aamodt Kilde, micidiale anche lui sullo Scarpadon, è arrivato secondo a 35 centesimi dallo svizzero, riaccendendo la battaglia per la leadership di Coppa del Mondo.Ma per i tifosi italiani l’attenzione è tutta per Mattia Casse, ottimo terzo a 49 centesimi, al terzo podio stagionale .
primo nel superG. Il piemontese è stato miracoloso fino allo Scarpadon, ancora in vantaggio di 7 centesimi su Odermatt, prima di chiudere a 0”49 e consegnarsi il secondo gradino del podio in Italia, dopo il terzo posto nella discesa della Saslong. Il poliziotto trentaduenne ha onorato al meglio il ritorno degli uomini veloci di Coppa del Mondo all’Olympia delle Tofane, a 33 anni dall’ultima volta.
Subito dopo Casse, un terzetto di austriaci: Stefan Babinsky, quarto a 14 centesimi dall’azzurro, Vincent Kriechmayr a 76 centesimi da Odermatt, e Lukas Feurstein a 0″82, 7 centesimi meglio del canadese Jeffrey Read, settimo. La top ten è stata completata dal francese Cyprien Sarrazyn, dall’austriaco Marco Schwarz e dal nostro Matteo Marsaglia.
Il 37enne del Centro Sportivo dell’Esercito ha mostrato grande costanza e velocità soprattutto negli ultimi due settori, fino a raggiungere il miglior piazzamento della stagione.Matteo Franzoso è arrivato in zona punti al 28esimo posto. Fuori dai primi trenta Guglielmo Bosca, 40° a 2″71, seguito da Dominik Paris 42° che, nonostante la grande velocità mostrata nella parte alta del tracciato.
ha commesso un errore sulla curva Delta, perdendo velocità fino a chiudere a quasi 3 secondi Non ha terminato la prova Christof Innerhofer, così come Florian Schieder.Appuntamento domenica 29 gennaio, dalle 10.15 per il secondo superG sull’Olympia delle Tofane. Era evidente che Mattia Casse non l’avesse presa bene. Pensava di meritare la convocazione alle Olimpiadi di Pechino.
ma la direzione agonistica ha preso un’altra decisione, scegliendo Tommaso Sala come settimo atleta della spedizione Azzurra.Poco fa sul suo account Instagram ha scritto così: “Ho appreso dai social la mia esclusione dai Giochi Olimpici, sapevo di aver perso qualche risultato ultimamente ma non pensavo si potesse dimenticare così in fretta tutto il lavoro e i risultati raggiunti ad alto livello in questi anni.
il rientro dall’ultimo infortunio dando comunque continuità di risultati dando comunque continuità di risultati.E aver seppellito mio papà lo scorso 22 dicembre con Bormio subito dove tra l’altro ho fatto 10 in super.Per il regolamento avrei potuto meritare questa citazione, per altre questioni evidentemente no.
Persone che sembrano non perdere mai un segnale sociale. Buona fortuna ai miei bravi colleghi. Ti farò sapere se ci rivedremo in Norvegia… Vedremo…”.Quei social network hanno permesso a molti t occasione, nei commenti, per esprimere il proprio tifo al 31enne velocista azzurro delle Fiamme Oro.
In questa stagione Mattia ha ottenuto, come miglior risultato, un settimo posto nella discesa libera della Val Gardena e una nona posizione ad inizio stagione nel superG di Beaver Creek. Nella stessa specialità a Bormio, quindi a pochi giorni dalla scomparsa del padre, si è classificato sorprendentemente nono, come lui stesso ha sottolineato.
Poi sia a Wengen che a Kitzbühel il suo rendimento è un po’ calato, e presumibilmente proprio per questo calo la dirigenza ha deciso per Tommaso Sala, che invece viene dal sesto posto di Kitzbühel e dal settimo posto di ieri sera a Schladming.È anche plausibile, dal tono delle sue dichiarazioni, che Mattia si aspettasse una comunicazione un po’ più personale e diretta.