Mariolina Sattanino Malattia – Anche sua madre, Lucia Borgia, è giornalista, e trascorre buona parte della sua infanzia seguendo il padre, Giuseppe Canessa Sattanino, dirigente dell’ENI e opinionista de Il Giorno, in Nord Africa.È entrata in RAI nel 1979 dopo essersi laureata in lettere moderne all’Università La Sapienza di Roma e si è iscritta allo Stato come giornalista il 27 maggio 1980, all’albo professionale.
Ha iniziato la sua carriera come conduttrice giornalistica per la regione Lazio ed è rimasta in quel ruolo fino al 1987, quando a lei e Maurizio Mannoni è stato chiesto di co-condurre la prima puntata del TG3 sotto la direzione di Sandro Curzi.Ne parlano anche programmi serali di approfondimento come Samarcanda, Tempo Reale e Il rosso e il nero da lui co-creati con Michele Santoro.
È stata premiata nel 1984 con il Sympathy Award, l’equivalente capitolino dell’Oscar, per il suo contributo alla società.Nel 1994 ha iniziato a co-condurre il TG2 alle 20:30. con Michele Cucuzza e Daniela Vergara sulla seconda rete. Nello stesso anno è stata presa in giro dall’attrice Francesca Reggiani nelle puntate di Tunnel.
La Reggiani l’ha interpretata come la paladina dei disoccupati, deridendo la sua dedizione alle cause care alla sinistra progressista.Ha iniziato a lavorare come corrispondente RAI da New York nel 1997. Lei ha iniziato a lavorare come corrispondente per una testata europea a Bruxelles nel 2002.Ha assunto la carica di presidente dell’organizzazione Rai del Quirinale il 22 maggio 2013 e ha ricoperto tale carica fino a settembre di quest’anno.
Nel 2015 ha narrato un segmento per il programma televisivo Techetechete’. Il tempo di lettura programmato è stato esteso. Alle 19:30 venerdì 5 maggio i giornalisti Bruno Manfellotto, Mariolina Sattanino e Laura Ballio, amici e colleghi del compianto Claudio Rinaldi, autore del libro postumo “Ultimo volo della sera”- Feltrinelli, grande direttore dei settimanali italiani scomparso nel 2007, salirà sul palco della rassegna sul piacere della lettura in Piazza Magenta.
Alcuni dei libri saranno letti nelle loro versioni tradotte da Irene Grazioli Fabiani nell’ambito del dibattito. A dirigere invece le operazioni della serata sarà la giovane Ginevra Bersani. Il narratore ripercorre la sua vita mentre naviga nel labirinto della sclerosi multipla, che ha iniziato a inghiottirlo da giovane.
Lo fa unendo parti disparate della sua vita, inclusa la sua educazione in una famiglia cattolica, il suo periodo da studente universitario, i suoi rapporti con le donne, l’educazione politica che ha ricevuto mentre lavorava come giornalista e lo stato attuale della sua salute a causa della sua malattia.
Ancora cosciente, il giovane che aspirava a diventare poeta come Montale e che conquistava con disinvoltura il cuore delle donne “dialoga” con Daria, misteriosa interlocutrice in bilico tra provocazione e regola, spettinata e controcorrente, perennemente presente eppure sempre assente . La sua malattia e il tempo pieno della sua esistenza sono legati insieme dalla presenza spettrale di Daria.
Anni di lotta, lo strappo per la morte di Calabresi, il matrimonio, il lavoro sui giornali, il riflusso, i terremoti della società degli anni ’80, i salotti milanesi benestanti, il rigore dell’informazione, la stella dell’imprenditore berlunese, la fabbrica dell’obbedienza. È commosso dalla morte del padre, e sente la bella vicinanza di un maestro che ha sempre creduto nella sua eccellenza; il tutto detto con gustosa ironia e dolorose aperture contemplative.
Finché ci vorrà, Daria può e deve aspettare. precisione dei dati, preminenza dell’imprenditore berlunista, linea di produzione per la sottomissione. È commosso dalla morte del padre, e sente la bellissima vicinanza di un maestro che ha sempre creduto nella sua eccellenza; il tutto detto con gustosa ironia e dolorose aperture contemplative. Finché ci vorrà, Daria può e deve aspettare.
precisione dei dati, preminenza dell’imprenditore berlunista, linea di produzione per la sottomissione. È commosso dalla morte del padre, e sente la bella vicinanza di un maestro che ha sempre creduto nella sua eccellenza; il tutto detto con gustosa ironia e dolorose aperture contemplative. Finché ci vorrà, Daria può e deve aspettare.
Sono così vicini che può sentire il costante incoraggiamento di un professore che non ha mai dubitato del suo potenziale. Finché ci vorrà, Daria può e deve aspettare. Percepisce la calda vicinanza di un mentore che non ha mai smesso di credere nelle sue potenzialità. Finché ci vorrà, Daria può e deve aspettare.
“Lo straordinario rapporto che si instaura con pazienti la cui malattia non risponde più a cure specifiche e che ora sono in attesa di morire mi arricchisce personalmente e professionalmente”, afferma il medico di Loreggia. Le persone, in un certo senso, rivelano il loro vero io nei loro ultimi momenti di vita.
Moltigli anziani inizialmente resistono alle cure palliative, ma una volta instaurata la fiducia, il rapporto medico-paziente diventa profondamente personale e intimo. Dopo tanto giubilo tra gli amici per il completamento della sua prima parte lavorativa, il dottor Tognolo deve ora concorrere per essere assunto dalle Uls come medico specialista a tempo pieno.
Attualmente solo due ospedali della ex Usl 15 Alta Padovana sono occupati e autorizzati a praticare questo tipo di terapia, insieme a quattro medici di medicina generale che svolgono servizio part-time. Tognolo continua: “Questo lavoro mi ha affascinato fin dall’inizio; minimizzare il dolore del paziente e migliorare la sua qualità di vita mi dà grande gioia e soddisfazione.