Manila Nazzaro Malattia – “Semplicemente non pensavo di farcela questa volta.” Per Roberto Calderoli non è stato il primo che è entrato in sala operatoria per intervenire sul malore che ha aggredito il suo intestino in varie forme. Era la metà di gennaio dell’anno prima, la sesta fase di un processo iniziato nel giugno del 2012.
Nell’adunanza del Senato della scorsa settimana, il senatore leghista che presiede la camera commosse i colleghi con la frase: «Succede che la sessione sia presieduta da una persona che ha avuto il cancro e lo combatte da sei anni e mezzo”, dopo che una mozione sulle cure contro il cancro è stata approvata all’unanimità.
“Ho iniziato subito a pensare a come avrei dovuto organizzare la mia vita, ai mesi che mi restavano da vivere”, ha detto dopo il primo intervento chirurgico nel giugno 2012, durante il quale hanno scoperto una lesione. Dopo essersi consultato con l’Istituto Oncologico di Parigi, è stato indirizzato all’Istituto Oncologico Veneto di Padova, con le parole.
“In Italia, anche se non lo sappiamo, spesso siamo più avanti”, che ha portato a una seconda operazione nell’agosto 2013.Fotografia: Simona Granati”Questa volta ho avuto la sensazione di non farcela”. Quando Roberto Calderoli si è sottoposto a intervento chirurgico per curare la malattia che aveva iniziato ad attaccare il suo intestino, non era il primo paziente a sottoporsi a tale trattamento.
Era la metà di gennaio dell’anno prima, la sesta fase di un calvario iniziato nel giugno del 2012. Il senatore leghista, che mercoledì scorso ha presieduto il Senato, ha commosso i colleghi con la frase: «È così Succede che la seduta sia presieduta da una persona che ha avuto il cancro e lo combatte da sei anni e mezzo.
, dopo che è stata approvata all’unanimità una mozione sulle cure contro il cancro.Senato, Calderoli confessa la sua malattia: il lungo applauso dei parlamentari in aulaIl giocatore veterano della Lega Nord si è recentemente aperto al Corriere della Sera sulla sua malattia e sulle lotte che ha dovuto affrontare negli ultimi anni.
Dopo che sono trascorsi sei anni dall’operazione iniziale, è accettabile dal punto di vista medico discutere i progressi del paziente verso la guarigione. Ma a gennaio hanno tolto anche un altro pezzo di intestino, quindi…””Ho iniziato subito a pensare a come avrei dovuto organizzare la mia vita.
ai mesi che mi restavano da vivere”, ha detto dopo il primo intervento chirurgico nel giugno 2012, durante il quale hanno scoperto una lesione. Dopo essersi consultato con l’Istituto Oncologico di Parigi, è stato indirizzato all’Istituto Oncologico Veneto di Padova, con le parole: “In Italia, anche se non lo sappiamo.
Manila Nazzaro e la sua lotta contro la malattia: prima quella di Basedow, poi il cancro. Alla fine, sono state le misure preventive a garantire la mia sopravvivenza.
spesso siamo più avanti”, che ha portato a una seconda operazione nell’agosto 2013.Finora ci sono stati sei interventi chirurgici, separati da diversi cicli di chemioterapia. E per l’immunoterapia per quattro anni, inizialmente una volta alla settimana e ora una volta ogni tre. Posso persino completarlo nel comfort di casa mia.
Calderoli ora si considera “fortunato” e vuole incoraggiare gli altri a “non sottovalutare nulla”, “non rimandare mai a domani l’esame che si può fare oggi” e “rifiutare gli innovativi e rischiosi “rimedi alternativi”. la nostra fine non è certa, ma c’è qualcosa oltre la morte” è qualcosa con cui dice “la religione mi ha aiutato molto”, dice.
Né lui né il dio Po di Pontida sono coinvolti nel rito del matrimonio celtico. Roberto Calderoli, un leghista e ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, attualmente sotto osservazione presso l’Istituto oncologico veneto di Padova, ha dato la notizia ai suoi follower in un post su Facebook.
dove ha affermato che responsabilità elettorali e di governo lo avevano costretto a rimandare Dopo l’incontro con il governatore del Veneto, Luca Zaia, in ospedale per “un paio d’ore” per discutere il dossier autonomia, il ministro ha annunciato che mercoledì tornerà alla Farnesina a Roma.
a sentirmi come una serie interminabile di ritardi – dal deposito del simbolo al deposito delle liste alla campagna elettorale all’insediamento delle Camere alla formazione e giuramento del Governo – ho potuto finalmente trascorrere qualche giorno in l’ospedale dell’Istituto Oncologico Veneto, dove sono stato curato per un cancro.
Ciò significa che Calderoli non parteciperà domani alla riunione inaugurale del consiglio dei ministri del governo Meloni. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, con cui ho una lunga amicizia, questo pomeriggio mi ha fatto una piacevole visita in ospedale e, come di consueto, abbiamo dedicato un paio d’ore produttive allo studio e alla progettazione dell’autonomia tanto cara ad entrambi di noi.
Luca ed io abbiamo idee molto distinte sull’argomento e condividiamo una comprensione comune del modo migliore di procedere e dell’obiettivo finale che speriamo di raggiungere. o “Calderoli conosce molto bene la questione, se falliamo con lui non c’è più possibilità”, entrambe cose meravigliose che ha detto oggi in un’intervista a una testata nazionale.
Una frase motivante che mi ha fatto sentire bene con me stesso e con i progressi che avevo fatto verso il mio g oals. E da mercoledì si torna in pista al ministero a Roma, parlando con la delegazione del Trentino Alto Adige, le tre regioni che hanno redatto i preaccordi, e poi, a partire dal pomeriggio.
tutte le regioni che si sono attivate il percorso per richiedere più forme di autonomia differenziata. E giovedì, se possibile, vorrei incontrare il presidente della Conferenza delle regioni Massimiliano Fedriga, il presidente dell’Anci Antonio Decaro e il presidente dell’Upi Michele De Pascale, che inviterò tutti formalmente a un incontro lunedì.
Il governatore veneto ha rivendicato “l’incontro di cortesia e cordialità” con il collega ministro del partito: “Dopo il bell’incontro di oggi – conferma Zaia in una nota – ci ritroveremo mercoledì al ministero a Roma, ufficialmente e operativamente. Questa è un’occasione per mettere penna a carta .