Malattia Massimo Modugno -Biografia Figlio di Domenico Modugno e Franca Gandolfi, che ha iniziato a cantare all’età di cinque anni, ha portato avanti la tradizione musicale del padre.. Participated twice in the San Remo Festival. A 18 anni vince il premio Talent Scout e inizia a lavorare con Franco Migliacci, che crea il suo album d’esordio.
La prima apparizione è del 1992 con Uomo allo specchio, che ottiene 6.226 voti piazzandosi ottavo nella categoria “Nuove Proposte” del Festival di Sanremo. Successivamente, si dedica al suo secondo interesse, la recitazione. Mentre lavora in teatro e in televisione, Domenica In pubblica un cd che ha la canzone Delfini (Sai che c’è) cantata da padre e figlia.
Come parte della sua dedizione alla produzione musicale, sta creando una propria edizione di canzoni tradizionali. Con il brano Wheno l’aria mi sfiora, che ottiene 62.930 voti, torna al Festival di Sanremo nel 2004 insieme ai Gipsy Kings. Uomo allo specchio/Una notizia comme tante, dalla discografia del 1992 93 – Delfini When the air sfiored me in 2004, Collegamenti a siti esterni (EN) Massimo Modugno è presente su Zink Media e Discogs.
Modifiche apportate a Wikidata (EN), MusicBrainz e MetaBrainz Foundation. Causa morte di Domenico Modugno: morte, malattia, madre, figli e biografia del compositore. Domenico Modugno era un cantante, attore e compositore nato il 9 gennaio 1928 a Polignano a Mare. La morte è stata causata da Domenico Modugno.
Domenico Modugno era un cantante, attore e compositore nato il 9 gennaio 1928 a Polignano a Mare. La morte e la malattia causata da Domenico Modugno Il brutale delitto che costò la vita a Domenico Modugno lo fece prematuramente morire il 6 agosto 1994, all’età di 66 anni. Prima di morire tre anni dopo, fu ritrovato a Parigi nel punto esatto momento in cui ha avuto un episodio cardiaco mentre volava su un aereo TWA.
Per caso a bordo c’era un medico che lo visitò e gli prestò assistenza mentre era privo di sensi fino allo schianto. Dato che Modugno fu ucciso da un ictus nel 1984, che lo aveva parzialmente paralizzato, questo racconto medico è complicato. A salvarlo in quella situazione sono stati i dottori milanesi del Niguarda.
Perdurava così uno stato di salute compromesso fino all’infarto mortale del 1994 a Lampedusa. Maschi e bambini L’attrice Franca Gandolfi, che negli anni Cinquanta ebbe con sé tre figli: Marco, Massimo e Marcello, morì di morte sospetta. Dopo 18 anni di battaglie legali, la Prima Sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione ha finalmente riconosciuto nell’agosto 2019 che Fabio Camilli, nato il 10 agosto 1962, è figlio di Domenico Modugno.
Fabio è figlio della ballerina e danzatrice Maurizia Cal, poi sposata con l’architetto Romano Camilli. Da adolescente Modugno iniziò ad imparare a suonare la chitarra e poi la fisarmonica. Iniziò anche a scrivere le sue prime canzoni, che furono pubblicate nel 1945. Due anni dopo, alla morte del padre, si trasferì a Torino in cerca di fortuna.
Nel 1949, terminata l’evacuazione militare e rientrato a casa il soldato, la barba cominciò a crescere e l’uomo iniziò a guadagnarsi da vivere come fisarmonicista ai matrimoni. A Roma nel 1951, quando frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia, inizia la sua carriera artistica lavorando nel teatro e nel cinema.
Nel film del 1953 “Carica eroica”, canta quasi sempre la canzone, cantando una nenia polare del suo paese. Quando si esibì Nel blu dipinto di blu (noto anche come Volare) al Festival di Sanremo nel 1958 con Johnny Dorelli, iniziò la sua carriera come cantante e rapidamente salì alla ribalta come uno dei leader internazionali della musica leggera.
La canzone è arrivata al numero quattro dell’Eurofest e ha vinto un Grammy Award, che per molti anni è stato l’unico mai assegnato a una canzone italiana. Modugno ha partecipato a 11 Festival di Sanremo, vincendo quattro volte (record che condivide con Claudio Villa): nel 1958 con Volare, nel 1959 con Piove sempre in coppia con Johnny Dorelli, nel 1962 con Claudio Villa e Addio, Addio, e in 1966 con Dio Come ti Amo con Gigliola Cinquetti.
Teddy Reno e Libero sono secondi nel 1960 insieme a me. Partecipa a tre edizioni dell’Eurofestival (1958, 1959 e 1966), classificandosi quarto, secondo e ventiseiesimo ultimo con gli stessi brani sanremesi. L’interpretazione di Ornella Vanoni della canzone “Tu si’ ‘na cosa grande” l’ha aiutata a vincere il Festival di Napoli del 1964. Nell’ultimo decennio si dedicò alla politica, assurgendo a deputato e dirigente del Partito Radicale. Premono l’affermazione dei diritti delle persone disabili e la diffusione di norme a tutela degli artisti.