Lina Sotis Malattia – La domanda “Allora, cosa dovrei fare?” Dopo anni di isolamento, Lina Sotis è rimasta scioccata nel sentire suo figlio Angelo dire: “Ora guadagnati la pensione!” Volontariato.” Lina, da poco in pensione e residente al Corriere, che ha compiuto da poco 65 anni, ha pensato che l’idea del figlio, ispirata dal pragmatismo dell’imprenditore Warren Buffett, con cui lavora, fosse ottima.
Nascono così i Quartieri Tranquilli, per restituire alla città che da oltre cinquant’anni è la sua casa, stabilendo una rete di mutuo soccorso basata sulle qualità individuali di ogni quartiere. Lina sostiene che un anno e mezzo fa non ce l’avrebbe fatta senza il lavoro gratuito ricevuto.
C’è stato uno tsunami. Tuttavia, può anche essere vero che la propria menomazione è un dono sotto mentite spoglie.
Mi trovai improvvisamente immerso in un ambiente completamente nuovo ed estraneo. Al mattino, riesco a vedere la bellezza nelle più piccole cose che prima erano sfuggite alla mia attenzione. Nel 2018 ho imparato più che nei trent’anni precedenti messi insieme. Inoltre, posso contare sul sostegno dei miei cari e sulla stabilità del mio partner. È stato un anno pieno di sviluppi entusiasmanti.
Il retroscena di questo prestigioso piano pensionistico dovrebbe essere rivelato.
Ho deciso di sfruttare non solo le relazioni professionali globali ma anche locali che ho stretto nel corso dei miei 41 anni di lavoro. Il caporedattore della città ci diceva tutti i giorni di “correre al Gratosoglio, andare al Quarto Oggiaro”, quindi mi è abbastanza familiare.
Ho pensato che sarebbe stato vantaggioso ripristinare comunità considerevoli e autosufficienti con solidi sistemi sociali. Ho incontrato diversi sacerdoti molto ospitali nei miei viaggi, e fanno molto di più che pregare Dio; aiutano gli anziani, fanno giocare a calcio i giovani e cercano di tenere occupati i giovani, per esempio. Tuttavia, sindaci di successo e una manciata di aziende (come Cariplo ed Enel) hanno creduto in me e questo mi ha aiutato ad avere successo.
Tuttavia, la genuina cordialità è quasi radicata nella cultura milanese.
Quando mi sono trasferita qui da Roma nel 1962 con il mio nuovo marito, mi sono sentita subito accolta dalla gente del posto. Era l’epoca dei commendator e degli eredi di grandi famiglie che volevano “restituire” alla società , e io avevo solo 18 anni.
È questo un potenziale approccio per migliorare la vita degli anziani in futuro?
Dobbiamo prepararci perché dobbiamo vivere altri 20 anni, ma nessuno vuole farlo in questo posto infernale. Emilio Storoni, il mio nonno liberale, era un membro fondatore del Partito e un vecchio molto bello, robusto e temuto ai suoi tempi. l’Appia Antica.
Tra la casa di mia madre, dove lessi il Mondo e il Corriere e fui presentato a Malagodi e Pannunzio, e quella di mio padre, dove fui presentato a tutte le famose divorziate dell’epoca, da Vittorio De Sica a Ingrid Bergman a Roberto Rossellini, ho trascorso molto tempo in entrambi i mondi.
Le residenze per anziani, dove i residenti hanno la propria stanza privata e servizi comuni condivisi per mangiare e spostarsi, sono un’alternativa adeguata per coloro le cui famiglie non possono o non possono accoglierli. Ora che ho raggiunto la veneranda età di 74 anni ,
Ero, in poche parole, una bella ragazza. Potresti pensare che il mondo ti debba qualcosa per essere così sbalorditivo. Invece non è così; non ti deve nulla; devi cercare attivamente tutto; e mi ci è voluto del tempo per capirlo. Da stupido, do la colpa alle mie due gambe. Mi fido di loro più che del mio cervello. All’età di 34 anni. Al culmine della gravità del mio tumore al cervello. Fu allora che capii di esserci riuscito.
Lina Sotis racconta la sua narrazione con l’essenzialità “bon ton” che la definisce, allo stesso modo della “grazia del saper vivere” e della “leggerezza dell’esistere”. Queste parole aspre sono sia pesanti che ariose; tagliano come un coltello sulla carta e fluttuano senza sforzo nell’aria, la loro cadenza è sicura e incrollabile.
Sotis usa le parole per creare un mondo multicolore in cui una vasta gamma di sentimenti e idee riecheggiano l’uno dall’altro, da leggeri e ariosi a più oscuri e cupi, ma mai oscuri e opprimenti.
Questa è la Lina Sotis che ha superato gli ostacoli e ha trovato il successo nella vita; fissa le avversità con un’aria di sfida provocatoria, come se sfidasse il destino stesso per ostacolarla.
Questo è il Sotis che tutti conoscono e amano. Ha iniziato la sua vita professionale come giornalista, scrivendo per testate come Vogue, Amica e Gioia, per poi passare a incarichi di costumista e redattrice sociale e promotrice di articoli al Corriere d’Informazione e al Corriere della Sera. Bon Ton, la tua guida alla “grazia di saper vivere”, ha venduto milioni di copie, e hai anche pubblicato articoli e libri come “Quello mi piace” e “Ragazze”.
Lei è stato eletto presidente dell’Associazione Quartieri Tranquilli, i cui membri lavorano per migliorare la qualità della vita nelle zone più tranquille diMilano ascoltando le lamentele della gente del posto, affrontando i problemi urgenti a testa alta e tenendo d’occhio i nuovi problemi da affrontare non appena si presentano.
Sono andato in un collegio per ricchi. Quando ero più giovane, durante l’anno scolastico ero convitto presso alcuni degli istituti più prestigiosi di Roma e trascorrevo le estati presso le Orsoline di Cortina. A settantadue anni posso affermare con autorità che diventare una signora è sempre stato il destino di una giovane donna.
Una storica operatrice di miracoli, nella mia mente. Le donne di sostanza hanno sempre ricoperto posizioni di potere; basta guardare i segni lasciati da tanti diversi governanti sui paesaggi delle rispettive capitali.