Liliana Segre Storia – In retrospettiva, vedo che il mio percorso verso Auschwitz in realtà è iniziato molto tempo fa. Il 30 gennaio 1944 Liliana Segre, 13 anni, si ritrova su un carro bestiame al binario 21 della Stazione Centrale di Milano. Oggi ha 92 anni ed è senatrice a vita della Repubblica Italiana.
Tra il 1943 e il 1945, migliaia di ebrei furono ammassati su 15 convogli da qui e inviati alla morte nelle camere a gas a seguito della persecuzione nazifascista. Solo Liliana e altri 23 minori italiani di età inferiore ai 14 anni che erano stati inviati nei campi di detenzione sono fuggiti. Senatrice a vita e testimone oculare delle atrocità dei campi di sterminio.
Liliana Segre è sopravvissuta a uno dei peggiori capitoli della storia. È ebrea ed è nata a Milano; la sua famiglia è fuggita dall’Italia durante l’Olocausto. È il suo compleanno il 10 settembre.Per “aver illustrato il Paese con altissimi meriti in campo sociale”, Mattarella lo ha elogiato nel 2018.
È una delle voci più potenti nella commemorazione della Shoah. È stata una figura di spicco per le questioni relative all’Olocausto a cui ha assistito direttamente, comprese le deportazioni, la violenza e le leggi razziste. È nata a Milano nel 1930 ma ha perso la madre quando era molto piccola. È nata in una famiglia ebrea e, dall’entrata in vigore delle leggi razziali del 1938.
lei e suo padre sono stati costretti a nascondersi. Nel 1943 Liliana, figlia unica, tenta la fuga in Svizzera ma viene detenuta nel varesotto; un mese dopo salì sul treno al binario 21 di Milano diretto ad Auschwitz.Auschwitz Survivor è un libro che descrive in dettaglio il suo tempo trascorso nel campo di concentramento e tutto il dramma che ne seguì.
Liliana, una ragazzina, è costretta a lavorare in una fabbrica di munizioni ad Auschwitz, dove vive un dramma quotidiano fatto di vergogna, fame, agonia e spossatezza. Sviluppi promettenti includono fare amicizia con Janine e entrare in contatto con un educatore belga. Mentre la guerra volgeva al termine.
lei e gli altri detenuti con cui si trovava dovettero sopportare una lunga marcia di trasferimento a Malchow, una cittadina vicina al campo di sterminio di Ravensbruck, dove sarebbero stati infine liberati il 1° maggio 1945 dagli Alleati. truppe. Dei 25 bambini italiani sopravvissuti all’Olocausto, uno di loro si chiama Liliana Segre.
La svolta è avvenuta in Liliana Segre negli anni ’90, e oggi è una signora instancabile che testimonia nelle scuole molto di più che solo gli effetti delle leggi razziali.Uno dei più importanti testimoni oculari italiani dell’Olocausto è Liliana Segre, 92 anni. È l’unico membro della sua famiglia sopravvissuto alla deportazione in base alle leggi razziali e all’invio ad Auschwitz.
Ha parlato contro il nazifascismo per quasi 30 anni, prima nelle università, poi nei forum pubblici. Segre ha lanciato un terribile monito durante una recente presentazione delle idee per il Giorno della Memoria di gennaio 2023 a Milano “Per qualcuno con la mia visione della storia, l’Olocausto non sarà altro che una nota a piè di pagina tra qualche anno.
Alcune persone potrebbero trovare le idee di un vecchio una donna come me poco interessante, e va bene, so cosa hanno da dire alcune persone sul Giorno della Memoria. “Basta con questi ebrei, che cosa noiosa”, dicono da anni. Liliana nasce in una famiglia ebrea in via San Vittore a Milano.
La perdita di Lucia Foligno, sua madre, in così giovane età è stata devastante. Suo padre, Alberto Segre, e suo nonno e sua nonna, Giuseppe Segre e Olga Loevvy, l’hanno cresciuta nella capitale della regione italiana della Lombardia. Lui, il padre e due cugini furono detenuti in provincia di Varese nel dicembre del 1943 mentre cercavano di fuggire in Svizzera.
Allo scadere dei 40 giorni di carcere vengono trasportati al binario 21 della Stazione Centrale di Milano e caricati su un treno diretto ad Auschwitz-Birkenau. In questo giorno del 1944, il 30 gennaio, Liliana compirà 13 anni. Ha il numero di serie 75190 tatuato sul braccio ed è costretta a lavorare nella fabbrica di munizioni del campo.
Come risultato di una delle tre opzioni che deve fare mentre è in prigione, deve dire addio a un amico che ha fatto nel campo di concentramento. Dopo la liberazione di Auschwitz alla fine di gennaio 1945, viene inviata al campo di detenzione tedesco di Malchow, dove affronta la marcia della morte verso la Germania.
Circa tre mesi dopo arrivò l’Armata Rossa e liberò tutti i prigionieri. Dei 776 bambini italiani imprigionati ad Auschwitz, solo 25 ne sono usciti vivi, compresa Liliana Segre. Tuttavia, nessuno degli altri membri della sua famiglia è mai tornato dalla prigionia. Il 27 aprile 1944 suo padre fu giustiziato ad Auschwitz e lì morì.
I suoi nonni, Giuseppe e Olga, furono assassinati il giorno dopo il loro arrivo al campo di concentramento, il 18 maggio dello stesso anno. Liliana va a vivere con gli zii ei nonni materni, marchigiani. Nel 1948, durante una vacanza al mare di Pesaro, incontra Alfredo Belli Paci, ex prigioniero di guerra che vi fu mandato per essersi rifiutato di combattere per egli Repubblica di Sal.
Finiscono per sposarsi e avere tre figli insieme. A partire dai primi anni ’90, Liliana Segre ha iniziato a condividere le sue esperienze di sopravvissuta all’Olocausto e agli effetti del nazifascismo nelle aule e in occasione di eventi pubblici per preservare e diffondere la conoscenza storica.
Il 19 gennaio 2018, a 80 anni dalle leggi razziali fasciste, il presidente Sergio Mattarella l’ha nominata senatrice a vita in riconoscimento dei meriti da lei profusi nel comunicare la sua testimonianza e nel raccontare l’orrore della Shoah “per essere stata un fulgido esempio di le conquiste sociali del paese al mondo Segre ha detto della sua nomina: “Sento l’enorme dovere su di me, il severo obbligo di cercare di portare .