Giovanni Sallusti Figlio Di Alessandro – Dove sono andati a scuola Sallusti, addetto stampa di Valditara, e Braga, capo ufficio stampa?Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara (nella foto, Ansa) ĆØ rappresentato nelle comunicazioni da Giovanni Sallusti e Giuseppe Braga. Il primo nel ruolo di portavoce e il secondo di addetto stampa.Dopo essersi conosciuti nella redazione di ‘Libero’ – Sallusti nei primi anni da giornalista e Braga caporedattore della sede centrale – i due si ritrovano ora a lavorare insieme.
Il mistero di Giovanni Sallusti Giovanni Sallusti, “il nipote di” il regista di ‘Libero’, Alessandro, ĆØ nato a Milano nel 1983, ĆØ sposato e ha due figli piccoli di 3 e 6 anni. La sua carriera di giornalista ĆØ iniziata nel 2005-2006 a “Libero” sotto Vittorio Feltri, e dopo esperienze in testate come “L’Ordine di Como”, “Il Giornale”, “Libero”, e infine come fondatore e direttore del web rivista “L’Intraprendente”, inizia a dedicarsi maggiormente alla consulenza intorno al 2015.
Fonda la societĆ di comunicazione politica ‘Idein’ e recluta numerosi avvocati da tutte le parti (il nome probabilmente riflette la formazione filosofica di Sallusti; si ĆØ laureato a Milano con una tesi su Sartre).Dopo la guida di Giorgia Meloni nella campagna elettorale 2018, si occuperĆ per un certo periodo di comunicazione prima di passare a un ruolo di consulenza.Suo zio Alessandro lo descriverebbe come severo, meticoloso e scrupoloso. Scarabocchia e poi dice: “Vero, almeno nel tentativoā¦
” Un autoproclamato “liberale a tutto tondo”, nelle sue parole. Fa un’eccezione assoluta per il calcio. Il Milan per me ĆØ piĆ¹ importante del ‘nipote del’ titolo, quindi per lui non farĆ² concessioni.Chi ĆØ Giuseppe Braga Il giornalista Braga, nato a Bologna nel 1963, si ĆØ fatto le ossa lavorando per i giornali locali (‘Il Resto del Carlino’, ‘Ansa’ e infine ‘l’Indipendente’). Dopo aver lavorato come caporedattore e direttore esecutivo del secondo quotidiano di Parma, si trasferisce a Torino al ‘Borghese’, per poi stabilirsi a Milano al ‘Libero’ nel 2000.
Dal 2005 ĆØ direttore di Volare , una delle principali pubblicazioni aeronautiche europee. Ć un pilota esperto che si concentra su acrobazie aeree e idrovolanti.Durante la presidenza della Regione Lombardia di Attilio Fontana, ha lavorato come responsabile dell’ufficio stampa del portafoglio Istruzione, Formazione e Lavoro di Melania Rizzoli a Milano.Poi, solo di recente, ho fatto il salto a Roma per dirigere l’ufficio stampa del ministero.
Nuovo nell’ufficio stampa del ministero ĆØ Andrea Cappelli, anche lui milanese ha lavorato a ‘Libero’ prima di diventare responsabile della comunicazione del gruppo Forza Italia in Regione Lombardia. Si unisce ad Andrea Labello, riferimento “storico” dell’ufficio stampa del ministero.I piani a lungo termine per la nuova dedica del Braga? “Certo, prima devo orientarmi e poi organizzare, al meglio delle mie possibilitĆ , un programma di automatismi che mi liberi il tempo per concentrarmi su ciĆ² che conta davvero”, energizzare e rivitalizzare comunicazione.
La crescita dell’ufficio sociale di Salvatore Luca, che gestisce con l’aiuto di altre due persone, diventa al centro della mia attenzione. Nel nostro lavoro e nella comunicazione con i giovani, questo mezzo ĆØ fondamentale e deve essere utilizzato.La sconvolgente rivelazione su Giovanni Sallusti secondo Marco Travaglio: “Ć il figlio di Alessandro”Per una volta Marco Livore Travaglio ha sballato rispondendo al titolo di un articolo di Giovanni Sallusti pubblicato su Libero. Il direttore del quotidiano Fatto ha notato il meraviglioso Giovanni proprio per via del suo cognome, fornendogli un ottimo spunto per una delle sue accattivanti gag.
Per saperne di piĆ¹ sui commenti di Travaglio a Salvini, si veda il suo articolo “se tocchi i magistratiā¦” Il nostro giornale del 14 luglio titolava “Omrai l’amore lo fanno solo i fascisti”, talmente bello da meritare l’onore di “Titolo della settimana”, assegnato direttamente da Travaglio. Giovanni Sallusti, figlio di Alessandro, Libero 14.7,’ annota tra parentesi il regista. E gli effetti sono evidenti.Un comasco, che non aveva un ruolo politico ma che ne ha svolto uno determinante dietro le quinte, ha lasciato il gabinetto Meloni.
Le dimissioni di Giovanni Sallusti da portavoce del ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, annunciate ieri, hanno effetto dallo scorso novembre. Allora perchĆ© ĆØ cosƬ? Un avviso nero su bianco dall’aspetto ufficiale cita “ragioni personali e familiari” per l’assenza dello scrittore. Non c’ĆØ stata, dunque, alcuna argomentazione politica, almeno ufficialmente, anche se la comunicazione di Valdtara ha acceso un fuoco di polemiche, anche sul caso del pestaggio fuori dal liceo fiorentino e le successive dure parole del ministro contro la circolare del preside del stessa scuola.
Nonostante ciĆ², Sallusti “continuerĆ a collaborare come consigliere del ministro”, come sottolinea la nota. Tuttavia, il Como-b Nato nel 1983, Comasco, classe 1983, ĆØ nipote di Alessandro Sallusti. Esordisce a Libero nel 2007 e passa a comandare la penna sia all’Ordine (sotto la direzione di Sallusti senior) sia a Il Giornale sotto la direzione di Mauro Migliavada. Ora deve tornare a Libero. Oltre a scrivere “Politicamente corretto – La dittatura democratica” Giubilei Regnani nel 2020, ha anche fondato e diretto la testata online L’Intraprendente.
Lo studio di Eiden ha svolto attivitĆ di consulenza politica negli ultimi anni. Da Giorgia Meloni a Barbara Minghetti, ha consigliato politici di ogni schieramento politico.Alessandro Sallusti, che si era giĆ affermato come giornalista di spicco, ĆØ stato nominato nel 2010 caporedattore de Il Giornale. Lo stesso quotidiano per il quale aveva lavorato nel 1987, prima di unire le forze con i rispettivi direttori delle testate Il Messaggero, Avvenire e Corriere della Sera.
Segnaliamo anche il suo ampio curriculum, che include periodi come vicedirettore presso Il Gazzettino di Venezia e La Provincia di Como.Il noto giornalista ĆØ stato anche condirettore di Libero durante la sua carriera. Ha lavorato a questo progetto a fianco del direttore editoriale del giornale, Vittorio Feltri, noto per la sua penna acuta.