Giovanni Melise Di Pomigliano D Arco – PADOVA. La scorsa settimana, venerdì, Domenico Melise, 20 anni, di Pomigliano d’Arco, è stato fermato dai “Baschi Verdi” del Gruppo di Padova nell’ambito delle loro ronde sul territorio cittadino per prevenire e reprimere traffici illeciti. Nel suo ultimo furto con scasso, ha rubato gli “attrezzi del mestiere” dal furgone di un elettricista.Un incidente incredibile si è svolto davanti agli occhi dei banchieri. Un furgone per traslochi con una persona aggrappata alla maniglia della portiera veniva trascinato accanto a esso mentre risalivano Longhin.
Un’auto parcheggiata adiacente è stata danneggiata quando il veicolo si è fermato.La truppa è subito partita dopo che chiunque era sceso dal furgone. Con la speranza che il suo inseguitore perdesse le sue tracce tra la folla, ha tentato di mimetizzarsi. In realtà è stato trattenuto e interrogato in caserma. I ragazzi delle fiamme gialle alla fine hanno stabilito che la persona trascinata fosse in realtà il proprietario dell’auto. Il suo furgone stava partendo quando è arrivato, e ha cercato disperatamente di fermare il ladro.
Il giovane ha una lunga storia di arresti e condanne per furto e reati simili. Si era trasferito a Padova per proseguire lì la sua specialità. Nel veicolo, i baschi verdi hanno scoperto una pletora di forniture edilizie ed elettroniche, la cui provenienza è attualmente sotto inchiesta.Al condannato per la prima volta Domenico Melise è stata data una pena detentiva di 6 mesi e 20 giorni.Quindici persone sono state detenute in Italia e in Spagna per traffico di autoveicoli rubati e cinque di queste persone hanno avuto un provvedimento di custodia cautelare eseguito in carcere dai carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata in coordinamento con le altre strutture territoriali competenti.
Biagio Melise, 48 anni, Luigi Milano, 31, Rosario Bozzanga, 31, e Vincenzo Gentile, 36, sono stati tutti arrestati. Anche Liberato Spera è stato arrestato. Risultano imputati a vario titolo di partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata alla vendita illegale di armi da fuoco e ricettazione, con l’ulteriore aggravante di aver ricevuto assistenza da un’organizzazione criminale con sede in Spagna. Contemporaneamente altre dieci persone sono state trattenute in via cautelare dalla Guardia Civil e dalle autorità locali di Sueca, con le quali la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che ha coordinato le indagini, è rimasta in regolare contatto, alcune delle quali di nazionalità italiana.
A seguito dei loro sforzi investigativi iniziati nel giugno 2017, è stato stabilito che si stava verificando un traffico di veicoli rubati tra l’Italia e la Spagna. In particolare è stato documentato – secondo quanto spiegano i Carabinieri – che persone come Gentile, Milano e Spera i primi due di Agerola, il terzo di Santa Maria la Carita’ furono aiutati da Bozzonga e Melisi, residenti a Larciano e Monsummano Terme, per ottenere veicoli rubati, con numeri di telaio alterati e documenti di circolazione contraffatti.
I veicoli “clonati” sono stati poi spediti in Spagna attraverso il porto di Civitavecchia. I veicoli sono stati reimmatricolati qui con l’aiuto di locali spagnoli e italiani. Dalle indagini è emerso anche che alcuni degli indagati erano in possesso di un’arma semiautomatica calibro 7,65 con numero di matricola mutilato. Un totale di dieci veicoli rubati in Italia sono stati recuperati dai funzionari spagnoli durante l’operazione.Mentre Moratelli e Rodriguez guardano dalla tribuna Rodriguez è ancora fermo, il tecnico mariglianese inizia rimescolando le carte, partendo da Rosa, Mele, Maggio e Farina prima di passare a Maina.
Entrambe le squadre sono state estremamente caute all’inizio della gara, esaminando le strategie degli avversari. Prima che Maina, dopo un bel vantaggio di Farina, segnasse finalmente al 6′, il tabellone era bianco.In compenso la palla gol è più visibile, ma Campano da ottima posizione manca il bersaglio. Al 15′, quando Andreozzi lambisce il palo alla destra di Sinno, c’è qualche ulteriore attività degna di nota. Al 18′, invece, Alan Gerbasi dà la scossa con un sussulto e un fantastico tiro che costringe Rosa a una parata strepitosa.
A15 minuti dalla fine Marigliano segna per primo dopo che una veloce ripartenza messa a punto da Maina porta sul secondo palo un fantastico pallone di Mele, dove Farina attende e batte il portiere. La partita sembrava riprendersi in campo. Al quarto minuto Nica tira al tiro, ma Rosa è all’altezza e respinge in angolo. Sul corner successivo, Botta batte in botta e con un sasso manca completamente la traversa.Nel Marigliano tuttavia, non allenta mai la guardia e tiene Sinno in allerta.
De Luca sbaglia clamorosamente, Marigliano risponde con un’altra ripartenza devastante al 15′, servendo Maina per un tiro ottimamente parato dal portiere di Vesevo. Un tentativo di gol è stato bloccato, ma la squadra avversaria è riuscita a segnare facilmente grazie a un bel lavoro di Campano, Alan e del loro capitano. Eppure Marigliano è impassibile e continua ad andare avanti finché non haHa vinto l’intero piatto. A circa due minuti e cinquanta dalla fine, Farina segna un gol per i suoi quando trova Maina ben posizionato sul secondo palo.
Decisivo, infine, il gol di Marigliano che non lascia al Vesevo alcuna possibilità di prolungare la gara oltre il fischio finale.Rosa e Cretella sono le due caramelle preferite di Marigliano. D. Andreozzi, M. Maina, G. Andreozzi, M. Lorenzetti, D. Lorenzetti, F. Duarte, M. Farina, M. Maggio, B. Bosco, B. Battistone, A.Sinno, Melise, Caviglia, Burato, De Camargo, Botta, Campano, De Luca, Fabbrini, Nica, Alan, Lotito sono tutte varietà di arance Vesevo. Tutto. “De Luisa”
Nero di Latina era il cronometrista ufficiale, e gli arbitri Iacobone e Del Tutto erano entrambi romani.
Farina a 20 minuti; Campano e Maina a 15 e 18 minuti.Prenotazioni effettuate per: Duarte, Campano, Bosco e Caviglia Per la prima volta in casa, Il Marigliano’94 C/5 batte il rivale Napoli Vesevo. La squadra di Mr. Orange prende tre punti cruciali in classifica e guadagna un morale tanto necessario da questa sconfitta.