Gianrico Ranaldi Malattia – Il testimone era un esperto di procedura penale e professore in una prestigiosa università. La tomba di famiglia in via Montecassino, dove si tengono i funerali. È morto l’avvocato e professore di procedura penale dell’Università di Cassino Gianrico Ranaldi. Nonostante i suoi alti livelli di cultura e compassione, il giovane professionista soffriva da tempo di una malattia mortale.
La sua morte è stata uno shock per i suoi amici e colleghi. Il mondo ha perso un buon amico e un gigante del settore. Si è dimesso il presidente dell’ordine degli avvocati di Cassino, Giuseppe Di Mascio, stimato studioso e leader della comunità giuridica. Ora, però, tutto ciò a cui può pensare sono i suoi cari e il dolore che devono sopportare.
Questa mattina, prima dell’inizio del processo, ci sarà un momento di raccoglimento. Cassino ha perso un esperto che era anche una persona gentile su cui si poteva fare affidamento e che diceva sempre le cose come stavano. Per citare il sindaco di Cassino, “Siamo vicini alla famiglia, al mondo accademico e al forum di Cassino”,
In via Montecassino, Gianrico, figlio del compianto avvocato Pietro, aprì bottega nella casa di famiglia come camera mortuaria. A Cassino e nel sistema giudiziario viene esposta molta ferita. Gianrico Ranaldi, insigne avvocato, è morto nel cuore della notte. Aveva appena compiuto cinquant’anni. Personalità esperta e pubblica soffre di una grave malattia. Ranaldi era da tempo affetto da una misteriosa malattia.
In via Montecassino, la casa del defunto avvocato Pietro era adibita a camera ardente. Incredulità e dolore per la scomparsa di un giovane brillante e premuroso.
Commovente il messaggio di cordoglio su Facebook dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, scritto dal Rettore Marco Dell’Isola e dal Direttore del Dipartimento di Economia e Giurisprudenza Enrica Iannucci. Colleghi, amati studenti e l’intera comunità accademica mancheranno moltissimo per questo.
È il padre affettuoso di Vittoria e Aurelia e l’amorevole sposo di Manuela. È uno studioso di notevole compassione e la legge è qualcosa a cui è molto interessato. Lui ei suoi cari hanno le nostre più sentite simpatie. Si ritiene comunemente che il valore di un uomo sia direttamente proporzionale all’impressione che fa sugli altri intorno a lui. Ciò che Gianrico Ranaldi ha saputo lasciarsi alle spalle dal punto di vista umanistico aggiunge profondità.
Nessuno se non Gianrico avrebbe potuto pronunciarlo con tanta lucidità, pacatezza e sicurezza. Dal campo da basket o dalla sala conferenze politica all’aula di tribunale o di nuovo alla sala riunioni. Raccoglitore naturale dotato di intelligenza e integrità difficilmente eguagliabili, l’erede di Pietro Ranaldi porta avanti l’eredità di forza morale e zelo politico del padre. Sembrava avere un’innata capacità di inserirsi nelle storie personali di chi incontrava e di non esserne mai rimosso.
La notizia della sua morte ieri ha sconvolto non solo la comunità accademica e giuridica, ma anche quella politica, visto che è stato professore ordinario di diritto processuale penale all’Università di Cassino, membro della segreteria nazionale del Psi e candidato alla Camera nel 2018 nelle liste del centrosinistra. Coloro che ebbero la fortuna di conoscerlo rimasero sconvolti dalla sua prematura scomparsa; lunedì avrebbe festeggiato i suoi 50 anni.
I suoi modi allegri e il suo sorriso caloroso suggerivano un cuore gentile. Ieri, le storie di persone normali, politici e dipendenti, così come il torrente di biglietti di condoglianze che hanno ricevuto, hanno reso evidente quale meravigliosa eredità Gianrico ha lasciato.
Possiamo affermare con sicurezza che “Gianrico era un amico, un compagno appassionato e un essere umano perbene”. Enzo Maraio, segretario del Psi, è intervenuto a nome dei vertici nazionali dell’organizzazione per porgere le proprie condoglianze per la sua dipartita. Recentemente è venuto a mancare un mio caro amico di nome Gianrico.
L’ex viceministro dei Trasporti e senatore del PSI Riccardo Nencini riflette sulle ultime telefonate e sull’eccezionale amicizia della coppia, aggiungendo che “ci si chiede dove sia la giustizia” vista l’età avanzata della coppia.
I cassinesi, il Foro, l’Università e l’intera provincia di Frosinone sono sconvolti dalla morte di Gianrico, hanno detto. Gianfranco Schietroma, un alto funzionario del partito, ha affermato che, nonostante le sue opinioni socialiste, non è una persona partigiana. Per me gli amici non hanno prezzo.
Anche il capo provinciale dei Giovani socialisti, Jacopo Nannini, ha espresso il suo cordoglio e la sua solidarietà alla famiglia. In un elogio funebre si legge: “Ti ricorderemo perché sei stato uno dei più grandi penalisti che il foro di Cassino abbia mai avuto, per le tue lezioni universitarie e la profondità della tua mente, per la tua carriera politica che, da socialista, ti ha sempre spinto a lavorare con tenacia per un centrosinistra forte e unito.
Per aver mantenuto stretti legami con la nostra amministrazione prima, durante e dopo il suo mandato. Sarai ricordato come uno dei cittadini più amati di Cassino e del basso Lazio. Il maggioo di Cassino, Italia, Enzo Salera, lo ha elogiato come esempio per altri comuni.
È stato fantastico conoscerti di più e meglio nel corso degli anni ed è stato un onore chiamarti amico. Concorda il vicesindaco Carlino, definendolo “uno dei migliori figli della nostra comunità”. Donfrancesco, sindaco di Colfelice, è solo uno dei tanti dipendenti pubblici che hanno pensato a Gianrico, addolorato al fianco della famiglia per la perdita di un uomo “con un forte senso del dovere e una profonda umanità”. De Bellis, sindaco di Castelnovesi, era “profondamente orgoglioso delle sue origini castelnovesi e profondamente radicato nel suo paese d’origine”, dimostrando un inconfondibile senso di appartenenza.
La sua famiglia immediata è composta da sua madre, i suoi due figli e sua moglie . Ci sarà sempre un vuoto dove una volta era tra i suoi colleghi, i suoi studenti più cari e il mondo accademico in generale. “Fine studioso di materie giuridiche, accademico attento e dotato di rara umanità”, hanno dichiarato sia il Rettore Marco Dell’Isola che il Direttore del Dipartimento di Economia e Giurisprudenza Enrica Iannucci. Il dolore che proviamo per la sua prematura scomparsa è indescrivibile. Come ha affermato il presidente della Saf, Lucio Migliorelli,