Filippo De Cristofaro Oggi – Per qualche motivo, il nome Filippo de Cristofaro, ricercato per l’omicidio del 1988 della fuggitiva e capitano di Pesaro Annarita Curina, 34 anni, non figura sulla lista delle 7.306 “note rosse” della polizia.
Mancanza di chiarezza nel sistema di controllo, con conseguenti errori Durante la detenzione del suo complice, l’assassino dello skipper Anna Curina, Filippo De Cristofaro, è riuscito a evadere dal carcere. Qualche preoccupazione ha espresso l’avvocato Stefano Tornimbeni, che ha definito “sconcertante” la valutazione del gip.
Cosa è successo prima che venisse commesso il delitto.
Mentre Filippo De Cristofaro era in Olanda, ha incontrato il suo nuovo amore, Diana Beyer. Un ragazzo milanese aveva una figlia da un precedente matrimonio, ma poiché era maggiorenne, scappò con l’uomo che amava e gli raccontò storie del suo tempo in mare. Tuttavia, l’occasione si è presentata quando un amico comune della coppia li ha presentati ad Anna Curina. Stando così le cose, fu pianificato di visitare le Baleari.
L’assassinio di Anna Curina
Anna Curina e i turisti hanno lasciato il porto di Pesaro a bordo del suo catamarano Arx alle 13:30. il 10 giugno. Poco tempo dopo, il piano nefasto venne messo in atto. Beyer diede al capitano della nave alcune gocce di un ansiolitico di fabbricazione milanese nel caffè. Solo in seguito rivelò alla fidanzata della donna di sapere che la medicina non l’avrebbe avvelenata.
Un segreto mortale viene svelato
Dopo l’omicidio continuarono il loro giro e il giorno dopo De Cristofaro incontrò a Porto San Giorgio il suo vecchio amico Pieter Groenendijk. Il 12 giugno l’assassino, un olandese da lui soprannominato “Fly2”, si imbarcò da qui sull’Arx. Tre hanno intrapreso il viaggio verso la Sicilia. Per molti altri giorni non vi fu mare mosso. Prima del 28 giugno, quando i capitani si stabilirono sulla rotta per la Tunisia, non esisteva alcun piano. Casualmente, il corpo di Annarita Curina è stato scoperto dal peschereccio Azzurra83 al largo di Senigallia.
Parole forti di condanna per gli assassini
Non c’era tempo per i due di decidere su un’unica storia prima di essere catturati. La polizia sostiene che il giovane milanese ha condannato la fidanzata del delitto dicendole: “Non possono punirti perché sei minorenne”.Prometto di abbracciarti presto se accetti la responsabilità . Secondo Beyer, questo fu tutto ciò che fece per eliminare Curina.
Note di De Cristofaro:
Quando si è trattato di Filippo De Cristofaro non è mai stata fatta giustizia. È vero, l’assassino è scappato di prigione nel 2007 ed è stato catturato un mese dopo in Olanda. Nel 2014 ha ricevuto un permesso bonus e lo ha utilizzato per scappare di nuovo. È stato arrestato in Portogallo nel 2016, ma la sua pena detentiva era già scaduta quando è stato reintegrato nella società . Poiché in Portogallo non esiste l’ergastolo, sembra che il processo di estradizione non abbia avuto successo.
Lo racconta a IlGiornale l’avvocato Stefano Tornimbeni, che rappresenta la famiglia di Anna Curina: “Nel 2014 il magistrato di sorveglianza” decise – con una valutazione sconfortante – che sarebbe stato meglio garantire all’ergastolo, fuggito già una volta, un secondo permesso bonus. Questo perché l’ergastolo chiaramente non aveva alcun desiderio di rimanere in prigione.
È una felice coincidenza che il criminale si sia trasformato in una creatura del bosco proprio il giorno del permesso del secondo premio.Apparentemente una nuova teoria della fuga era un fattore troppo complicato per essere spiegato dal magistrato.
L’avvocato Tornimbeni racconta la sofferenza della famiglia di Anna Curina e condivide la propria insoddisfazione per alcuni aspetti del sistema giudiziario. Come si può amministrare la giustizia in questo modo, ci si potrebbe chiedere.”” sostiene l’avvocato, proseguendo: “Che considerazione ha avuto il magistrato nei confronti dei familiari della povera Annarita Curina?”
E che dire degli agenti di polizia che hanno tentato altre due volte di arrestare l’assassino, questa volta per salari indegni? Il magistrato era così preoccupato di proteggere il criminale condannato che non prestò attenzione alle famiglie in lutto delle vittime o agli agenti di polizia rimasti feriti.La famiglia Curina, che non ha mai cercato attenzione per se stessa, ha sentito di dover sfogare il suo dispiacere tramite me, da qui nasce la mia ira.
Per evitare la cattura dopo la sua seconda evasione, Filippo De Cristofaro lasciò il Portogallo. Per l’omicidio con il machete del capitano della nave Annarita Curina, è stato condannato all’ergastolo. L’uomo, che ora ha 33 anni, ha ucciso la donna, 33 anni, per poterle rubare il catamarano e fuggire con il suo amante, 17 anni, anch’egli riconosciuto colpevole di omicidio.
È stato riferito che “l’assassino del catamarano”, Filippo De Cristofaro, è fuggito dal Portogallo.Annarita Curina, 33 anni, fu da lui assassinata il 10 giugno 1988 e per la sua morte fu condannato all’ergastolo. Dallo scorso ottobre, quando l’autorità giudiziaria portoghese non lo ha fattoapprova l’estradizione e Pippo De Cristofaro viene dimesso, di lui non si hanno più notizie né viste.
I termini della condanna di de Cristofaro erano ormai scaduti quando venne arrestato per possesso di documenti contraffatti in Portogallo, dove si nascondeva dopo una seconda evasione dall’Isola d’Elba.
Il 28 giugno 1988, a sette miglia dalla costa di Marzocca di Senigallia ,un peschereccio d’altura salpò un pescato estremamente significativo dal Mar Adriatico. Il corpo di una donna,forse sulla trentina,è collegato a un’ancora di 17 chili.Quando la polizia di Ancona è stata informata, ha rapidamente escluso la possibilità che la morte della donna fosse stata un incidente e ha concluso che il suo corpo era stato deliberatamente gettato in acqua.
divorziata e con un amore per l’oceano che fa di una vita da sempre, era già salpata per un viaggio con il catamarano Arks comprato con un’amica dieci giorni prima. Era lungo dieci metri ed era nuovo di zecca, un vero tesoro sottomarino. All’inizio di giugno del 1988, Annarita e le sue amiche avevano deciso di intraprendere il loro viaggio.
ma per qualche crudele scherzo del destino, nessuno degli altri suoi compagni arrivò da lei in tempo. Lui, Filippo De Cristofaro, ballerino italiano trentenne, e lei, Diana Beyer, minorenne olandese, desideravano un lungo viaggio in mare.