Denis Bergamini Fidanzata – Donato Denis Bergamini è stato un calciatore cosentino morto il 18 novembre 1989, sulla strada statale 106 nel comune di Roseto Capo Spulico. A dichiararlo è Roberta Alleati, infermiera e ultima amante “segreta” di Bergamini. Isabella Internò, ex fidanzata di Bergamini, è stata accusata del suo omicidio.
Caro Dennis, buon compleanno! Spero che sia il migliore finora. Quando sei venuto in questo mondo? 2006? Si prevede che Isabella Internò rilasci osservazioni spontanee prima della fine del processo, come affermato dalla difesa. Non è sicuro se compariranno o meno nella stessa udienza, ma nella stessa udienza dovrebbe comparire anche suo marito, l’agente di polizia Luciano Conte, il 27 marzo.
Riguardo: Gli affari di Isabella
Unica testimone oculare del famigerato pomeriggio del 18 novembre 1989 è Isabella Internò, classe 1969, che a gennaio 2019 compirà 54 anni. Nonostante il passare del tempo, la sua versione dei fatti non è cambiata, e continua a raccontare difendere l’assurda teoria del suicidio di Denis Bergamini. L’ultima intervista a “Le Iene” conteneva tutto questo. Che ciò non sia vero è ormai ampiamente noto.
Isabella e Denis si sono conosciuti per la prima volta nel 1985, poco dopo lo sbarco di Denis a Cosenza. Il calciatore ha addirittura fatto visita alla ragazza a domicilio nella sua residenza di Surdo, nel quartiere di Rende, dopo la fine della loro storia d’amore durata tre anni. Tutti potevano vedere che erano giovani.
La loro relazione iniziò quando lei era una giovane studentessa di contabilità, non ancora diciottenne, mentre lui aveva superato da tempo i 23 anni. Come Isabella riconosce prontamente, il loro viaggio romantico fu caratterizzato da difficoltà e sofferenze. È stata la sua “fidanzata quasi ufficiale”, come dice Bergamini, dal 1985 al 1988.
Il sostituto procuratore è stato informato da Abbate che “tra noi c’era un vero rapporto di affetto”, anche se questo legame era talvolta teso a causa delle differenze di personalità. Inoltre, ci separavamo e poi tornavamo di nuovo insieme perché semplicemente non potevo sopportare di stare lontano da lui, indipendentemente da quanto diventassero difficili le cose.
Domizio Bergamini, il padre di Denis, rivelerà senza riserve l’identità di Isabella in un’intervista a Carlo Petrini, autore di “Il calciatore che si suicidò” (2001). Denis ha taciuto sulla sua relazione con quella ragazza, anche se noi lo sapevamo. Qualcuno una volta mi disse che era la fidanzata di Denis allo stadio San Vito. Sugli spalti la si sentiva urlare e applaudire selvaggiamente. A me sembrava solo un’altra donna. Purtroppo questa storia non mi ha soddisfatto.
I dettagli della gravidanza di Isabella nel 1987 rimangono sconosciuti
Donata Bergamini, la sorella del calciatore, ha ricordato che suo fratello mi aveva chiesto di aiutarlo e che la ragazza incinta non aveva intenzione di portare avanti la gravidanza. Dopo che lui e Isabella sono passati a casa mia, li ho accompagnati all’appuntamento dal mio ginecologo. Secondo la sua conferma, la gravidanza era avanzata al quinto mese, che è il limite legale per abortire.
Isabella ci ripensa e poche settimane dopo abortisce in una clinica londinese, accompagnata dal giocatore. Denis non avrebbe avuto problemi a identificare il bambino come suo se fosse stato suo figlio. Inoltre non è chiaro il motivo per cui abbia scelto di farlo durante il quinto mese di gravidanza. Anche se era destinato ad avere un effetto, la coppia continuò a frequentarsi fino all’inizio del 1989 e con tutti gli alti e bassi di quell’anno. Isabella e Denis hanno mantenuto le distanze politicamente nel semestre precedente. Molti sostengono che sia vero il contrario, nonostante l’insistenza della ragazza affinché Donato la cercasse.
Dopo il funerale, Isabella è stata accolta dalla famiglia Bergamini all’Agip Motel. I suoi genitori l’hanno accompagnata. Come ricorda padre Domizio, lei gli fece una profonda impressione; “sembrava nevrotica”: si grattava ripetutamente la testa e insisteva sul fatto che Denis si era suicidato, ma lei stessa non era da biasimare. La mia mossa successiva è stata accusarla di averlo fatto da sola. Lunedì 13, io e Denis abbiamo avuto un’accesa conversazione telefonica, ma lei sembrava robotica e non rispondeva per tutto il tempo.
Secondo il massaggiatore Giuseppe Maltese, che la definì “l’opposto di Denis”, dimostrava trent’anni ma in realtà ne aveva diciotto. I suoi movimenti rispecchiavano quelli di una donna che interagiva con un compagno compatibile. Per qualche ragione, non mi sono mai appassionato alla sua personalità. Non mi fidavo di questa ragazzina dopo aver sentito tutte le cose brutte dette su di lei nella squadra. La chiamavano affettuosamente la Vedova Allegra.
Prima del ritrovamento del corpo di Denis Bergamini, la sera del 18 novembre 1989, sull’ex strada statale 106 a Cosentza, un’altra donna aveva preso il posto di Isabella InternÒ nella sua vita. La svolta arrivò quando incontrò questa donna nel 1983, all’età di 17 anni. Si vocifera che Denis si stia difendendo in tribunale dalle accuse di coinvolgimento nell’omicidio del calciatore, dopo di che avrebbe lasciato l’Internò. Nonostante il fatto chenon può suicidarsi, la Procura di Castrovillari ha considerato un reato come mezzo per punirlo.
Denis aveva proposto di sposarsi a quella donna dopo essersi innamorato perdutamente di lei. Purtroppo il calciatore si è vergognato troppo di incontrarla nelle poche occasioni in cui è riuscita a contattarlo a Cosenza. Dobbiamo mantenere il nostro segreto, quindi ti presenterò come conoscente. Le fece sapere. Roberta Alleati, infermiera del 118 di Canazei, che interpreta la protagonista, ha raccontato oggi ai giudici della Corte d’assise di Cosenza come è iniziata la storia d’amore della Bergamini quando era bambina nel piccolo paese di Russi, in provincia di Ravenna.
Affermava che ero l’unica persona che avesse mai amato e che noi eravamo gli unici che avesse mai amato. Oltre a dirmi che voleva una famiglia, mi stupì proponendomi una cena a Cervia verso la fine di agosto del 1989. Il sogno che aveva sempre coltivato per tutta la sua vita. Proprio come ha detto ieri Roberta, l’ultima lettera di Denis alla sua famiglia è stata scritta parola per parola quando è morto. Se si leggesse un passaggio della lettera, qualcuno potrebbe sapere chi ha ucciso il calciatore cosentino e perché.
Le parlò al telefono per l’ultima volta il 16 novembre 1989, il giorno prima che morisse. Lui insisteva che fosse perfettamente normale, anche se lo trovavo strano. Ho dovuto punzecchiarlo un po’ prima che ammettesse che qualcuno stava cercando di fargli del male. Perché è stato fatto in questo modo? Ho chiesto.
Avrei potuto sbagliare solo nella scelta di lasciare Isabella. Ricorda, siamo al Sud, dove le cose tendono a farsi interessanti. Dopo tre anni, ha riconosciuto che alcuni potrebbero aver trovato offensivo il fatto di averla allontanata dalle loro vite. L’ultima parola pronunciata al telefono è stata: “Ti adoro moltissimo”. »Denis è stato quello che Isabella ha perseguitato, secondo Roberta, che ha testimoniato davanti ai giudici. La loro storia si è conclusa quando erano entrambi esausti, spinti dalla gelosia di lei e dal suo rifiuto di lasciarlo vivere.
14 maggio 2023, a Ferrara — I 34 anni dall’omicidio del calciatore argentino Donato Denis Bergamini, avvenuto in provincia di Cosenza, potrebbero trascinarsi indefinitamente finché non si arriverà a una verità giudiziaria credibile e definitiva; ad ogni udienza diventa sempre più difficile capire come sia potuta accadere la tragedia.
Come era possibile che le manipolazioni, le difformità e il depistaggio delle due indagini non fossero stati scoperti prima, considerando che sospetti sui fatti denunciati esistevano anche all’interno dello stesso nucleo familiare Internò? Sia Roberto Internò, unico imputato nel caso dell’omicidio del calciatore, che la moglie Michelina Mazzuca sembrano afflitti dallo smarrimento e dal timore che prima o poi la verità emerga. Isabella è l’ex fidanzata di Roberto. A volte, le loro interazioni possono essere piuttosto ostili.
Il caso più recente esaminato dalla Corte d’Assise risale all’8 maggio ed entrambi i casi sono stati esaminati. In questi capitoli, sua moglie viene menzionata e minacciata. La notte dell’omicidio si recò con lo zio Franco a Roseto Capo Spulico per andare a prendere la ragazza. Sapete dirmi chi sarà chiamato a testimoniare nella terza inchiesta? A Michelina è stato chiesto di rivelare tutto ciò che sapeva sulla notte della morte di Bergamini entro aprile 2019. Sua moglie è terrorizzata da lui, qualunque cosa dica. Perché? Ti saresti preoccupato se si fosse trattato di un suicidio?
Intercettazioni del genere. Usa le tue parole in modo più saggio con meno. Ha detto con passione alla moglie che è una cosa molto seria. Indipendentemente da ciò, continua. È completamente assorbita dall’imminente deposizione prevista tra pochi giorni. Anche se è chiaro che suo marito è infastidito dalla sua curiosità per quello che è successo quella notte di novembre. I miei problemi di fiducia la rendono il mio tallone d’Achille, e questo mi dispiace.
Ancora una volta, il cugino dell’imputato e sua suocera stanno conversando, e questa volta lui critica il comportamento di sua moglie mentre lei giudica tutti noi. Per qualche ragione, non puoi smettere di trovarci da ridire. Perché? Dal momento che non ha fiducia nella sequenza temporale. Era già a Roseto Capo Spulico, quindi potete indovinare con chi era.