Ciontoli Oggi – L’ex fidanzata di Marco Vannini, Martina Ciontoli, si è trasferita al quartiere Orchidea di Rebibbia con l’attuale compagno.Secondo TGcom24, Martina Ciontoli sta ricominciando dopo aver scontato 9 anni e 4 mesi di pena. Aveva subito un duro trattamento all’inizio del suo fermo prima di essere trasferita al reparto Orchidea di Rebibbia. Le signore possono usufruire dei servizi igienici e del balconcino. Inoltre, Martina ha scoperto l’amore ed è spesso visitata dal suo ragazzo.
Secondo quanto riferito, i detenuti pensano che Martina e il suo compagno siano persone piuttosto simpatiche. Lo afferma un articolo pubblicato su La Repubblica. Nonostante la reclusione, la loro storia continua. Martina, tra l’altro, ha ripreso a lavorare all’interno dei confini della sua cella. Le celle romane ospitano anche il resto dei familiari condannati. Sua madre si trova nella sua stessa sezione della prigione, che ospita “i detenuti più tranquilli”, secondo il giornale.
Questi detenuti non causano problemi e non lottano con l’abuso di sostanze.Tutto è nuovo per Marina e Valerio, i suoi genitori, ma non lo riprenderanno da Marco. Oltre alla lunga lotta per la condanna, hanno dovuto lottare per il pagamento provvisorio di 400.000 euro. I Ciontol, secondo i loro avvocati, si sono sforzati di nascondere le loro ricchezze. Martina, tra l’altro, ha ripreso a lavorare da dentro i confini della sua cella. Le celle romane ospitano anche il resto dei familiari condannati.
Sua madre si trova nella sua stessa sezione della prigione, che ospita “i detenuti più tranquilli”, secondo il giornale. Questi detenuti non causano problemi e non lottano con l’abuso di sostanze.Tutto è nuovo per Marina e Valerio, i suoi genitori, ma non lo riprenderanno da Marco. Oltre alla lunga lotta per la condanna, hanno dovuto lottare per il pagamento provvisorio di 400.000 euro. I Ciontol, secondo i loro legali, si sono sforzati di nascondere le loro ricchezze. Avere “un fidanzato e una cella con balcone” è solo l’inizio per Martina Ciontoli della sua nuova vita dietro le sbarre.
Se Martina Ciontoli e la sua famiglia fossero stati ritrovati colpevoli dell’omicidio alla morte del compagno Marco Vannini, avrebbero accettato il loro destino e iniziato una nuova vita dietro le sbarre. Secondo il quotidiano Repubblica, mentre era detenuta a tempo indeterminato a Rebibbia, avrebbe iniziato una nuova storia d’amore dalla comodità della sua cella sul balcone. Martina Ciontoli, la madre Maria Pezzillo e il fratello Federico Ciontoli, dopo la sua morte avvenuta nel 2015 nella residenza Ciontoli di Ladispoli, sono stati tutti condannati nel 2021 a nove anni e quattro mesi di reclusione.
Antonio Ciontoli, il padre della ragazza, è stato riconosciuto colpevole di assassinando Marco Vannini e condannato a 14 anni di carcere.L’ex fidanzata di Marco Vannini, dunque, darebbe un sapore nuovo alle sue giornate ora che i Ciontoli sono in carcere da quasi un anno. Dopo aver inizialmente considerato male la sua reclusione, secondo quanto riferito Martina Ciontoli ha trovato il suo equilibrio dopo aver iniziato a vedere regolarmente il suo nuovo amante.
Qualcosa che avrebbe provocato “tenerezza” tra i condannati. La Repubblica continua a riferire che alcune persone pensavano che questo fosse l’inizio della nuova connessione romantica di Martina Ciontoli.A Rebibbia la nuova casa di Martina Ciontoli per il prossimo futuro sarebbe una cella con balcone. Lo stesso carcere dove, seppur in reparti diversi, sarebbero poi stati ospitati i membri della sua famiglia. Sua madre, Maria Pezzillo, è ospitata nella sua stessa ala; il padre, Antonio Ciontoli, si trova nel nuovo complesso; e suo fratello, Federico Ciontoli, è sequestrato nella “reclusione di Rebibbia”.
Repubblica afferma che l’ex fidanzata di Marco Vannini, condannato per omicidio insieme alla sua famiglia, ha trovato nelle ultime ore un nuovo amore. Alcuni detenuti sono stati visti dire cose come “Sono tenerezza, si amano” in riferimento a Martina Ciontoli e al suo nuovo amante, secondo la pubblicazione. La giovane oggi sarebbe tornata a scuola e al lavoro.Come i suoi genitori e il fratello, ha ricevuto una condanna a morte nel 2021. Suo padre,
Antonio Ciontoli, ha ricevuto una condanna a 14 anni per omicidio volontario, mentre sua madre, Martina Ciontoli, e gli altri familiari implicati hanno ricevuto condanne a 3 anni per omicidio colposo . A quest’ultimo è stata confermata la pena in appello, mentre quella del padre di Martina Ciontoli è stata ridotta in appello da 14 a 5 anni. L’imputato è stato successivamente colpito da ricorso bis della Cassazione chiedendo il riconoscimento della più grave ipotesi di omicidio volontario.
Di conseguenza, Antonio Ciontoli è stato condannato a 14 anni di reclusione per omicidio volontario con possibile dolo, e sua moglie ei figli hanno ricevuto 9 anni e 4 mesi di reclusione per la loro insolita complicità nel crimine. La sentenza e la sentenza definitiva sono state emesse nel 2021. L’unico emendamento della Corte di Cassazione, che non ha inciso sulla condanna, è stato quello di declassare la concorrenza anomala a concorrenza di base.
izione “attenuata dal ruolo minimo e dal contributo causale” e riclassificarla come omicidio volontario.Come i suoi genitori e il fratello, ha ricevuto una condanna a morte nel 2021. Suo padre, Antonio Ciontoli, ha ricevuto una condanna a 14 anni per omicidio volontario, mentre sua madre, Martina Ciontoli, e gli altri familiari implicati hanno ricevuto condanne a 3 anni per omicidio colposo . A quest’ultimo è stata confermata la pena in appello, mentre quella del padre di Martina Ciontoli è stata ridotta in appello da 14 a 5 anni.
L’imputato è stato successivamente colpito da ricorso bis della Cassazione chiedendo il riconoscimento della più grave ipotesi di omicidio volontario. Di conseguenza, Antonio Ciontoli è stato condannato a 14 anni di reclusione per omicidio volontario con possibile dolo, e sua moglie ei figli hanno ricevuto 9 anni e 4 mesi di reclusione per la loro insolita complicità nel crimine.
La sentenza e la sentenza definitiva sono state emesse nel 2021. L’unico emendamento della Corte di Cassazione, estraneo alla sentenza, è stato quello di declassare il concorso anomalo a concorso base “attenuato dal ruolo minimo e dal contributo causale” e riclassificarlo come omicidio volontario.