Caso Yara Gambirasio Ultime Notizie – Giralo, Yara Gambirasio. Letizia Ruggeri, il pm che indaga sul dna di Bossetti, è lei stessa indagata. Aggiornamento sul caso Yara Gambirasio. Il giudice delle indagini preliminari di Venezia ha disposto che Letizia Ruggeri, il pubblico ministero che si è occupato del caso fin dalle prime ore dopo la scomparsa della ragazza, debba essere interrogata per possibile truffa nel processo penale e depistaggio. Caso Nuove informazioni su Yara Gamberasio.
Il giudice per le indagini preliminari di Venezia ha stabilito che il pubblico ministero Letizia Ruggeri, che ha lavorato a questo caso fin dalle prime ore dopo la scomparsa della ragazza, dovrà rispondere di frode penale e depistaggio. Il maltrattamento e la conservazione impropria dei campioni di DNA prelevati dal corpo della vittima hanno costituito la base del giudizio contro Ruggeri. Tra questi c’è anche il nome di Massimo Bossetti, che è ampiamente ritenuto responsabile della morte di Yara.
Qualche mese fa, il team legale di Bossetti ha sollevato dubbi sull’attendibilità delle prove genetiche chiedendo un’altra occhiata alle provette. Pertanto, è stata presentata formale denuncia contro il presidente del Consiglio Letizia Ruggeri. L’accusa sostiene che le 54 provette ispezionate contenenti le tracce della vittima e del carnefice sono state danneggiate durante il trasporto dal frigorifero dell’ospedale San Raffaele di Milano al casellario giudiziale del tribunale di Bergamo.
Tuttavia, il DNA potrebbe essersi degradato oltre l’usabilità a causa dell’interruzione della catena del freddo causata dal cambio di destinazione. Il gip incaricato delle indagini preliminari ha deciso di interrogare anche Letizia Ruggeri.Qual è l’ultima nel caso Yara Gambirasio?Il giudice per le indagini preliminari di Venezia ha trasmesso le carte al pubblico ministero. Per “consentire un’adeguata occasione per valutare la posizione del pubblico ministero rispetto a tutte le doglianze dell’opponente che,” difesa”, il gip “soggettivamente prorogato l’iscrizione nei suoi confronti in relazione al reato di truffa in giudizio e depistaggio.
” Non solo sarebbero state esaminate parti cruciali delle testimonianze e delle osservazioni dei consulenti del pm Ruggeri davanti al sostituto procuratore Adelchi D’Ippolito, ma anche quelle dello stesso pm Ruggeri espressioni.Claudio Salvagni e Paolo Camporini, avvocati di Massimo Bossetti, hanno scoperto nei campioni di DNA le prove necessarie per rilanciare il caso dell’omicidio di Yara Gambirasio.Nel novembre del 2019, il team legale di Bossetti ha richiesto campioni di DNA da utilizzare a loro difesa.
PM ottiene l’autorizzazione e quindi emette un ordine di spedizione dei 54 campioni e sui reperti è stato disposto un ordine di confisca, proteggendoli dalla distruzione. Dopo un primo benestare per esaminarli, arriva il presidente Giovanni Petillo della Prima Sezione Penale di Bergamo. Spetta ora al primo ministro Letizia Ruggeri dimostrare di aver agito con onore. Successivamente, i legali di Bossetti hanno fatto un’altra richiesta per vedere le prove, ma la Corte d’Assise di Bergamo l’ha negata nel 2018.
Per i difensori non c’era modo nemmeno di condurre ricognizioni. La difesa aveva presentato l’istanza in previsione di una possibile riduzione della pena.Risposta della Procura di Bergamo La sentenza del giudice delle indagini preliminari di Venezia è stata uno choc per la procura di Bergamo. Secondo le dichiarazioni dell’uomo alle testate giornalistiche, le provette del DNA saranno conservate nella cella frigorifera dell’Istituto San Raffaele fino a novembre 2019, momento in cui la sentenza sarà definitiva.
Il Pubblico Ministero confida che le indagini rivelerebbero che il Pubblico Ministero Letizia Ruggeri ha agito in modo appropriato. Il tono del comunicato mi induce a ritenere che i legali di Bossetti abbiano chiesto al giudice istruttore di inviare prove contro Letizia Ruggeri alla Procura di Venezia. Pertanto, la decisione del giudice istruttore può essere incorporata nella struttura del presente reclamo. Confido che le azioni del mio collega saranno giustificate dalle inchieste.
L’appello di Bossetti è accolto e gli sarà consentito di recuperare le cose sequestrate a Yara Gambirasio. Presta attenzione alle prove del DNA Il Tribunale deve consentire alla difesa di riesaminare le prove, nei limiti fissati dalla precedente disciplina, adottando nel contempo tutte le misure necessarie a tutelare la riservatezza degli accertamenti. La difesa di Massimo Bossetti, riconosciuto colpevole e condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, minorenne scomparsa il 26 novembre 2010, a Brembate di Sopra (Bergamo), ha depositato istanza per la revisione della sentenza del dibattimento.
La Prima Sezione Penale della Suprema Corte ha infatti rinviato al 21 novembre 2022 l’esecuzione dell’ordinanza della Corte d’Assise di Bergamo, che aveva negato alla difesa di Bossetti l’accesso ai reperti sequestrati ai fini dello svolgimento delle indagini difensive alla luce di un potenziale revisione del processo.La Corte d’Assise di Bergamo deve ora consentire alla difesa di prendere visione dei reperti, nei limiti già autorizzati in precedenti disposizioni,
stabilendo contestualmente le opportune cautele per assicurarne l’integrità, secondo la decisione emessa in camera di consiglio dagli ‘ermelli’ al termine di un discussione a porte chiuse.Fonti della Cassazione precisano che qualora la difesa formulasse una nuova richiesta particolare dopo la conclusione delle ricognizioni, la Corte d’Assise dovrà analizzare la concreta possibilità di nuovi accertamenti tecnici e la loro non palese inutilità.
Ci sono state precedenti sentenze della Corte di Cassazione che hanno consentito ad alcuni ricorsi della difesa di Bossetti di ispezionare i reperti, come evidenziato dalle stesse fonti. Argomento considerato “scartini” dai magistrati di nomina meritocratica. Bossetti, muratore bergamasco arrestato il 14 giugno grazie a prove dna prelevate da migliaia di abitanti di Mapello, dove viveva e lavorava.
Tuttavia, come è stato chiarito nelle discussioni seguite dopo che la difesa ha tentato di riaprire il processo e giocare la carta del riesame, il coronamento della prova che ha coinvolto Bossetti – il campione genetico 31 G20 che ha raccolto la traccia del suo DNA, rinvenuto sul gambali della vittima – è stato esaminato a fondo e non è più affidabile.