Carmen La Sorella Malattia – ROMA – Dove si è nascosta Carmen Lasorella? L’ex conduttore e giornalista del Tg2 è spesso interrogato per la sua immensa popolarità di qualche anno fa, che ha spinto gli imitatori a comparire nel programma. Oggi ha 60 anni e con il suo teleoperatore morto in seguito a un incidente-agguato in Somalia, è misteriosamente scomparsa dal Tg Rai.
Di recente si è dedicata alla scrittura e il suo libro d’esordio, “Green and Saffron”, descrive in dettaglio la resistenza dei monaci buddisti in Birmania al governo e il trionfo finale di Suu Kyi.Parafrasando quanto ha da dire sul libro: “Il libro — come esperimento di contatto virtuale, grazie al web — racconta in tempo reale la protesta dei monaci buddisti contro il governo, ripercorrendo anche i passi compiuti da questi individui per arrivare a il punto in cui sono oggi.” il lungo incontro avuto con il leader birmano, Suu Kyi, premio Nobel per la pace”.
Carmen Lasorella è una giornalista e conduttrice televisiva italiana, nata il 28 febbraio 1955 a Matera. Ha studiato giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma e ha iniziato la sua carriera al settimanale politico Il Globo per poi passare a Radiocor e ANSA, dove si è occupata di economia, politica e cultura. Hai iniziato il tuo percorso in Rai nel 1987, dopo un lungo periodo di formazione.
Qui cura il seguitissimo Tg2 delle 13:00 sulle reti Rai. Ha anche lavorato come corrispondente di guerra per un decennio. Anche se il tuo collega Marcello Palmisano muore in un’imboscata nel 1995 durante una delle tue spedizioni in Somalia, tu in qualche modo ne esci indenne. Nel corso degli anni hai coperto numerose crisi in Africa, Medio Oriente, Asia e America Latina.
Dopo essere diventata nel 1996 vicedirettore e responsabile delle relazioni esterne della Rai, ha continuato a scrivere per la rete, collaborando sia con Rai 1 che con Rai 2. Di seguito alcuni esempi di film che le vengono in mente: Politistrojka, Rinascimento: La fabbrica del Futuro, Tg2 Dossier Notte, Contro l’Aids, Per l’Europa, Cliché, La sfida di Hong Kong, Laghi di sangue, Il sogno di Abramo, PrimaDonna, Visite a domicilio.
Gli anni 1999-2003 l’hanno vista di stanza a Berlino e gli anni 2008-2012 l’hanno vista ricoprire il ruolo di direttore generale ed editoriale di San Marino RTV. È stata nominata presidente di RaiNet il 24 aprile 2013.Poiché è sempre stata così impegnata nel suo lavoro, la vita personale della giornalista è rimasta un mistero fino al 2012. Ma come c’era da aspettarsi, si è finalmente sposata con Giuseppe Falegnami nel 2012. Sabaudia è stata la location della cerimonia. Nonostante non abbia figli, la coppia sembra essere molto felice insieme.
È più eccitante seguire una guerra come giornalista che le lotte intestine nella politica italiana. Carmen Lasorella, nata Carmela, ha 63 anni. È stata il volto storico del Tg2 quando aveva 13 anni ed è stata poi schierata nelle zone di conflitto. È stata quasi uccisa in un’imboscata nel 1995 in Somalia, con il suo cameraman, Marcello Palmisano, l’unico a uscirne vivo.
Ex giornalista, da poco si era interessata di politica e si candidava alla guida della Regione Basilicata in una lista civica chiamata Luci (che significa “Lucani insieme”), che si è fusa con LeU per formare la nuova alleanza di centrosinistra che devono difendere la Regione dal centrodestra.
Ha fatto molti sforzi, ma alla fine ha deciso di abbandonare la missione, insieme al leader del Partito Democratico per la presidenza.Si dipana, dunque, la narrazione di una sinistra allo sbando, che impegna harakiri a ridosso di una scadenza elettorale, consegnando persino un personaggio famoso con l’appello al patibolo della vita pubblica. Le sue esibizioni al Tg sono leggendarie, e al Tg2 Craxiano ha parlato pubblicamente di quanto fosse dura la vita per chi “non apparteneva alla famiglia”.
La routine quotidiana consisteva nel prendere alcune medicine spiacevoli e stabilire il ritmo mentre tutti gli altri procedevano per inerzia. Finora, non ho sperimentato i vantaggi di trovarmi a un’altitudine più elevata, ma questa stranezza non arriva senza un costo.A cavallo del secolo, Enrico Mentana mi chiese di accompagnarlo nella nuova sfida dell’informazione sui canali di Silvio Berlusconi. Aveva già lasciato la Rai per intraprendere questa nuova impresa.
L’offerta era intrigante e il contratto sembrava abbastanza favorevole, quindi l’ho quasi accettata. Quella posizione più remunerativa e più rispettata sarebbe stata la mia. Poiché la mia collaborazione con Enrico era stata fruttuosa, cercai un appuntamento con il mio direttore, Alberto La Volpe, e il Cavaliere. La promessa di ulteriori spazi per uffici in una proprietà è stata sufficiente a convincermi a rimanere, e l’aumento dell’offerta finanziaria presso la seconda proprietà ha suggellato l’affare. Senza un attimo di esitazione ho deciso di restare in Rai.
Il passato, in altre parole. Ora ha accantonato anche impegno e aspirazioni politiche, lanciato un j’accuse a una sinistra divisa e salutato i suoi ex compagni di viaggio. Detto in breve, più efficace in battaglia efield rispetto alle sale del governo.Secondo lui il percorso è ovviamente inutile a causa dell’errore commesso, quindi ha deciso di cessare.
Ci sono regole alle quali dobbiamo attenerci e la trasformazione da sola non è sufficiente a farle scattare. Abbiamo insistito fino alla fine con ostinata tenacia, ma sembra che qui non si possa fare nulla che non sia già stato tentato.Per offrire agli elettori una scelta diversa in mezzo a discordie e piani torbidi, abbiamo accettato anche il rischio di essere fraintesi da loro.
Pur avendo avuto la compagnia di tante splendide persone che hanno condiviso le mie ragioni fondate sui fatti e la mia visione di un modello civico sull’esempio dell’Abruzzo, non siamo riusciti a superare le difficoltà che abbiamo incontrato. Per lei,