Carmen La Sorella Incidente Sul Lavoro – La morte per edema cerebrale è stata il risultato di un calcio alla testa del ceceno Rassoul Bissoultanov, responsabile della morte di Niccol.Entrambi erano frequentatori della stessa discoteca di Lloret De Mar, in Spagna, punto di ritrovo per i giovani.Niccol, originario di Scandicci, era in vacanza quando è stato aggredito mentre ballava in mezzo alla pista da ballo.
Mentre tenta di difendere i suoi amici da un gruppo di stranieri, viene ucciso da un ceceno.I suoi connazionali si sono affrettati a condividere il dolore dei suoi genitori dopo aver appreso la notizia dai Carabinieri, che erano stati informati dal governo spagnolo.Il fatto che il dirigente, che stava già scontando una condanna a 15 anni, sia latitante è un ulteriore affronto al giovane e alla sua famiglia.
Un altro schiaffo morale è stato dato al padre di Niccol quando Bissoultanov non si è presentato all’udienza estiva per convalidare la sentenza.Quando ha saputo che l’autore del reato era scomparso, ha parlato a nome della famiglia in lutto del giovane e ha sfogato la sua rabbia dicendo che suo figlio era l’unico a soffrire.Un altro sviluppo scioccante riguarda una lettera che il ceceno avrebbe scritto ai Ciatti dopo l’omicidio.
Rassoul Bissoultanov ha brutalmente picchiato a morte un uomo di 21 anni di Scandicci tra l’11 e il 12 agosto 2017.La vera storia non è troppo lontana da questo resoconto iniziale; si dice che il ceceno abbia preso a calci Niccol in testa, provocando un edema cerebrale.L’uomo era atletico e partecipava al wrestling; le foto di lui e dei suoi amici impegnati nello sport sono diventate virali.
Nonostante il ceceno, per il quale è stato emesso un mandato di cattura internazionale, sia attualmente latitante, il medico legale, Matteo Polacco, ha avuto il coraggio di scrivere una lettera ai genitori della vittima confermando i loro peggiori timori.Il medico legale ha notato diversi lividi sulle braccia e sulle mani del ragazzo e Bissoultanov è scappato poco prima di essere ufficialmente condannato a 15 anni di prigione per aver preso a calci e aggredito il ragazzo.
Nella lettera il ceceno affermava che anche lui soffriva di questa vicenda e non era sua intenzione uccidere Niccolò.La fama del giornalista va ben oltre la Rai. Seguire il suo sogno di diventare una giornalista l’ha portata a livelli prima inimmaginabili. Nella mente del pubblico, il suo lavoro vivrà per sempre. Ha vinto diversi premi per il suo lavoro di giornalista, tra cui il Premio Nazionale Alghero per le Donne in Letteratura e Giornalismo e il Premio Nazionale Rhegium Julii.
Purtroppo, un evento terribile si è verificato nella vita di Carmen Lasorella, spingendola ad abbandonare la sua carriera televisiva e ad apportare cambiamenti significativi al suo modo di vivere.Il celebre giornalista, che per la Rai si occupava di economia e attualità, ha avuto un lungo periodo di rilievo negli anni ’80 e ’90.
Hai ospitato programmi come TG2Dossier, Against Aids, For Europe, Cliché, The Hong Kong Challenge, Abraham’s Dream e PrimaDonna, che trattavano tutti di affari internazionali.Ma un terribile incidente in cui si è trovata ha messo bruscamente fine alla sua carriera. Dopo aver vissuto questo evento scioccante, ha deciso di porre fine alla sua carriera nel giornalismo e ha lasciato un segno indelebile nella sua vita.
Il giornalista si univa spesso agli altri corrispondenti in zone ad alto rischio e pericolo. Tragicamente, fu durante uno di questi servizi che l’equipaggio, incluso il teleoperatore Marcello Palmisano, rimase ucciso in un attacco terroristico. La carriera di Lasorella come giornalista si è conclusa a causa del profondo impatto che la tragedia ha avuto su di lei.
Ha deciso di porre fine alla sua carriera perché troppo scossa dalla paura per quanto era accaduto e dal terribile lutto che ha dovuto affrontare.Ma cosa sta combinando fino ad oggi? A tal fine, Carmen Lasorella ha pubblicato “Verde e zafferano”, un libro sulla resistenza dei monaci buddisti in Birmania al regime locale. Dopo il calvario, ha deciso di vivere una vita più tranquilla e concentrarsi su altri interessi.
Per molte persone, Carmen Lasorella sarà sempre ricordata esclusivamente come un’icona televisiva degli anni ’90. In effetti, ha realizzato molto nella sua carriera. Il pubblico la adora per la sua professionalità e il suo viso attraente.A quanto pare, il giornalista si è laureato in giurisprudenza alla Sapienza. Poi ha esordito nel settore dei media con tappe a Globo, Radiocor, Ansa e Rai.
L’economia era il suo forte. Tg2 Dossier è solo uno dei tanti programmi in prima serata che si è occupata di condurre. Come risultato del Tg2, ha ottenuto la massima attenzione quando è stata inviata in zone ad alto rischio. Per quanto ne sappiamo, è stata la prima giornalista italiana a coprire una zona di guerra.Sfortunatamente, ha dovuto rinunciare al suo posto sotto i riflettori e svanire.
Non è stata una sua scelta lasciare il piccolo schermo; un terribile incidente l’ha costretta a farlo.Fu nel 1996 che Carmen Lasorella fu inviata nella zona di guerra che oggi è la Somalia. In quel preciso momento, un attacco terroristico ha colpito, uccidendo lei e il suo equipaggio. La tragica morte del suo teleoperatore è stata un punto di svolta nella sua vita. Si chiamava Marcello Palmisano.