Arresto Villaricca

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Arresto Villaricca – Clan Villaricca, torsioni di tappeto ma nessuno spazio in mezzo: blitz contro i Ferrara – Cacciapuoti, arresti e sequestri di Titti Beneduce Operazioni di Carabinieri e Guardia di Finanza. La casa in stile bunker di Domenico Ferrara è in vendita. Il boss e una vacanza in Sardegna da 80mila euro Blitz sul clan Villaricca: emesse 19 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di ulteriori soggetti ritenuti collegati ai cartelli Ferrara e Cacciapuoti (di cui tre già arrestati).

Gli indagati sono indiziati, a vario titolo, dalle reazioni di associazione di tipo mafioso, estorsione, violazione alla normativa sulle armi e sugli stupefacenti e tentato omicidio (tutti aggravati dalle finalità mafiose). La villa bunker del capoclan Domenico Ferrara, obiettivo di un’ordinanza, è uno degli edifici che sono stati rilevati.

camorra imperiale

Le prove hanno consentito di documentare l’operatività in corso del clan Ferrara-Cacciapuoti a Villaricca e di ricostruire la struttura, individuando i membri e le loro affiliazioni (le prove indicano che la struttura organizzativa del clan è composta da 50 unità, a cui lo “stipendio” e il il recupero delle spese legali verrebbe pagato in caso di fermo).

In particolare nel gruppo ferrarese è stata identificata la frangia con un’occupazione prevalentemente imprenditoriale (in particolare nei settori della produzione alimentare, della ristorazione, dei liquori e della vendita al dettaglio). È stato anche confermato che il clan, che ricava ancora una parte dei suoi guadagni dalla vendita di stupefacenti, intendeva proteggere la regione dall’attività e dall’attenzione della polizia imponendo un divieto di sosta intorno a Villaricca.

Le distorsioni

Sono stati registrati in totale undici sgomberi, per lo più nei confronti di datori di lavoro del settore edile, titolari di sale giochi e negozi di videogiochi (in quest’ultimo caso, il proprietario è stato condannato a pagare 70 euro per ogni console di gioco presente nel locale), e persone il cui denaro era necessario per pagare il cibo dei beni comuni.

È venuto alla luce il coinvolgimento dei capi del clan nell’assassinio del boss Eduardo Contini, capo dell’omonimo clan che, insieme ai clan Licciardi e Mallardo, torna nell’Alleanza di Secondigliano e si oppone al clan Mazzarella. Infine, sono stati ammassati oggetti in risposta a un tentato omicidio perpetrato da un esponente del gruppo Mauriello, secondo una denuncia collegata a Ferrara, e che ha provocato la morte di un esponente di Cacciapuoti.

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Una vacanza da 80.000 euro

In realtà una volta sono andato in Sardegna per una vacanza, e mi è costato tra gli 80 ei 90 milioni di euro; quest’anno ho pagato un milione e mezzo. Rendi plasticamente il tuo volume annuale di affari. Francesco Ferrara, membro della prestigiosa linea. Nel corso delle indagini, la conversazione viene registrata dai carabinieri del Centro investigativo di Napoli: Francesco Ferrara cita una vacanza avvenuta nel 2010. Il boss continua: «Pago 200.000 dollari per l’alloggio, solo per dormire», e poi aggiunge: «Io non ho fatto nulla per meritare ciò che mi è stato dato, quindi sono stato deriso”.

Concordo

Attualmente, è stato emesso un ordine di sequestro preventivo in modo urgente che interessa 11 società coinvolte nei settori immobiliare, liquori, ristoranti, caffetterie e vendita di generi alimentari. L’ordinanza è stata emessa davanti ai membri della cosca ferrarese perché queste imprese sono coinvolte nel reinvestimento dei proventi di attività legate alla mafia.

Il volume di volo annuale della società è di 16 milioni. Il bollettino del Corriere del Mezzogiorno Iscriviti gratuitamente alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno per rimanere sempre aggiornato sulle novità della Campania. Tutti i giorni a mezzogiorno, vieni direttamente alla tua casella postale. Basta cliccare qui.

Villaricca, 19 arresti e sequestri che coinvolgono la cosca Ferrara-Cacciapuoti
Nel corso delle indagini sono emersi specifici dettagli relativi alla protratta latitanza di Edoardo Contini a capo dell’Alleanza di Secondigliano, al fine di dimostrare il legame tra i Ferrara-Cacciapuoti e la famigerata Nuova Famiglia, fondata negli anni ’20 nel opposizione al Nco di Cutolo. Teatri, ristoranti e negozi di giochi sequestrati richiedevano tutti agli avventori di pagare un minimo di 70 euro per ogni posto riservato nei loro stabilimenti, secondo le accuse.

Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, la Polizia di Stato ha eseguito questa mattina un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in custodia cautelare nei confronti di una persona ritenuta gravemente implicata in un reato di tentata estorsione che è stato aggravato da metodi mafiosi.

In particolare, è emerso nel corso delle indagini condotte dagli agenti del Commissariato PS di Giugliano-Villaricca e della Squadra Mobile di Napoli che l’indagine era finalizzata ad evitare che il titolare di un’impresa edile operante in Villaricca ricevesse un somma di denaro necessaria per i continuazione dell’opera invocando il potere intimidatorio del clan locale “Ferrara-Cacciapuoti”. La vittima aveva subito denunciato le intimidazioni subite.

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