Arresto Enzo Tortora – Uno dei più noti comici italiani, Enzo Tortora, è morto il 18 maggio 1988. In questo giorno del 1988, uno dei più noti giornalisti e conduttori radiofonici italiani, Enzo Tortora, muore dopo essere stato coinvolto in un battaglia legale molto pubblicizzata. Infatti, era stato arrestato (cinque anni prima) con false accuse di appartenenza alla camorra e traffico di stupefacenti.Sarò qui anche per loro, perché «sono qui anche per parlare a nome di coloro che non possono parlare» e «sono tanti e sono troppi». Scritto da Enzo Tortora il 20 febbraio 1987 e indirizzato ai giudici:
Non sono colpevole. Spero che tu stia bene come me. Enzo Tortora Giornalista e conduttore radiofonico al centro di una polemica giudiziaria di alto profilo. Infatti, era stato arrestato cinque anni prima) con false accuse di appartenenza alla camorra e traffico di stupefacenti.Sarò qui anche per loro, perché «sono qui anche per parlare a nome di coloro che non possono parlare» e «sono tanti e sono troppi».Non sono colpevole. Spero davvero, davvero, davvero che tu lo sia.
Giornalista italiano, personaggio radiofonico e televisivo Genova, 30 novembre 1928 – Milano, 18 maggio 1988.Pochi mesi prima della sua morte, è stato interamente riabilitato da un grave incidente giudiziario che lo ha portato alla sua elezione a deputato del Partito Radicale al Parlamento Europeo.Tortora è rimasto attivo nel organico fino al 1982, conducendo Cipria e altri programmi su Retequattro dopo aver ospitato in precedenza programmi sulla RAI tra cui Portobello e L’altra campana 1980 e Antenna 3 Lombardia. Conduce infine le puntate della rubrica Italia parla con Pippo Baudo.
Il 17 giugno 1983 la Procura di Napoli arresta Tortora con l’accusa di associazione a delinquere di tipo camorrista, ponendo fine alla sua carriera.Gli imputati nel processo alla cosiddetta Nuova Camorra, tra cui il pluriomicida Michelangelo D’Agostino, detto il “Bello”, e il pregiudicato assassino Pasquale Barra, noto come condannato a morte al momento dell’arresto e per aver tagliato la gola, il petto squarciato e il cuore morso di Francesco Turatello, uno dei capi della malavita milanese, hanno tutti testimoniato la verità. la moglie, Rosalba Castellini, affermerà di aver assistito allo spaccio di droga da parte di Tortora negli studi di Antenna 3.
L’intero caso, infatti, ruota attorno a un diario ritrovato in casa di un camorrista, in cui inizialmente appare scritto a penna il nome di Tortora, insieme a un numero di telefono; nome che, alla perizia calligrafica, risulterà non essere il suo, bensì quello di un certo Tortona. Non c’è modo di contattare la conduttrice, nemmeno via telefono. I centrini del carcere dove era rinchiuso Giovanni Pandico, indirizzati alla conduttrice, sono stati l’unico mezzo di comunicazione tra i due uomini, e sono stati battuti all’asta nell’ambito del programma Portobello.
Enzo Tortora ha inviato una lettera di scuse a Pandico dopo che la redazione di Portobello ha smarrito i centrini ricevuti. La situazione si risolve con un assegno di 800.000 lire di compenso.La mente delirante e schizofrenica di Pandico sviluppa una sete di vendetta contro Tortora. Comincia a corrispondere con lui per lettera,Il conduttore ha trascorso sette mesi dietro le sbarre, durante i quali ha potuto interrogare tre volte i magistrati inquirenti Lucio Di Pietro e Felice Di Persia.
È ancora detenuto, ma ora è agli arresti domiciliari per problemi di salute. Ha in programma di includere un sogno che ha fatto in cui lui ei suoi compagni di cella hanno commesso una rapina in un appartamento come parte della sua autobiografia in prigione.Per aiutarlo nelle sue lotte legali, Enzo Tortora fu eletto al Parlamento Europeo nel giugno 1984 nelle liste del Partito Radicale.Tortora è stato condannato a dieci anni di reclusione il 17 settembre 1985, in gran parte a causa delle accuse di altri pentiti.
La richiesta di legittimazione a procedere nei confronti dell’eurodeputato Enzo Tortora per oltraggio a magistrato in udienza fu unanimemente respinta dal Parlamento europeo il 9 dicembre 1985. I dettagli contestati riguardano dichiarazioni rese dal pubblico ministero Diego Marmo all’udienza del 26 aprile 1985 presso la Processo ai sottufficiali. La camorra ha eletto deputato il suo cliente!”Tortora urla all’accusatore: È così basso che è indecente!
Il processo per calunnia contro Enzo Tortora iniziò il 15 settembre 1986, dopo che la Corte d’Appello di Napoli lo assolse da ogni accusa e smontò in tre parti le accuse di camorra. I giudici hanno concluso che gli accusatori del presentatore, che erano legati a clan camorristici, avevano reso false dichiarazioni al fine di ridurre le loro pene. Alcune persone che non avevano nulla a che fare con il sistema carcerario erano interessate al racconto per scopi pubblicitari, tra cui l’artista Giuseppe Margutti, che sperava che l’attenzione lo avrebbe aiutato a vendere più quadri.
Erano le 4 del mattino del 17 giugnoh, 1983. I carabinieri entrano all’Hotel Plaza di Roma e si dirigono verso la stanza dove può essere trovato Enzo Tortora, giornalista e popolarissimo conduttore televisivo genovese, classe 1928, padre della scomparsa giornalista televisiva Silvia Tortora. scoperto. Sono venuti a casa sua e gli hanno consegnato il mandato di arresto. Il fortunato programma “Portobello” porta sul piccolo schermo gli scambi dei mercatini dell’antiquariato, creando una finestra sull’Italia nascosta di inventori, artigiani e collezionisti, e il suo protagonista è ora accusato di traffico di droga.
Tre condannati per omicidio ed ex membri della camorra e della mafia hanno detto all’FBI che Tortora ha agito da intermediario tra la malavita criminale e il regno dell’alta società nel traffico di cocaina. Milioni di telespettatori sono ancora sconvolti dalla vista di Tortora trascinato fuori dall’albergo in manette, accompagnato dai carabinieri che eseguono l’ordine di fermo, e dalle pesantissime accuse rivolte a un uomo noto per la sua mansuetudine oltre che per la fermezza delle sue posizioni.