Mattia Torre Malattia

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Mattia Torre Malattia – Una morte tragicamente prematura all’età di 47 anni ha causato la morte di Mattia Torre, uno dei più grandi sceneggiatori italiani. Lui e Valerio Mastandrea, che interpretava il suo personaggio televisivo Luigi, hanno scritto insieme il libro di memorie “La linea verticale”, in cui descrivevano la sua battaglia contro la malattia.

La tragica morte del 47enne Mattia Torre è avvenuta nel 2019. La quarta stagione di Pinocchio di Disney + è stata scritta da uno degli sceneggiatori più famosi e creativi del cinema e della televisione italiani, che ha anche contribuito a creare “Boris”, un film Fuoriserie italiana e classico del fumetto cult. Un’opportunità irresistibile per riflettere sulla genialità di Torre, grazie al tributo di apertura della serie e al ritratto di Valerio Aprea dell’uomo che ha rappresentato Torre sullo schermo.

Riassunto della trama de La Linea Verticale di Mattia Torre.

Tutto è iniziato con Mattia Torre e Mastandrea che hanno adattato in sceneggiatura l’omonimo libro di Torre. Il creatore di “The Vertical Line” è stato anche regista di tutti gli otto episodi. In questa serie sperimentale, a Luigi, un quarantenne sposato con la bella Elena, viene diagnosticato un tumore e, dopo un delicato trattamento per rimuoverlo, deve subire un periodo di ricovero e riabilitazione.

I punti di vista unici di Torre e dei suoi compagni fanno luce su un aspetto fino ad allora nascosto e sconcertante del sistema sanitario. Tra i tanti attori che compaiono nella serie ci sono Valerio Mastandrea, Greta Scarano, Giorgio Tirabassi, Ninni Bruschetta, Babak Karimi, Antonio Catania, Barbara Ronchi e Paolo Calabresi.

Poiché Mattia Torre è l’autore della serie.

Per riassumere “La linea verticale”, Torre cita un adagio di uno dei personaggi della serie: “Orizzontale sei morto, verticale sei vivo”. Oltre a condividere la sua esperienza con il sistema sanitario pubblico, Torre ha scritto questo “medico” sui generis per celebrarlo. Ecco cosa ha detto nel corso della sua intervista al sito “Sanità Informazione”:

Una storia senza lieto fine

Come meglio spiega uno degli attori dello spettacolo, Babak Karimi: “Una penna capace di mescolare il grottesco e il tragico senza mai banalizzare, anzi guardando tutto con maggiore lucidità”. Mattia Torre mancherà moltissimo alla cultura pop italiana e alla televisione italiana.

La storia di Torre non è finita felicemente come quella di Luigi in quanto la malattia è ricomparsa e si è fatta strada nella sua vita. Ecco uno dei versi più illuminanti e indimenticabili di “The Vertical Line”: In La linea verticale, serie Netflix, Valerio Mastandrea interpreta il personaggio di Mattia Torre, che fa chiarezza sulla sua malattia. Lo sceneggiatore è morto di cancro ai reni, nonostante fosse sopravvissuto per quattro anni oltre il punto in cui si prevedeva che morisse a causa della condizione. Torre è morta il 19 luglio 2019.

Basta ricordare che Mattia Torre, scomparso improvvisamente all’età di 47 anni, è stato co-creatore di Boris, uno degli show italiani più amati di tutti i tempi, tornato recentemente per una nuova stagione su Disney+ ed è stato oggetto di la nostra recensione su Boris è sufficiente per trasmettere l’entità della sua perdita.

Lo sceneggiatore romano Valerio Mastandrea e lui anticipavano che la loro malattia avrebbe fornito loro materiale per la serie La Linea Verticale. Questo è il libro di Mattia Torre del 2017, da cui è tratto il programma televisivo di Rai 3. Luigi, 40 anni, sposato con Elena , è il protagonista della serie di Torre La Linea Verticale, che va in onda su RaiPlay e prosegue su Rai3.

Mattia Torre Malattia

I medici dell’uomo gli hanno diagnosticato un tumore e hanno deciso di rimuoverlo chirurgicamente. Nella storia, Luigi trascorre del tempo in ospedale e l’ambientazione è un microcosmo dell’ospedale visto attraverso i suoi occhi e quelli degli altri pazienti. Nello show vengono mostrate anche le regole e la gerarchia specifiche del campo medico.

Francesca Torre, moglie di Mattia, ha raccontato al Corriere della Sera: “Quando sei ricoverata in ospedale ti senti sola con la tua malattia. Mattia aveva quaranta amici che lo aspettavano quando è stato operato”. Lo dice l’autore di La linea verticale. Quando le è stato chiesto perché suo marito ha scritto la serie, ha spiegato: “Voleva parlare della solitudine che lui non sperimenta”.

Il suo vicino, che giaceva sul letto e sembrava sul punto di commettere un omicidio ma in realtà era una pagnotta calabrese con la sua roba in un sacchetto di plastica, gli ricordava Pasolini. Francesca ha parlato del momento in cui il marito si è ammalato: “Quando l’ha scoperto davanti a una pizza ha pensato a come avrebbe dovuto essere il suo funerale, nel teatro che era la sua chiesa.

Al marito di Francesca è stata data una prognosi di due anni dopo la diagnosi di metastasi renali. Passarono invece quattro anni. Vuole essere ricordato con affetto dagli amici Valerio Mastandrea, Valerio Aprea e Pietro Sermonti.

A un anno dalla morte di Mattia Torre, Valerio Mastandrea ha pubblicato un tweet in omaggio con l’accorata affermazione, “Amico mio”, scritta dal protagonista del romanzo, La linea verticale. Sto mettendo insieme un breve riepilogo delle novità e degli eventi dell’anno che potresti averemi sono perso.

Ha esordito spiegando quanto accaduto tra il 2019 e il 2020 con la frase “Non mi permetto di chiederti come fai a conoscere l’affermazione agnostica, rapida e violenta che sostituirebbe la soluzione facile”, quindi compilalo con una serie di post.

Nell’anniversario della morte di Mattia Torre, Caterina Guzzanti ha scritto per Il Messaggero un saggio in cui esprimeva la sua incredulità e orrore per la scomparsa dell’amico, dicendo: “Non puoi crederci davvero. Quando si sveglia la mattina, la prima quello a cui pensa è se Mattia è ancora morto o no. Anche adesso'”

“se è stato fatto Boris 4, questa cosa dovrebbe succedere qui”, durante lo spettacolo commemorativo di Mattia Torre. L’attore ricorda che Andrea ha detto al produttore: “Questa idea da sola vale la quarta stagione”, in risposta alle modifiche apportate al suo personaggio. Sul palco dei David di Donatello 2021 si potrebbero ancora sentire le tenere osservazioni di Emma Torre.

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