Sabrina Minardi – Una delle testimoni più credibili nel caso della scomparsa di Emanuela Orlandi è Sabrina Minardi. La donna di 62 anni, nata nel 1960, ha partecipato al documentario Netflix Vatican Girl, presentato in anteprima sul servizio di streaming il 20 ottobre; in onore della prima del film, in tutta la capitale sono stati affissi manifesti che denunciavano la scomparsa del quindicenne nel 1983.
Sabrina Minardi iniziò un legame con Enrico De Pedis, meglio conosciuto come Renatino, boss della banda della Magliana, quando nel 1979 terminò il suo matrimonio con il giocatore della Lazio Bruno Giordano, dal quale ebbe una figlia. Vista la sua stretta relazione con il romano capo, avrebbe avuto un ruolo fondamentale nel rapimento di Emanuela Orlandi.
Presumibilmente, Sabrina Minardi ha incontrato Renatino, alias Enrico De Pedis, in un hotel vicino a Piazza Navona nel 1982. Lo ha visto per prima e si è fatta portare dal cameriere rose e champagne. L’amministratore delegato, chiaramente in ascesa, si è presentato come il capo della catena alimentare Sma.
Quella di Sabrina Minardi era pericolosa nel periodo di massimo splendore della malavita romana, come raffigurato nel classico romanzo poliziesco Romanzo criminale. Era sposata con uno dei massimi dirigenti della Banda della Magliana. Un ‘Renatino’ De Pedis, ucciso in un agguato il 2 febbraio 1990,.
nel quartiere romano di Campo de’ Fiori, fu sepolto nella basilica romana di Sant’Apollinare, con grande dispiacere dei fedeli della città. Il sarcofago, invece, rimane al suo posto.Il 22 giugno 1983 Sabrina, allora 23enne, assistette al rapimento di sua cugina Emanuela Orlandi. Renatino è stato il suo compagno per un decennio. Afferma di aver visto fiumi di denaro contante,.
stupefacenti e una parte dei misteri d’Italia: «Una volta, ricordava, Renato tornava a casa con tanti soldi. Ci sono quelle borse Vuitton, quelle con la cerniera, che lo sanno tutti. Ricordo che contava un miliardo di dollari mentre lo portavamo da Marcinkus il giorno dopo dopo che mi aveva dato molta cocaina e mi aveva detto di fare tutti i mazzi .
“o, in alternativa, l’istituzione massima dello IOR, la Banca Vaticana, un colosso senza filiali con un enorme peso finanziario che si è recentemente espanso nel settore privato. Il nome di Marcinkus è stato associato agli scandali finanziari nei primi anni ’80, tra cui la caduta del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi.
Il nome del monsignore è stato legato a diversi loschi figuri, tra cui Michele Sindona e Licio Gelli, il “venerabile maestro” della P2.Poi c’erano i pasti da Andreotti. Renato desiderato, siamo saliti… eh… l’ospitalità al culmine… c’era anche la signora, sua moglie, una donnina costosa… ovviamente davanti non hanno discusso di niente.
La donna, sposata con l’ex calciatore Bruno Giordano, ha raccontato per la prima volta parte della sua storia a “Chi l’ha visto?” nel novembre 2006. Durante l’intervista, ha affermato: “Ti ho dato una borsa con oltre cento milioni di dollari e ti ho detto di andare dove volevi … e di spenderli tutti”. Mi ha fatto sentire una regina e mi ha avvertito che le forze dell’ordine potrebbero seguirmi per arrestarlo. Così è stato, davvero.
Il 14 marzo sarebbe stato il giorno in cui si era deciso a fare chiarezza sul suo coinvolgimento nel rapimento di Emanuela Orlandi. Antonio Mancini, membro dei pentiti della Banda della Magliana, sarebbe intervenuto nel programma Chi l’ha visto, in apertura nella primavera successiva alla sua messa in onda.
La donna sarebbe rimasta talmente scossa da incontrare i magistrati della Procura di Roma e i carabinieri per raccontare loro quello che sapeva dopo aver sentito le parole di Mancini che, ascoltando una telefonata anonima inviata alla redazione, ha detto ” Riconosco la voce di ‘Mario’, è un killer al servizio di De Pedis”.
Pietro Lamberti, allora sostituto procuratore della Repubblica di Prato, nel 1994 condannò Sabrina Minardi per associazione a delinquere finalizzata all’induzione e allo sfruttamento aggravato della prostituzione. Nel 1991 tre prostitute brasiliane e tre colombiane furono avvistate mentre frequentavano due bordelli della città e iniziarono le indagini.
Sabrina Minardi attualmente risiede in una comunità terapeutica trentina. Qualche settimana fa, la famiglia è tornata sotto i riflettori quando Valentina Giordano e il fidanzato Stefano Lucidi sono stati nominati protagonisti dell’incidente mortale sulla Nomentana che ha causato la morte dei giordani Alessio Giuliani e Flaminia.
Mia figlia ha contattato la polizia dopo un tentativo di rapimento e io ho telefonato a Renato per rassicurarmi che non mi sarei pentito di averlo dimenticato. ciò a cui aveva assistito. È vero che Renato è morto, ma ci sono altri individui… sono un po’ preoccupato, perché, in effetti, fino ad ora, non le è successo niente”.
Enrico De Pedis, detto anche Renatino, il Boss di la Banda della Magliana, cadde in un’imboscata e fu uccisa nel 1990, dopo una relazione decennale con Sabrina Minardi.La donna è diventata una testimone chiave nel caso della scomparsa di Emanuela Orlandi, un’adolescente romana scomparsa il 22 giugno 1983.
Ha fornito informazioni cruciali sul passato del boss, sul suo rapporto con lui e sulle circostanze della scomparsa di Orlandi. Presentato nello show Netflix Vatican Girl, è uno dei misteri più lunghi e sconcertanti della storia italiana. Sabrina Minardi, nata a Roma nel 1960, ha avuto una storia d’amore decennale con il boss dell’azienda, Regatino.
Dopo aver fatto alla Procura alcune rivelazioni sui legami tra Banda della Magliana e mafia e sul presunto ruolo svolto da Enrico De Pedis, e da lei stessa, nel sequestro di Emanuela Orlandi, è diventata supertestimone d’accusa. C’è stata molta sofferenza nella vita di Sabrina Minardi.
La donna ha una lunga storia di abuso di sostanze, in particolare cocaina, e ha trascorso del tempo in centri di riabilitazione. Nel 1994 le sono state presentate accuse di cospirazione per incitare e aggravare lo sfruttamento delle prostitute.