Stefano Feltri Genitori – Il 7 settembre 1984 nasce a Modena Stefano Feltri. Come giornalista, ha fatto notizia nel maggio del 2020 quando ha dichiarato i suoi piani per affrontare una nuova sfida che avrebbe sconvolto il panorama mediatico italiano. Stefano Feltri, direttore con sede a Chicago del nuovo settimanale Domani di Carlo De Benedetti, funge da anello di congiunzione tra la prospettiva italiana e quella internazionale.
Di seguito ripercorriamo una breve storia di Feltri cercando di conoscere gli apici della sua carriera professionale e fornendo anche qualche indicazione sui misteri che lo circondano. Inizi di una carriera meteorica per Stefano Feltri Anche da ragazzo, la sua spinta era evidente e alla fine lo ha spinto a conseguire una laurea in economia. Si laurea giovanissimo alla Bocconi e inizia a collaborare come scrittore alla Gazzetta di Modena.
Come tanti giovani italiani, inizia con gli stage a Radio 24 e Il Foglio prima che il riformista lo assuma.Marco Travaglio voleva che un giovane Feltri si unisse alla sua squadra quando ha avviato Il Fatto Quotidiano come aperto contrappunto a Repubblica. Nel 2009, Stefano aveva solo 25 anni quando fu scelto per supervisionare la sezione economica del nuovo giornale. In questo ruolo ha curato l’intero inserto distribuito con ogni numero de Il Fatto Economico il mercoledì.
Gli anni 2010 Per lui, i media hanno preso il sopravvento nei mesi successivi all’elezione del governo Monti nel novembre 2011. La visibilità futura di Stefano Feltri sarà dovuta in gran parte alla sinergia tra la sua formazione Bocconi e le sue connessioni nel mondo manageriale e tecnologico sfere. Sempre nel 2011 escono i suoi romanzi d’esordio: “E’ il possibile candidato. Il nome di Montezemolo è noto. Un giorno di lutto per l’euro; “Nessuno sa chi sia veramente” su Luca di Montezemolo.
Nel novembre dello stesso anno, su invito della Rai inizia a condurre il programma radiofonico Prima Pagina su Radio 3. Forte di questo primo lavoro insieme, Lilli Gruber lo invita a far parte della sua squadra di collaboratori a Otto e mezzo su La 7 dal 2012 al 2014.Nel 2013 ha pubblicato un libro-intervista con Fabrizio Barca: “La Traversata di Fabrizio Barca. Un paradigma politico alternativo” Feltrinelli. A seguire, sono stati letti i saggi “Una notte sonnecchiante per l’euro.
Chi comanda davvero in Europa?” 2014; coautore con Alessandro Barbera e “La politica è inutile. Il motivo per cui il Palazzo non verrà in nostro soccorso” 2015. Per la sua prospettiva globale e la capacità di distinguersi nonostante la sua giovinezza, Stefano Feltri è stato invitato a far parte del Gruppo Bilderberg, senza dubbio il raduno più noto e discusso nel suo genere. Come dimostra il suo sostegno a Zingales, capostipite dell’ultraliberismo, Feltri mantiene una propensione fortemente spinta verso il libero mercato nonostante scriva per una testata dichiaratamente populista.
Inoltre, nel 2019, ha pubblicato il libro “7 verità scomode sull’economia italiana che nessuno vuole affrontare” .Poiché Feltri offre una prospettiva unica sugli affari e l’economia degli Stati Uniti, continuerà a contribuire a Il Fatto Quotidiano anche dopo essersi trasferito negli Stati Uniti. Nonostante Stefano si diverta negli Stati Uniti, sembra che tornerà presto in Italia per occuparsi dell’idea editoriale di De Benedetti, Domani, fondata in risposta diretta ai cambiamenti di Repubblica.
Il giornalista italiano Stefano Feltri è nato il 7 settembre 1984 nella città di Modena. Il suo peso e la sua altezza sono entrambi un mistero, tuttavia è descritto come avere i capelli castani e gli occhi azzurri. Il 7 settembre Stefano Feltri è entrato in questo mondo a Modena, in Italia. A marzo del 2020, il giornalista inizierà un nuovo percorso professionale che lo renderà una figura familiare nel panorama mediatico italiano e l’inizio di un nuovo capitolo della sua vita.
Stefano Feltri, sotto la guida di Carlo De Benedetti alla guida del nuovo quotidiano italiano Domani, ha fatto il viaggio a Chicago nel tentativo di creare un collegamento tra l’Italia e il resto del mondo. Nel paragrafo successivo, daremo uno sguardo più da vicino alla storia di Feltri per avere un’idea della sua esperienza professionale e mettere a fuoco alcune delle caratteristiche più intriganti del suo carattere. Ora il nuovo quotidiano di Carlo De Benedetti, “Domani”, avrà come caporedattore l’ex vicepresidente del Fatto Quotidiano.
Sebbene Travaglio e Padellaro siano stati reclutati direttamente dalla redazione del gruppo De Benedetti, il cerchio si chiude se pensiamo che il giornale fondato da Marco Travaglio, Antonio Padellaro e Peter Gomez sia nato esclusivamente in opposizione al governo e al mondo che rappresenta o non rappresentava. La sua determinazione ad avere successo in così giovane età lo costringe a completare la sua formazione in economia aziendale. Subito dopo la laurea in Bocconi, ha iniziato a lavorare come giornalista per la Gazzetta di Modena.
All’inizio ha seguito l’esempio di tanti altri giovani italiani partecipando a Radio 24 e al quotidiano Il Foglio. Alla fine, divenne oggetto di un’inchiesta de Il riformista.Ha assunto Feltri, un ragazzo che credeva sarebbe diventato il suo ragazzo, nello stesso anno in cui Marco Travaglio ha lanciato Il Fatto Quotidiano. Stefano aveva solo 35 anni quando nel 2009 gli è stata affidata la responsabilità dell’ufficio commerciale del giornale; si chiama Il Fatto Economico.
Le responsabilità di Stefano includono la gestione dell’inserto settimanale del mercoledì, noto anche come Il Fatto Economico.L’obiettivo finale è essenzialmente lo stesso in entrambi i casi: convincere la Repubblica a rinunciare a parte dei suoi lettori. Sarà pubblicato da un gruppo guidato dal senatore del Partito Democratico Luigi Zanmda, una mossa che segnala la ricerca del giornale di cronaca politica più sfumata in un momento in cui il caporedattore Maurizio Molinari sembra determinato a cambiare il corso degli eventi.