Massimo Dapporto Eta – L’individuo possiede baffi neri concisi e ben curati, insieme a caratteristiche facciali prominenti e uno sguardo severo ma intelligente. La voce è superba, ricorda quella del padre. Il comportamento di un ufficiale in comando, una figura che ispira coraggio e rimprovera con forza gli errori. Nessuno osa contestare la maestria con cui ritrae i suoi personaggi, eppure coloro che conoscono l’arte della diplomazia attendono con ansia le azioni di questo attore che,
Attraverso i suoi sforzi “professionali”, sembra aver raggiunto una convivenza armoniosa con la televisione e il suo pubblico. Nel corso della sua carriera ha incontrato una serie di professionisti legali, educatori, leader religiosi e personalità importanti della storia italiana. Una carriera da ammirare, ma eccessivamente vincolata dalla televisione.
Storia di vita
Massimo Daiuto inizia la sua carriera di attore nel 1973 con la sua prima apparizione nella serie televisiva All’ultimo minuto. L’anno successivo debutta anche sul grande schermo con il film Il Trafficone. Nel 1987, ha interpretato il personaggio del tenente Fili nel film immensamente popolare Soldati – 365 all’alba. Nel 1988 fa parte del cast della produzione “Mignon è parti”. Dal 1993 al 1998 ha interpretato il Dottor Paolo Magri nella fiction televisiva “Amico Mio”.
Nel 1996 ha partecipato al film Celluloide. Negli anni successivi passa dall’industria cinematografica e si concentra su diversi progetti televisivi, tra cui spiccano Un prete tra noi, Ciao professore e Giovanni Falcone – L’uomo che sfidò Cosa Nostra. Nel 2007 è diventato membro della settima stagione di Police District e successivamente è rimasto attivo in televisione, apparendo in altre fiction.
Nel 2021, dopo quindici anni di pausa dalla recitazione, ha partecipato al film Un marziano di nome Ennio. Parallelamente alla carriera di attore, Daiuto si impegna nel doppiaggio di numerosi film e serie TV, come Mamma ho perso l’aereo: mi sono perso a New York, Crazy People in Beverly Hills, Even the Rich Cry, Webster e The Country Doctor. Tuttavia, il suo ruolo più famoso come doppiatore è senza dubbio quello del personaggio Buzz Lightyear nella saga animata di Toy Story e tutti i prodotti correlati.
Vita privata
Massimo Daiuto è nato a Milano l’8 agosto 1945. È figlio del noto attore Carlo Daiuto, e proprio suo padre lo ha involontariamente guidato verso la professione di attore. Fin da piccolo, suo padre lo ha esposto al teatro, portandolo con sé alle prove e agli spettacoli, permettendogli di osservare da dietro le quinte. Massimo è iscritto all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvia d’Amico. All’età di ventuno anni fece la rivelazione che suo padre gli aveva nascosto l’esistenza della sua sorellastra Giancarla. Massimo Daiuto e Stefania Longo si sono sposati nel 1971.
Una persona lontana dal mondo dell’intrattenimento, che gestiva con successo un negozio al dettaglio specializzato in articoli per bambini. Nel 1972 nasce il figlio Davide che si laurea in Lettere Moderne presso l’Università “La Sapienza” di Roma nel 2002. Decide però di intraprendere la carriera nel mondo dello spettacolo, in particolare come regista e sceneggiatore, seguendo sulle orme di suo padre. Massimo Daiuto e suo figlio collaborano nell’immaginario Distretto di Polizia. Durante un’intervista con YesL nel 2020,
Sulla rivista Life, Daiuto ha commentato così quell’esperienza: “Mi sono astenuto dal offrirgli indicazioni sulle scene da girare”. Possiede un senso del gusto esigente e la nostra interazione è stata strettamente professionale. Io ho interpretato il ruolo dell’attore, mentre lui ha assunto il ruolo del regista. Ho seguito le sue istruzioni a meno che non riuscissero a convincermi. Partecipare a dibattiti con mio figlio si è rivelato impegnativo, poiché ha sempre dimostrato di essere corretto e ha dimostrato un gusto eccellente. Ho spesso ammesso che aveva ragione su certe scene.
Massimo Daiuto sarà ospite nella puntata odierna di La Volta Buona. Massimo Daiuto, attore e doppiatore, è molto adorato dal popolo italiano. Approfondiamo il suo percorso artistico e la sua vita personale. assimo Daiuto, nato l’8 agosto 1945 a Milano, ha attualmente 78 anni. Discendente del celebre attore Carlo Daiuto, è cresciuto in un ambiente creativo che ha fortemente influenzato la sua precoce inclinazione alla recitazione. Durante l’intervista, ha dichiarato:
Fin da piccola nutro una forte passione per la recitazione. Il mio interesse per la performance è iniziato all’età di 4 anni quando ho creato un mucchio di sabbia e l’ho usato come palco. Ho riunito i miei amici e ho improvvisato, indicando la mia voglia di esibirmi davanti a un pubblico, iniziando con un piccolo gruppo e magari espandendomi.
Frequenta l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, dove affina le sue capacità e si prepara ad una professione nel settore dello spettacolo. Daiuto ha iniziato la sua carriera di attorer nel 1973 con la sua apparizione inaugurale nella serie televisiva “The Last Minute”. Da quel momento ha lavorato instancabilmente nel settore dell’intrattenimento. Esordisce al cinema nel 1974 con il film “Il trafficone” diretto da Bruno Corbucci.
Una delle sue interpretazioni degne di nota è quella del Tenente Fili nel film acclamato dalla critica del 1987 “Soldati – 365 all’alba”, diretto da Marco Risi. La sua genialità è stata riconosciuta sia dai critici che dai colleghi, a tal punto che nel 1989 ha ricevuto lo stimato David di Donatello come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione nel film “Mignon è partita”, diretto da Francesca Archibugi.
Massimo Daiuto ha messo in mostra la sua diversità artistica nel corso della sua carriera, interpretando una vasta gamma di personaggi importanti in parti drammatiche, umoristiche e basate sui personaggi. Dalle fiction televisive come “Amico Mio” alle iniziative cinematografiche come “Celluloid”, ha costantemente messo in mostra il suo talento e il suo incrollabile impegno nell’arte della recitazione.
Massimo Daiuto ha intrapreso diverse attività teatrali e cinematografiche nel corso della sua carriera, oltre ai suoi numerosi ruoli sullo schermo. Tra i suoi impegni più recenti ricordiamo il ruolo dell’ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini nella serie televisiva “Alfredino – Una storia italiana”.
Daiuto ha ottenuto numerosi riconoscimenti e consensi per la sua eccezionale abilità e incrollabile dedizione al campo dell’intrattenimento. Oltre a vincere il David di Donatello nel 1989, ha ricevuto una nomination agli Emmy Award per la sua interpretazione del giudice Giovanni Falcone nel film televisivo “Giovanni Falcone – L’uomo che sfidò Cosa Nostra”.
Nel 1971 Massimo Daiuto sposa Stefania Longo, una donna che non lavora nel settore dello spettacolo e gestisce invece un negozio al dettaglio specializzato in articoli per bambini. Nel 1972 la coppia ha dato il benvenuto al figlio Davide. Davide ha emulato il percorso professionale di suo padre esercitando la professione di regista e sceneggiatore. Ha inoltre collaborato con il padre nella fiction televisiva “Distretto di Polizia”.
All’età di ventuno anni scopre l’esistenza della sua sorellastra Giancarla, che suo padre aveva nascosto. Massimo Daiuto, attore, doppiatore e dialoghista italiano, è nato a Milano l’8 agosto 1945. Ha avuto un ruolo da protagonista nel film del 1987 “Soldati – 365 all’alba” ed è apparso in altre fiction televisive, come ” Amico mio”, “Un prete tra noi” e “Distretto di polizia 7”.
È figlio del noto attore teatrale Carlo Daiuto e ha proseguito la sua formazione recitativa presso la prestigiosa Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico. Nel 1987 interpreta il personaggio del tenente Fili nel film acclamato dalla critica “Soldati – 365 all’alba” diretto da Marco Risi. Nel film recitavano anche Claudio Amendola e Ivo Garrani.
Successivamente è apparsa nei film “Mignon sinistra” per la regia di Francesca Archibugi e “Celluloide” per la regia di Carlo Lizzani. Inoltre, ha interpretato il personaggio del Dr. Skinny nella serie televisiva “My Friend” dal 1993 al 1998. Inoltre, nel 1997, ha assunto il ruolo principale nelle serie “A Priest Among Us” e “Family Home”.
È poi apparsa in diversi film drammatici, come Il Commissario, Imperium: Nero e Distretto di polizia 7. Nel 2006, ha interpretato il personaggio del giudice Giovanni Falcone nel film televisivo “Giovanni Falcone – L’uomo che sfidò Cosa Nostra”, che è stato diretto da Andrea Frazzi. Ha collaborato con Elena Sofia Ricci in questo progetto. Inoltre, Daiuto ha intrapreso la carriera di doppiatore e attore teatrale.
Massimo Daiuto e Stefania Longo sono sposati dal 1971. Durante un’intervista a Il Circolo degli Inquieti, l’attore ha rivelato che quando ha incontrato sua moglie, non aveva alcuna conoscenza o esperienza pregressa, ed era estremamente delicato e senza fiducia.
È stato concepito un amore incontaminato e incrollabile. Impegnandomi in relazioni con altre donne per scopi professionali, mi sono trovata affascinata dall’esplorazione del regno femminile e dal suo fascino. Mi sono ritrovato ad innamorarmi, tuttavia ho costantemente valutato ed esercitato il controllo sulla situazione, valutando costantemente la distanza emotiva tra il mio coniuge e gli altri.
Dal matrimonio nacque il 15 gennaio 1972 un figlio di nome Davide, che successivamente intraprese la carriera di regista, emulando il percorso del padre. Massimo e Davide hanno collaborato sul set della fiction “Distretto di Polizia” e Massimo ha condiviso alcuni spunti della loro collaborazione con la rivista “YesLife”.
Ha detto che si è astenuto dal fornire indicazioni sulle parti che dovevano essere filmate. Possiede un senso del gusto esigente e la nostra interazione è stata strettamente professionale. Io ho interpretato il ruolo dell’attore, mentre lui ha assunto quello del regista. Ho rispettato le sue istruzioni se erano in risonanza con me, ma eravamo aperti a discutere eventuali disaccordi.