Walter Sabatini Malattia – La conferenza stampa per presentare Fabio Liverani come nuovo allenatore della Salernitana ha fatto parlare di sé in città mentre Walter Sabatini, una leggenda del calcio italiano, era sotto i riflettori con i suoi tubi di ossigeno agganciati al naso.
Fusione toracica
Per la sua ultima conferenza stampa, Sabatini ha utilizzato una sedia a rotelle e una maschera per l’ossigeno. Maggio segnerà il 69esimo compleanno di questa stella del calcio e regista italiano, che ha lottato contro problemi di salute prima di fare un ritorno trionfale alla Salernitana: Finalmente ho superato il peggio e tornerò con la squadra la prossima settimana, anche se mi ci vorrà un po’ più di tempo per riprendermi dall’intervento chirurgico che ho dovuto riparare per una violazione vertebrale spontanea.
Qualunque problema ciò abbia causato, per favore accetta le mie più sentite scuse. Il loro sostegno è stato inestimabile per me e posso solo immaginare quanto debba essere difficile per loro nella loro situazione attuale. Le aveva assicurato che avrebbero potuto salvare la Salernitana se solo lei avesse dato loro una mano. Sarò lì per te molto presto.
Preoccupazioni per il benessere di Walter Sabatini
Walter Sabatini ha annunciato la sua assenza dalla sfida tra Salernitana e Juventus allo Stadio Arechi in un post Instagram realizzato nelle ore precedenti il fischio d’inizio. Sono dovuto restare a casa per fare il tifo per la squadra di mister Inzaghi, operata d’urgenza alla colonna vertebrale. La mia fiducia nella nuvola di Fantozzi cresce dopo che ieri sera mi sono rotto una gamba, in seguito alla frattura di una vertebra il mese scorso, come ho rivelato in un altro post su Instagram di Walter Sabatini, affetto da un problema fisico debilitante.
È stata la peggiore conclusione di una giornata che aveva già visto l’inserimento di Fabio Liverani come nuovo allenatore della Salernitana e l’accoltellamento avvelenato di Pippo Inzaghi, che era stato esonerato, secondo Walter Sabatini. Oggi si è rotto una gamba e ha postato un annuncio su Instagram al riguardo, menzionando una “nuvola di Fantozzi” che sembra incombere sul club campano e su se stesso a causa dei suoi continui problemi di salute.
Mi sono rotto una gamba ieri sera, come se la frattura della vertebra che ho subito il mese scorso non fosse già abbastanza grave. Starò bene a Salerno perché il mio cuore e la mia mente sono forti, quindi per favore non abbiate paura di me quando ci vedremo il prossimo mese. Il 68enne ds del club Iervolino ha scritto che per lui Salerno è più importante dei polmoni, della colonna vertebrale e delle gambe.
Leggendo la marea di commenti lasciati sotto i post di Sabatini, è chiaro che i tifosi della Salernitana contano su di lui come sostegno nella ricerca di una salvezza che in questo momento appare miracolosa. Con appena 13 punti dopo 24 partite, il club del Cavalluccio è attualmente all’ultimo posto. Il Sassuolo è staccato di sette punti dal terzo posto.
Dopo il prossimo impegno della Salernitana in casa dell’Inter, e soprattutto dopo la proibitiva trasferta del Meazza, gli occhi saranno tutti puntati sulle prossime partite. Ieri Sabatini ha comunicato che la percentuale di sopravvivenza della squadra è scesa dal 5% di inizio gennaio al 3,5%. Nelle prossime cinque partite i Granata ospiteranno il Monza per poi confrontarsi con quattro squadre distinte. A fine giornata sapremo se quel 3,5% sarà stato ulteriormente ridotto o portato a un livello ragionevole.
Nel frattempo, Sabatini è irremovibile nel non arrendersi, non importa quanto peggiora la sua salute. Il 22 maggio torna nell’ormai celebre Walter Sabatini, simbolo del riscatto granata. Pietro Bergamini, mia moglie, si avvicina ed esclama: “Guarda i giornali!” In mia difesa gli ho comunicato che la Salernitana era retrocessa al 93% e che il dato era diventato così popolare da essere stampato sulle felpe.
L’esperto manager ha ricevuto travolgenti applausi dai tanti tifosi presenti al Teatro Ghirelli di Salerno alla presentazione del suo libro. Quando si tratta della mia salute, sono totalmente onesto e schietto. Le mie possibilità di rimuovere con successo il tumore dal polmone erano inferiori rispetto alla Salernitana, ma riuscii comunque a uscire dalla sala operatoria.
Per un po’ rimasi in silenzio su quanto era accaduto, ma non potei fare a meno di chiedermi: “Perché non avrei dovuto salvarmi a Salerno se mi salvai allora?” La percentuale mi sembra anche elevata. Ho avuto un’esperienza eroica giocando a calcio, ma dopo aver avuto un figlio ho deciso che non avrei più giocato. Ogni volta che distruggevo il mio corpo giocandoci, mi ripromettevo di rifarlo.
A Torino il supermercato sembrava il paradiso in terra. Il direttore sportivo della Sampdoria, Walter Sabatini, ha informato così il Secolo XIX del suo malore: A Insisteva nel dire che già da tempo ricevevo segnali d’allarme dal mio corpo, tra cui il fatto che sabato prossimo avrei avuto il volo per la Cina. che sarei morto se fossi salito su quell’aereo.
Il cortisone per via endovenosa e i tranquillanti mi hanno aiutato a stabilizzarmi in una certa misura venerdì sera, e poi sono semplicemente scomparso. Mentre ero in coma, ho avuto una visione del paradiso, e sembrava un supermercato. Ora che la crisi respiratoria di Sabatini è passata, può tornare al suo club abitualeutenze. Inoltre precisa che “uno scambio di messaggi con Osti” è l’ultimo elemento di quel periodo. Ancora non capisco cosa pensavo stesse succedendo quando ero sballato.
Le sigarette hanno definito la mia vita; Prendo quindici tranquillanti al giorno per calmare i miei pensieri frenetici. Questo gesto sconvolse profondamente Sabatini, che trovò impossibile controllare il fumo. Ho una responsabilità verso coloro che si prendono cura di me, ha affermato, sottolineando che, sebbene vivere senza di essa sia un peccato, è essenziale.
Ciò che la Samp ha fatto per il direttore sportivo è davvero apprezzato. Ferrero è sempre stato un piacere, anche durante la mia assenza. Se cambia idea riguardo al non vendere, chi sono io per fermarlo? Le persone possono fare affari con chi vogliono. Tuttavia, lo farei con sentimenti contrastanti poiché sono ancora deluso da questa esperienza. Fino a sabato, quando tornerò al Ferraris, ho intenzione di restare alla Sampdoria.
Walter Sabatini è un giornalista sportivo attualmente disoccupato. I festival Salernitano e Roma sono tra i suoi impegni più recenti come direttore d’orchestra. I suoi precedenti club, Varese e Perugia, gli hanno regalato esperienza in mezzo al campo. A maggior ragione, in un’intervista pubblicata oggi su La Stampa, aggiunge il suo contributo al discorso sul doping nel calcio.
Dopo la morte di Gianluca Vialli il discorso è ripreso. Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha sollevato la questione dei calciatori che sviluppano malattie a seguito delle cure. Oltre a ciò si sta pensando a Mihajlovic. Sabatini si limita a verificare le affermazioni di altri calciatori, come Dino Baggio, Raducioiu e Brambati, che hanno recentemente avanzato affermazioni simili.
In effetti non si trattava di doping. Un aspetto positivo è la mancanza di sostanze che migliorano le prestazioni. Stavamo cercando di migliorare le cose qui. Ha proseguito dicendo che oggi si tratta di sostanze che in passato erano legali ma di cui si abusava a livelli pericolosi. Secondo Sabatini condivide la preoccupazione di Dino Baggio che le dosi elevate avrebbero potuto causare problemi significativi in futuro. La tragica perdita di vite umane tra i giocatori è stata immensa. Oltre a ciò, non gli piace pensare che Vialli sia indagato. Inoltre viene rievocata la storia di Bruno Beatrice.
Dopo essersi ritirato dal calcio nel 1984, all’atleta fu diagnosticata la leucemia linfoblastica acuta l’anno successivo. La sua vedova afferma che nel 1976 si è sottoposto a un trattamento con radiazioni a base di raggi X per un persistente dolore all’inguine. C’erano anche altri calciatori della sua Fiorentina che morirono troppo presto, quindi non era solo.
Nello stesso periodo l’allenatore della Viola Carlo Mazzone era indagato dalla Procura di Firenze per l’accusa di omicidio colposo. Nella loro decisione di chiudere le indagini, i giudici hanno citato preoccupazioni relative alla prescrizione. I medici ti hanno iniettato sostanze di cui non sapevi che fossero lì mentre passavano. Da parte sua, Sabatini ha affermato oggi di non aver avuto remore a fare due iniezioni prima della partita.
Neocromaton e Micoren Tonificante sarebbero stati prescritti a Sabatini negli anni ’70. Ciò di cui stiamo parlando qui sono sostanze diverse dall’EPO. Ho implorato il massaggiatore: “Per favore, dammi un Neocromatone”, perché stavo andando velocemente in discesa. Non era affatto speciale. Inoltre ritiene che le preoccupazioni attuali siano comprensibili e ragionevoli. Spero di non portargli sfortuna perché non è mai stato il tipo da averne. Negli ultimi anni l’industria degli integratori per il calcio si è evoluta ed è diventata più controllata.
La mia opinione è che non esiste il doping nel calcio. Oggi più che mai i giovani sono maturi e consapevoli di sé. Mentre per un’iniezione intramuscolare è necessario un primario, un membro del parlamento è la scelta migliore per un’aspirina. La nostra visione del mondo e le nostre idee sono entrambe cambiate nel tempo. Se così fosse, chi desidererebbe la morte?