La Malattia Di Feltri – Nelle scorse ore Vittorio Feltri ha deciso di dimettersi dalla carica di consigliere comunale di Milano, a poco più di un anno dalla sua elezione con Fratelli d’Italia. “Mi sono dimesso per motivi di salute, perché ho un cancro” è stata la conferma data dal interessato nel corso dell’ultima puntata del programma radiofonico settimanale La Zanzara di Radio24.
La giornalista non ha avuto paura di dire la sua. Enrico Marcora succederà a Vittorio Feltri nella carica di consigliere comunale. Il giornalista Vittorio Feltri è malato da tempo; solo poche settimane fa si è fatto avanti per annunciare di avere un tumore, usando la sua condizione come piattaforma per mostrare simpatia al cantante Fedez.
Vittorio Feltri, direttore di Libero, si schiera dalla parte del rapper in un editoriale scrivendo: “Caro Fedez, spero che tu apprezzi l’angoscia che deve aver provato in quel momento un ragazzo di trent’anni di fronte alla diagnosi di cancro al pancreas. Le mie più sentite condoglianze; Mi dispiace sapere dei tuoi problemi di salute; prego che migliorino presto.
Nonostante la tua malattia, posso entrare in empatia con il tuo stato mentale; sei un ragazzo giovane e dotato e la tua famiglia è adorabile. Voglio assicurarmi che tutto vada bene ogni 24 mesi, quindi eseguo test di laboratorio. È così che ho scoperto il mio tumore, ha rivelato Vittorio Feltri nel suo commovente e penetrante editoriale.
I risultati sono stati costantemente favorevoli; i miei polmoni stanno bene nonostante una vita passata a fumare, il mio fegato è sano nonostante il mio consumo occasionale di alcol e, cosa più sorprendente, il mio cervello funziona egregiamente. Tuttavia, durante la TAC finale, che utilizza un approccio di contrasto dalla testa ai piedi, mi aspettava una brutta sorpresa.
Vittorio Feltri continua a inseguire il sogno di una vita di diventare giornalista nonostante sia stato operato all’inizio di marzo. Proprio mentre stavo uscendo dalla clinica, mi sono diretto al giornale, che sto leggendo attualmente dalla scrivania dove ti scrivo questo messaggio. E ho fatto i miei affari come al solito, restando per me. Non ne vedevo il motivo.
Feltri, il cui umorismo caustico e il cui candore sono sempre stati ammirevoli, aggiunge: “Io invece adesso dico chiaramente a te e a tutti che ho un cancro. Perché mai dovrei dirlo a bassa voce, in fondo la mia non è una malattia venerea?” ” aggiunse il dottore. Scrive: “Non sono capace di consolarti, caro Fedez, ma vorrei farti notare che del mio tumore non me ne frega niente”.
L’ultima riga di quell’editoriale è quanto di più sincera si possa immaginare, detta da un uomo come lui. la dichiarazione è esatta. Il cancro non andrà da nessuna parte con me; Discuterò con chiunque mentre sono qui. Presta attenzione, mantieni la calma e persevera nonostante le avversità; alla fine, ci riuscirai.
“Sono andato al giornale dopo l’operazione”, ha detto Vittorio Feltri della sua battaglia contro il cancro al seno. Non vado in vacanza da quarant’anni, eppure lavoro tutti i giorni.
Giovedì Vittorio Feltri aveva predetto su Libero che emergerà un razzismo anti-età. Quando ero bambino, gli anziani erano rispettati e talvolta adorati. Al giorno d’oggi, però, c’è il giovanilismo – il desiderio di essere sempre un anno più giovane – e un innato fanatismo nei confronti degli anziani, che sono visti come un fastidio e un occupante di spazio.
Anche a casa lo vedo: i miei figli mi mostrano le basi e mi dicono cosa fare e cosa evitare. Il giornalista ottantenne ammette al Corriere della Sera che, se da un lato i lettori più giovani del suo quotidiano lo ammirano, dall’altro sente che lo tollerano soltanto. In quarant’anni non mi sono preso una vacanza. Tanto che ogni giorno pubblico un nuovo articolo.
Ho esaminato sette o otto documenti. Anche se prima mi piaceva leggere i giornali, ora non lo faccio più perché li considero un barometro della società. Il cinema mi ha sempre annoiato, fin da bambino, quindi non ci vado da quarant’anni. Feltri è stata operata per rimuovere il cancro al seno. Ero stupito che il cancro potesse essersi diffuso al mio seno, anche se la malattia era piccola; Non mi identifico come femminile in alcun modo.
Dopo l’intervento, ho indossato i miei vestiti da giornale e sono andato lì per scrivere un articolo. In questi giorni non ho proprio voglia di mangiare. Tuttavia, le mie abitudini nel bere rimangono le stesse: inizio la giornata con mezzo bicchiere di vino bianco, non bevo più di un bicchiere e mezzo di vino rosso a cena e finisco la serata con un po’ di whisky.
Ogni notte alle dieci mi corico per undici ore intere di sonno. Nemmeno i sedativi o le gocce sarebbero d’aiuto. Ho dovuto iniziare a lavorare a sei anni dopo la morte di mio padre, quindi ho studiato privatamente con un monsignore. Dopo aver messo da parte dei fondi, al compimento dei 18 anni cominciai gli studi accademici.
Capivo il bergamasco e il latino, tanto che monsignor Angelo Meli usò con me quella sola lingua. Ho fatto abbastanza bene nelle sezioni di inglese e storia del mio test finale del liceo, ma sono stato bocciato in fisica e chimica e ho implorato i miei due di voi.ng insegnanti tirano i dadi e mi rimandano a ottobre.
Sia il giornalista che il suo medico, Andrea Gori, sono fulgidi esempi delle perle scaturite dalla sua malattia.
Del caso Andrea Purgatori se ne parla oggi Vittorio Feltri su Libero. Viene condivisa anche una sua storia personale. Feltri ha fatto chiarezza sulla sua battaglia contro il cancro nel marzo 2022. Dopo qualche tempo in consiglio, ha deciso di dimettersi per problemi di salute.
Le diagnosi continuano a essere contrastanti sulla morte del giornalista investigativo avvenuta il 19 luglio; alcuni hanno ipotizzato che la causa della morte sia stata un’infezione. Ci sarà una finestra di 60 giorni affinché gli specialisti dell’autopsia possano rispondere. Feltri afferma di essersi trovato in una situazione “abbastanza simile” a quella di Purgatori. Dopodiché, inizia la trama.